Affluenza, "la malattia contagiosa che colpisce le classi medie delle società industrializzate". Neologismo nato dal connubio di due parole: affluence (abbondanza, opulenza) e influenza (influenza, come in italiano) per descrivere l'ansia e la frustrazione di non riuscire a tenere testa a un mondo in cui i nostri vicini non sono più quelli che vivono alla porta accanto, ma personaggi come Beckham o Tony Blair (che grazie ai media conosciamo assai meglio degli altri). Il virus dell'affluenza prospera soprattutto dove prevalgono i valori di quello che James definisce "selfish capitalism" o capitalismo egoista: un capitalismo selvaggio, che mira a privatizzare tutto, anche i servizi pubblici, e che funziona sul presupposto che ogni umana necessità può essere risolta dal mercato. I sintomi: "ansia, depressione, violenza, dipendenza da alcol, droghe e psicofarmaci". La causa: l'ossessione di avere sempre di più: "soldi, case, televisioni, macchine. Un seno perfetto, un pene più lungo". Tutti insaziabili, incontentabili, perennemente scontenti, perché c'è sempre qualcosa di nuovo da desiderare a ogni costo. Soprattutto se ce l'hanno i vicini.
Affluenza: il virus che minaccia la classe media
Titolo | Affluenza: il virus che minaccia la classe media |
Autore | Oliver James |
Curatore | T. Labranca |
Argomento | Società, scienze sociali e politica Psicologia |
Collana | Demarcazioni, 7 |
Editore | Excelsior 1881 |
Formato |
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Pagine | 262 |
Pubblicazione | 12/2010 |
ISBN | 9788861580473 |