Nelle pagine di Mann ogni uomo, anche se giace nell'abisso più oscuro, scopre di essere eletto ossia scelto, amato e benedetto. Questa scoperta consente a Mann e quindi al suo lettore di abbandonare le chimere e i labirinti del pensiero anti-umano dei suoi maestri, Shopenhauer, Nietzsche e Wagner, e di giungere, anche grazie alla mediazione di Dostoevskij, con sottile e seria ironia ad un mistero religioso vago, umanisticheggiante, apertamente schierato contro l'irreligioso e a tratti pure venato di cattolicesimo. Questo accesso, mediato dalla formidabile figura dell'elezione umana, è possibile proprio grazie all'immersione nell'umano, nell'ethos al quale, così facendo, il letterato che ironicamente "riscrive" la Scrittura, offre decisivi orizzonti di senso.
Per una teologia della letteratura: Thomas Mann e il paradigma biblico dell'elezione
| Titolo | Per una teologia della letteratura: Thomas Mann e il paradigma biblico dell'elezione |
| Autore | Flaminio Fonte |
| Collana | Studi e ricerche. Sezione teologica |
| Editore | Cittadella |
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| Pagine | 325 |
| Pubblicazione | 10/2016 |
| ISBN | 9788830815537 |

