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Architettura e variazione. Attraverso Gilles Deleuze

Architettura e variazione. Attraverso Gilles Deleuze
Titolo Architettura e variazione. Attraverso Gilles Deleuze
Autore
Prefazione
Collana Momenti e problemi della storia del pensiero, 33
Editore Ist. Italiano Studi Filosofici
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 135
Pubblicazione 06/2021
ISBN 9788889946336
 
13,00

 
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«Nel capitolo conclusivo di Le pli, dopo aver attraversato, sulle tracce del pensiero leibniziano, alcuni crocevia fondamentali e decisivi della civiltà europea del seicento — l'estetica, la metafisica, la matematica, la pittura, la poesia, l'architettura — Deleuze definisce l'idea di barocco come piega che va all'infinito, come movimento ricco di sovrapposizioni, di differenze, di contraddizioni. In questa prospettiva, egli riprende, risignificandola su nuovi registri, la lettura suggerita da Walter Benjamin, il quale aveva posto al centro del barocco il concetto di allegoria, da intendere non come un simbolo mancato o una pietrificazione astratta, ma come «una potenza di figurazione del tutto differente da quella del simbolo». E se il simbolo "compone l'eterno con l'istante, quasi al centro del mondo [...] l'allegoria scopre la natura e la storia seguendo l'ordine del tempo, fa della natura una storia e trasforma la storia in natura, in modo che non ha piú centro". In questi rilievi sono le linee di una filosofia aperta, radicalmente problematica, il cui fondamento è nell'idea di differenza, che si dà come organismo vivente, come mondo di simulacri liberi, di eventi, sottratti alla tirannia dell'identità e della somiglianza. Essa costituisce l'orizzonte teorico del libro di Leopoldo Repola, il quale non ha voluto offrirci un mero contributo storico-filologico, indagando particolari forme dell'architettura del nostro tempo; si è proposto, invece, di elaborare strumenti poetologici atti a gettare una sonda sensibilissima nella ontologia del fare, del costruire, dell'in-ventio, dell'immaginazione materiale. Il volume si configura come una sorta di sguardo attraverso, rivolto a piegare, a dispiegare, a ripiegare i grandi processi di trasformazione che, soprattutto dalla seconda metà del Novecento, hanno ridisegnato la storia dell'abitare, del vivere e dell'operare del nostro tempo...» (Dalla Prefazione di Aldo Trione)
 
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