Genere fra i più apprezzati dalla committenza bolognese, la pittura di paesaggio ha fra i suoi maggiori interpreti Giacomo Savini (1768-1842). Formatosi presso Vincenzo Martinelli (1737-1807) – secondo Luigi Crespi, “il più valente paesista, che si trovi in Bologna” e in grado di competere con i migliori d’Italia (1769) – Savini si allontana dalla concezione del paesaggio come locus amoenus, ispirato alla poesia d’Arcadia. Attraverso le prime esperienze di pittura en plein air e soprattutto, rinverdendo la tradizione felsinea di un insistito studio dal “vivo”, testimoniato da una vastissima produzione grafica, l’adesione alla natura gli consentirà sempre più pacate e attente “riprese” dei luoghi del territorio: borghi, pievi, colline, con la loro vita quotidiana. Nel volume viene pubblicato un nucleo di oltre 140 suoi disegni inediti (Bologna, Fondazione Opera Pia Davia Bargellini); se ne indaga inoltre l’attività, ponendola a confronto con quella del maestro, grazie ai numerosi oli e tempere di entrambi, conservati presso il Museo Davia Bargellini, ove è confluita la quadreria della famiglia senatoria bolognese.
L'album inedito di Giacomo Savini. Pittura di paesaggio al Museo Davia Bargellini. Catalogo della mostra (Bologna, 18 ottobre 2024-23 marzo 2025)
Titolo | L'album inedito di Giacomo Savini. Pittura di paesaggio al Museo Davia Bargellini. Catalogo della mostra (Bologna, 18 ottobre 2024-23 marzo 2025) |
Curatori | Mark Gregory D'Apuzzo, Ilaria Chia |
Argomento | Arti, cinema e spettacolo Storia dell'arte: stili artistici |
Editore | White Book |
Formato |
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Pagine | 136 |
Pubblicazione | 10/2024 |
ISBN | 9791298510326 |