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Il diritto privato dello sport tra «lex mercatoria» e «ius singulare»

Il diritto privato dello sport tra «lex mercatoria» e «ius singulare»
Titolo Il diritto privato dello sport tra «lex mercatoria» e «ius singulare»
Autore
Argomento Diritto Diritto di specifiche giurisdizioni
Editore Edizioni Scientifiche Italiane
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 352
Pubblicazione 06/2025
ISBN 9788849558876
 
54,00

 
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Il diritto privato dello sport è tradizionalmente assimilabile al diritto transnazionale del commercio internazionale, definito in letteratura «lex sportiva» con un chiaro ed evocativo riferimento alla «lex mercatoria», per rivendicare una specie di "sovranità funzionale" su tutti gli sportivi che compongono una sorta di "popolo transnazionale". Tuttavia, nel tempo, questa impostazione ha mostrato i limiti dello «ius singulare», con il quale il regolatore di turno persegue «obiettivi redistribuivi fondati su convenienze e utilità autonomamente selezionate». Ciò ha fatto emergere un contesto diretto a negare un'autonomia in senso proprio all'ordinamento sportivo, che è sempre più attratto nella sfera di influenza disciplinare del diritto statale e comunitario, con la coeva tendenza a riportare il tutto in una dimensione pubblicistica. L'analisi è diretta a verificare come possa essere garantito il funzionamento di una governance "privatistica" secondo i principi di legalità e certezza del diritto, giustiziabilità, imparzialità, trasparenza, legittimo affidamento, ragionevolezza e proporzionalità. Il diritto e la giustizia "singolari", apparentemente funzionali all'indipendenza ed all'autonomia del settore, ne rappresentano in realtà il principale "avversario", producendo deflagrazioni continue. Salvaguardare l'autonomia dello sport non significa affermarne una sua indipendenza, sovranità o separatezza, ma riconoscergli un ambito di potere normativo, amministrativo, organizzativo e giustiziale. Se si vuole preservare una «specialità» (e non una singolarità) della regolazione sportiva, occorre ridefinirne la dimensione, a partire dai suoi peculiari valori fondanti quali i principi di lealtà, probità e correttezza.
 
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