Mediante il filtro dei concetti schilleriani di “ingenuo” e “sentimentale”, Ion Vartic, con la maestria del “critico-scrittore”, in questo libro narra l’epopea cioraniana, in perenne tensione organica tra il complesso del creatore intrappolato in un paese troppo piccolo come la Romania e la scelta consapevole del “fallimento” come declassato metafisico in Francia. In queste pagine dense e vibranti, ricche di aneddoti biografici inediti, Cioran si trasforma in prisma di rifrazione della letteratura europea e mondiale – da Kafka a Goethe e Shakespeare, passando per Dostoevskij, Baudelaire, Kundera, Borges, Leopardi e Gombrowicz, solo per citarne alcuni – che scorre qui potente, nell’ordito di connessioni sorprendenti e illuminanti. Testo imprescindibile e punto di riferimento per l’esegesi cioraniana, il volume è stato insignito, nel 2000, del premio più prestigioso della letteratura romena: il Premio dell’Unione degli Scrittori di Romania come miglior saggio.
Cioran ingenuo e sentimentale
| Titolo | Cioran ingenuo e sentimentale |
| Autore | Ion Vartic |
| Curatore | Mattia Luigi Pozzi |
| Traduttore | Marisa Salzillo |
| Argomento | Scienze umane Filosofia |
| Collana | Studi di cultura romena, 3 |
| Editore | Criterion |
| Formato |
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| Pagine | 379 |
| Pubblicazione | 03/2020 |
| ISBN | 9788832062090 |

