Nel 1915 il poeta e scrittore ebreo Bialik lesse per la prima volta a Mosca la sua conferenza "Halachah e Aggadah", dedicata alle due categorie fondamentali del Talmud. La Norma, carica di autorità, e la Leggenda, che ne è invece priva. Il lato della certezza giuridica e quello epico, affine al sogno, non sono per Bialik separabili, ma si richiamano continuamente e si ricongiungono nell'unità dell'azione e dell'interpretazione, della vita e della scrittura ebraica. Letto e ammirato da Martin Buber, tradotto in tedesco da Gershom Scholem, Halachah e Aggadah giunse poi nella mani di Walter Benjamin che ne ricevette una forte impressione il cui influsso è rintracciabile in alcune delle sue opere. Chaim Nachman Bialik (1873-1934) è considerato il padre della moderna letteratura ebraica. Formatosi ad Odessa si trasferì poi in Palestina. Oltre ad una vasta opera poetica fu traduttore di Shakespeare, Schiller, Heine, Cervantes.
Halachah e Aggadah. Sulla legge ebraica
| Titolo | Halachah e Aggadah. Sulla legge ebraica |
| Autore | Chaim Nachman Bialik |
| Curatore | A. Cavalletti |
| Traduttore | D. Messina |
| Argomento | Scienze umane Religione e fede |
| Collana | Incipit, 13 |
| Editore | Bollati Boringhieri |
| Formato |
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| Pagine | 77 |
| Pubblicazione | 11/2006 |
| ISBN | 9788833917238 |

