Nella storia dell'uomo la follia non è sempre stata rappresentata in egual modo ma ha seguito il mutare della cultura. Se infatti nella cultura classica la follia viene considerata malattia di natura e origini sacre, e nel Medioevo fino a tutto il Cinquecento il pazzo viene a personificare l'ambivalenza tra uomo e bestia e prende i tratti del "giullare di Dio", il Seicento raffigura il folle come un essere la cui mente è precipitata in un oscuro e indecifrabile abisso mentre la società lo emargina, lo interna in veri e propri ospizi. Pericolosità del folle e sua totale incurabilità rimangono convinzione anche in quegli artisti dell'Ottocento qui presi in esame, che rappresentarono i volti dell'ossessione, del delirio e della demenza.
La follia rappresentata. Matti, degenerati e idioti nella letteratura e nell'arte figurativa italiane dell'Ottocento
| Titolo | La follia rappresentata. Matti, degenerati e idioti nella letteratura e nell'arte figurativa italiane dell'Ottocento |
| Autore | Giacomo L. Vaccarino |
| Argomento | Narrativa Narrativa moderna e contemporanea (dopo il 1945) |
| Collana | Collezione Mercator |
| Editore | Firenze Atheneum |
| Formato |
Libro |
| Pagine | 160 |
| Pubblicazione | 05/2013 |
| ISBN | 9788872551929 |
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