Il dialetto, lingua delle origini della vita, capace di restituire parola e vita quando queste sono state strappate via da una inesorabile malattia, farsi canto in grado di aprire finestre nelle mura ostinate della incomunicabilità, ridare sorriso e senso nuovo al vivere. È a partire da questa scoperta che l’autrice torna alla lingua della sua infanzia dopo molti anni di abbandono a causa del trasferimento da bambina in altra regione, si appassiona ad essa e con essa sperimenta un nuovo modo di comunicare con la madre prigioniera del silenzio e del vuoto. Comincia a scrivere e sussurrarle versi, vedendo, di tanto in tanto, affacciarsi sulla sua bocca una sillaba o un suo accenno, ma sempre uno sguardo che ha vinto l’indifferenza, l’assenza.
U principìaddhu. Traduzione nel dialetto di San Donato di Ninea dell’opera di Antoine de Saint-Exupéry e Sguardo Analitico
Titolo | U principìaddhu. Traduzione nel dialetto di San Donato di Ninea dell’opera di Antoine de Saint-Exupéry e Sguardo Analitico |
Autore | Maria Polidoro |
Argomento | Narrativa Narrativa classica (prima del 1945) |
Editore | Pellegrini |
Formato |
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Pagine | 176 |
Pubblicazione | 10/2024 |
ISBN | 9791220503228 |