Quest'opera, tra le più importanti dell'Autore, riguarda il rito divinatorio dell'incubazione che avveniva nell'antichità, in particolare nella civiltà greca ed in quella romana. Tale rito aveva lo scopo di guarire i sofferenti che si fossero sottoposti ad un peculiare procedimento religioso e terapeutico nel quale «il dio stesso» appariva nel sogno e indicava la terapia, o - più spesso - curava direttamente i mali. Appositi templi, dedicati al dio della medicina Asclepio, accoglievano i pellegrini infermi affinchè potessero ivi ricevere il «sogno terapeutico». L'indagine sull'incubazione nel mondo antico è anche occasione, per l'Autore, per indagare sugli usi e costumi degli antichi, per ricercare immagini e motivi archetipici e fare paralleli con situazioni cliniche, sogni e fantasie di pazienti contemporanei in cui gli stessi archetipi emergono prepotentemente. Il libro appare dunque come un immenso affresco dell'antica Grecia e dell'antica Roma, con numerosi riferimenti ad opere di autori classici in gran parte sconosciute; ne risulta un'opera interessante ed erudita, pur se accessibile a chiunque: in parte «scientifica», ma in parte anche «poetica», per la ricchezza di richiami ad antichi scrittori. Essa potrà quindi interessare una vasta gamma di lettori: medici e psicologi, letterati e storici, oltre che gli studiosi del mondo antico, di poesia, di scienza e di religione.
Il sogno come terapia
| Titolo | Il sogno come terapia |
| Autore | Carl A. Meier |
| Traduttore | Francesco Ranzato |
| Argomento | Società, scienze sociali e politica Psicologia |
| Collana | Biblioteca di psicologia moderna |
| Editore | Edizioni Mediterranee |
| Formato |
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| Pagine | 152 |
| Pubblicazione | 05/1987 |
| ISBN | 9788827207888 |

