Tra i tanti stereotipi sull'immigrazione, c'è quello che considera i movimenti di popolazioni un fenomeno recente. Ma le migrazioni hanno fatto la storia dell'umanità. Semmai la novità è nelle dimensioni di tale fenomeno, che sono diventate vorticose al punto da seminare quella sensazione di disagio e insicurezza. Sensazione che viene rafforzata dall'ampliarsi dei conflitti, il radicarsi del terrorismo e del fondamentalismo, l'insicurezza economica e le crisi ambientali, che sembrano minacciare l'umanità come mai prima nella storia... E così le paure si materializzano e assumono le sembianze riconoscibili degli stereotipi: l'immigrato diventa il "pericolo" in carne e ossa, il deviante, il concorrente sul mercato del lavoro, "l'uomo nero". "Più ci chiudiamo agli stranieri meno consapevolezza, meno responsabilità, meno solidarietà, meno giustizia, meno umana compassione scorreranno nelle vene della nostra società; più ostacoliamo l'ingresso dei profughi meno rispetto per la persona e per i suoi diritti caratterizzerà la nostra convivenza; più rallentiamo i processi di integrazione e meno avremo da consegnare alle giovani generazioni; insomma, più ci difendiamo meno "civiltà" avremo da difendere, perché alla fine perderemo noi stessi".
Vivere insieme. Immigrazione, convivenza e intercultura
Titolo | Vivere insieme. Immigrazione, convivenza e intercultura |
Autore | Dario Spagnuolo |
Argomento | Società, scienze sociali e politica Società e cultura: argomenti d'interesse generale |
Collana | Gli alberi, 89 |
Editore | L'Ancora del Mediterraneo |
Formato |
![]() |
Pagine | 156 |
Pubblicazione | 08/2011 |
ISBN | 9788883253034 |