Se Akragas appartiene alla favola di una età dell’oro e a «leggende che – come scriveva Walter Pater a proposito delle città antiche – non saranno facilmente dimenticate, per prosaico che possa diventare ilmondo», Agrigento con le sue stratificazioni e “ri-scritture” esprime oggi la pluralità di tante contemporaneità: è una città con numerose rifondazioni che contiene tante altre città delle quali il tempo offre differenti declinazioni. Di esse danno testimonianza Empedocle e Pirandello, libri e opere, assetti urbani e monumenti, dall’epoca greca ai vari periodi storici vissuti dalla città consolidatasi sulla “collina”, fino alla modernità. Eppure, Akragas / Agrigento è uno spazio unitario – e unico – anche se vive sul proprio corpo tutte le modificazioni e perfino le distorsioni causate dagli uomini e dal tempo:all’ordine dell’insediamento antico e alla bellezza del paesaggio della Valle dei Templi – in cui ogni giorno si rinnova il romantico legame tra natura e architettura che ha affascinato la cultura storica – affianca il caos dell’attuale città dispersa che mostra i segni della crescita incoerente e incontrollata, della speculazione edilizia e del mal governo. Agrigento è, allora, mito dell’antico e rappresentazione della crisi della modernità, suolo sacro e luogo profanato; prospetticamente resta campo aperto alla conoscenza (continuamente disponibile a nuove scoperte) e territorio che deve utilizzare le contraddizioni come elementi per aprire a nuove visioni.
Kalós. rivista di arti e culture. Nuova serie. Volume Vol. 3
Titolo | Kalós. rivista di arti e culture. Nuova serie. Volume Vol. 3 |
Volume | Vol. 3 - Akragas / Agrigento. Una capitale |
Curatore | Antonino Margagliotta |
Argomento | Arti, cinema e spettacolo Storia dell'arte: stili artistici |
Editore | Kalós |
Formato |
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Pagine | 152 |
Pubblicazione | 06/2025 |
ISBN | 9791281956100 |