Gli scritti psicologici di Jung e dei post-junghiani vengono troppo spesso ignorati perché considerati anacronistici, arcaici e mistici. In Jung e il postmoderno, Hauke contesta tutto ciò, affermando che la psicologia junghiana ora è più importante che mai, non solo perché può essere una risposta alla modernità, ma può fornire una critica ai valori della modernità e dell'Illuminismo, in linea con la critica postmoderna alla cultura contemporanea. Dopo avere introdotto gli junghiani ai temi postmoderni presenti in Jameson, Baudrillard, Jencks e Foucault, l'autore introduce i postmoderni alla critica culturale di Jung e ai dibattiti post-junghiani su rappresentazione, individuazione, coscienza, e sulle alternative al razionalismo illuministico. L'autore propone anche un approccio del tutto nuovo ad argomenti quali l'isteria e il corpo, Jung e Nietzsche, l'architettura e l'affetto, la "morte" del soggetto, la scienza postmoderna e la sincronicità, nonché alla psicosi e ai "razionalismi" alternativi. Jung e il postmoderno è una lettura importante per chiunque sia interessato alla cultura contemporanea, non soltanto per gli junghiani e per altri psicoterapeuti desiderosi di esplorare l'importanza sociale della loro disciplina, ma per chiunque si interroghi su dove stiamo andando in questi tempi postmoderni.
Jung e il postmoderno. L'interpretazione della realtà
| Titolo | Jung e il postmoderno. L'interpretazione della realtà |
| Autore | Christopher Hauke |
| Collana | Lo spirito del tempo |
| Editore | La Biblioteca di Vivarium |
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| Pagine | 464 |
| Pubblicazione | 01/2011 |
| ISBN | 9788895601137 |

