In questo libro di saggi, Micla Petrelli esplora il tema dell'identità riscoprendo esperienze esemplari di spersonalizzazione biografica, stilistica, estetica che nel corso del Novecento hanno contribuito a reinventare le forme della scrittura e dell'immagine. In tal senso, l'autrice mostra come taluni processi espressivi, nel momento in cui vengono affidati alla parola - alla lingua -, "progettano" il nostro io, orientano la percezione di sé, la memoria, e attivano la capacità tutta visiva della scrittura di allestire spazi interiori, di produrre immagini diffratte dell'io, dislocare lo sguardo, figurare il proprio volto. Gli autori indagati, per i quali le "prese di distanza" e i "ricongiungimenti" sperimentati sulla pagina si confondono con quelli vissuti nelle storie personali di migrazione e di dépaysement psicologico, alimentate, queste ultime, dal sentimento del pudore, della noia, o della nostalgia per ciò che non è mai stato, sono: Fernando Pessoa, Clarice Lispector, Luis Cernuda, Antonio Delfini. Gli apporti teorici provengono dalla fenomenologia, dalla psicologia della percezione, dagli studi di linguistica e retorica, e dalle voci eterodosse di filosofi-scrittori come José Ortega y Gasset, María Zambrano, Octavio Paz, Paul Valéry, Édouard Glissant.	 
			
    
    
    Il progetto che è l'io. Studi su identità, sguardo, scrittura
| Titolo | Il progetto che è l'io. Studi su identità, sguardo, scrittura | 
| Autore | Micla Petrelli | 
| Argomento | Poesia e studi letterari Letteratura: storia e critica | 
| Collana | Morfologie | 
| Editore | Mimesis | 
| Formato |  Libro | 
| Pagine | 240 | 
| Pubblicazione | 11/2013 | 
| ISBN | 9788857518619 | 

