"Gli autori non si sistemano nella comoda posizione di chi colloca la poltrona dell'analista 'dietro lo schermo del film': non si pongono nella posizione di chi vuole indagare i conflitti inconsci del regista o fornire versioni nuove di tematiche più volte trattate dalla letteratura e dalla cinematografia. Con naturalezza e con piacere, collocano la loro poltrona di analisti davanti allo schermo e propongono una tesi forte sul rapporto tra cinema e psicoanalisi, mettendone in evidenza non i contenuti, ma la funzione di apparato per produrre immagini: il cinema attraverso l'opera creativa del regista che è alla ricerca di spettatori da emozionare, la psicoanalisi attraverso la comunicazione tra inconsci che si attiva in seduta nel processo di transfert-controtransfert-rêverie e che fa accedere nelle menti di analista e paziente un flusso continuo di immagini contestuali che allargano la pensabilità di entrambi. In sintesi, si tratta di un libro che dice cose non già conosciute e che permette di vedere un nuovo 'cinema dell'immaginazione'".(dalla prefazione di Anna Ferruta)
Al cinema dallo psicoanalista. Se il cinema è utile alla psicoanalisi
| Titolo | Al cinema dallo psicoanalista. Se il cinema è utile alla psicoanalisi |
| Autori | Paolo Boccara, Giuseppe Riefolo |
| Argomento | Società, scienze sociali e politica Psicologia |
| Collana | Cigni neri |
| Editore | Borla |
| Formato |
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| Pagine | 236 |
| Pubblicazione | 01/2015 |
| ISBN | 9788826319025 |

