Il termine bottino (loot), indicante una categoria di oggetti che esiste prevalentemente in funzione della conquista, descrive una relazione di possesso, se non più specificamente di espropriazione. Il bottino non è una classificazione della storia dell'arte, ma una categoria principalmente giuridica, con la quale tuttavia la disciplina deve confrontarsi, date le sue ripercussioni su ciò che è accessibile, dove e in quali condizioni. Questo volume indaga come il conflitto e la sua risoluzione abbiano storicamente spostato, modificato e riclassificato gli oggetti d'arte nel lungo periodo della prima modernità. Spesso oscurato dalle narrazioni dei saccheggi napoleonici, la prima età moderna è stata testimone per la prima volta del costante trasferimento di beni artistici sul continente europeo, attraverso l'oceano Atlantico e Pacifico. Queste esportazioni hanno scatenato dibattiti di stampo morale, teologico e giuridico sui diritti di proprietà e hanno portato a regole codificate per la condotta di guerra, introducendo il tema della restituzione degli oggetti sequestrati come strumento diplomatico, oltre a far emergere leggi per tutelare l'arte da danni, distruzioni o espropriazioni illecite. I contributi del volume esaminano le diverse e sfaccettate implicazioni della rivendicazione e del recupero di tali beni sia in tempo di guerra, sia in tempo di pace, e riflettono anche sull'attualità di tali questioni, in particolare per le istituzioni che fungono da custodi odierni di queste storie controverse, i musei.
Loot & repair. Repain plunder and restitution between the early modern battlefield and the modern-day
in uscita
Titolo | Loot & repair. Repain plunder and restitution between the early modern battlefield and the modern-day |
Autori | Francesca Borgo, Julia Vásquez |
Argomento | Arti, cinema e spettacolo Storia dell'arte: stili artistici |
Collana | Dis/appearance |
Editore | Officina Libraria |
Formato |
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Lingua | inglese |
Pagine | 272 |
Pubblicazione | 12/2025 |
ISBN | 9788833673592 |