Nel 1814 un Leopardi appena sedicenne, come è noto assiduo frequentatore della biblioteca paterna, realizza un accurato e capillare spoglio dell’Opera omnia di Giuliano imperatore, ricorrendo all’autorevole edizione di Ezechiel Spanheim, apparsa a Lipsia nel 1696. È quanto viene ora pubblicato per la prima volta, sulla base di un inedito autografo tratto dalle carte della Biblioteca Nazionale di Napoli. Oltre che investigare le finalità dell’operazione, i contributi del volume si prefiggono lo scopo di focalizzare al meglio il senso del binomio Giacomo-l’Apostata, un rapporto che sfida la longue durée, declinandolo in prospettiva decisamente interdisciplinare. Le riflessioni sono condotte sul filo di disamine storiche, filosofiche – dal IV secolo d.C. all’Illuminismo e oltre –, e filologiche, volte, queste ultime, a indagare nelle pieghe di un tessuto lessicale e concettuale denso e significativo.
Leopardi e Giuliano imperatore. Un appunto inedito dalle carte napoletane
| Titolo | Leopardi e Giuliano imperatore. Un appunto inedito dalle carte napoletane |
| Curatori | Marcello Andria, Paola Zito |
| Argomento | Poesia e studi letterari Letteratura: storia e critica |
| Collana | Studi |
| Editore | Le Monnier Università |
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| Pagine | VIII-160 |
| Pubblicazione | 02/2022 |
| ISBN | 9788800862363 |

