"Muoio come un Paese", composto nel 1978, quando la Grecia viveva l’euforia del “tutto è possibile” dopo gli anni bui della dittatura dei colonnelli, è una parabola profetica della fine della civiltà. In un Paese anonimo non nascono più figli e tutto si sgretola, le maglie dell’ordine e del vivere civile si allentano in un gioco al massacro e alla follia, mentre si susseguono annunci allarmanti sull’arrivo di un popolo nemico, “barbari” di remota memoria kavafiana. "Il Vangelo di Cassandra", del 2009, è un monologo poetico in cui l’eroina del mito rovescia ogni aspettativa. Nella versione tradizionale Cassandra rifiuta Apollo, che per vendetta la condanna a non essere mai creduta; la creatura di Dimitriadis, invece, consapevole che la parola non può più dire il futuro, si concentra sulla densità del presente e intona un inno all’amore carnale, immergendoci in una visione apocalittica che prelude forse alla rinascita del mondo.
Muoio come un Paese. Il vangelo di Cassandra
| Titolo | Muoio come un Paese. Il vangelo di Cassandra |
| Autore | Dimitris Dimitriadis |
| Traduttore | Gilda Tentorio |
| Argomento | Poesia e studi letterari Letteratura teatrale |
| Collana | Mediterranea |
| Editore | Crocetti |
| Formato |
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| Pagine | 112 |
| Pubblicazione | 06/2025 |
| ISBN | 9788883064692 |

