Fino agli anni Ottanta la nozione di "etnia" è stata usata e abusata senza precisarne il significato e i limiti semantici. Questo volume, frutto di un lungo lavoro collettivo, ha segnato una svolta nella riflessione antropologica: gli autori hanno inteso dimostrare che l'etnia è una categoria storica, sottolineando la relatività delle appartenenze etniche, senza per questo negare agli individui il diritto di rivendicare l'identità delle proprie scelte. I saggi di Jean-Loup Amselle, Jean Bazin, Jean-Pierre Chrétien, Jean-Pierre Dozon, Elikia M'Bokolo, Claudine Vidal, partendo da casi concreti sul territorio africano, decostruiscono convinzioni radicate e si interrogano sul senso reale del termine "etnia", convinti che "sono gli etnologi e il colonialismo che, misconoscendo la storia o negandola, ansiosi di classificare e di nominare, hanno fissato le etichette etniche". La complessità del continente nero viene raccontata come un insieme composito e fluido, in cui si formano continuamente nuove identità regionali e di frontiera che scompaginano schemi e categorie elaborati in epoca coloniale. Gli autori contribuiscono ad animare il dibattito intorno alla costruzione di una scienza sociale africanista, in cui il canone di identità è ridefinito come genere al tempo stesso plurale e singolare, postulando una vera creolità di ogni gruppo etnico e linguistico.
L'invenzione dell'etnia
Titolo | L'invenzione dell'etnia |
Curatori | J. Amselle, E. M'Bokolo |
Traduttori | M. Fusaschi, F. Pompeo |
Collana | Universale Meltemi, 43 |
Editore | Booklet Milano |
Formato |
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Pagine | 282 |
Pubblicazione | 01/2008 |
ISBN | 9788869163357 |