Nel primo Novecento, l’avanguardia storica fonda la nuova poesia sulla sorpresa. Da Guillaume Apollinaire a André Breton, a Filippo Tommaso Marinetti, a Vladimir Vladimirovič Majakovskij, si leva un grido di modernità, tutto calibrato sul Nuovo, su una parola che deve scuotere, e affascinare per la sua novità fondata sul dare uno scossone alla norma. Occorre che l’essere si svegli dal torpore della storia, della parola sempre uguale, anche quando è il risultato del corso-ricorso vichiano. Roberto Pasanisi e il benemerito mai lodato a sufficienza Istituto Italiano di Cultura di Napoli, da lui presieduto e gestito come un figlio amatissimo, hanno raccolto questo senso del Nuovo e dell’Avanguardia. Sono sempre in prima linea. E in un mondo, come quello che viviamo, senza valori dello spirito, della fratellanza e della concordia, ciò assume il senso della Verità cercata e ritrovata. Per questo, mi ritrovo nel loro progetto, un lampo di luce vivissima che ci illumina, un bagliore di speranza che ci dona forza e energia del sapere e dell’umanesimo. Questa antologia stupenda non è un’antologia qualsiasi. (Giovanni Dotoli)
«Le mattine sono ancorate come barche in rada». La poesia italiana contemporanea
Titolo | «Le mattine sono ancorate come barche in rada». La poesia italiana contemporanea |
Curatore | Roberto Pasanisi |
Argomento | Poesia e studi letterari Poesia |
Collana | Fuori collana, 34 |
Editore | Ist. Italiano Cultura Napoli |
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Pagine | 136 |
Pubblicazione | 11/2023 |
ISBN | 9788885605367 |