C’è, infatti, una modalità di fare politica – che non fu certo del solo La Pira, ma che lui visse in maniera del tutto essenziale – che deve essere riconsegnata alle giovani generazioni: la politica, cioè, come la capacità «di proporzionare le risorse ai bisogni», secondo il programma che La Pira espresse nel suo primo discorso da Sindaco di Firenze, e come è riaffermato spesso nelle pagine di questo libro. La politica è la capacità degli uomini, della loro intelligenza e della loro volontà, di trovare le risorse per risolvere i problemi degli ultimi. È decisivo, quindi, imparare che il problema degli altri è il mio. Giorgio La Pira lo aveva imparato ad una scuola speciale, quella della eucarestia celebrata coi poveri. È commovente che Giulio Andreotti, ormai molto anziano, riconosca – come si capisce da queste pagine – in La Pira un suo maestro di vita proprio per averlo coinvolto nella messa coi poveri.
Ponti di pace. Giulio Andreotti e Giorgio La Pira, il carteggio inedito
| Titolo | Ponti di pace. Giulio Andreotti e Giorgio La Pira, il carteggio inedito |
| Curatori | Roberto Rotondo, Leonardo Sapienza |
| Prefazione | Gualtiero Bassetti |
| Argomento | Società, scienze sociali e politica Politica e governo |
| Collana | Protagonisti, 8 |
| Editore | VivereIn |
| Formato |
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| Pagine | 92 |
| Pubblicazione | 01/2017 |
| ISBN | 9788872635636 |

