Giovanni Antonio de' Sacchis, detto il Pordenone (1583/84-1539) è stato non solo il maggior artista friulano del Rinascimento, ma anche - in assoluto - uno dei più importanti "frescanti" italiani della prima metà Cinquecento. La mostra si è posta l'ambizioso obiettivo di far dialogare le sue opere, scelte tra le più significative o non esposte prima, con quelle di altri "grandi" del suo tempo: da Giorgione, Tiziano e Lotto a Romanino, Savoldo e Correggio. Inoltre vuole mettere in evidenza da un lato il ruolo svolto da Giovanni Antonio nella precoce introduzione in ambito veneto di stilemi tosco-romani, dall'altro l'influsso esercitato, oltre che nella propria terra d'origine (dove, dopo la sua morte, s'impone il genero e allievo Pomponio Amalteo), su artisti veneziani della più giovane generazione, come Giulio Licinio, Tintoretto, Bassano e Demio. Senza dimenticare che, secondo Vasari (1568), avrebbe insegnato "il buon modo di dipingere ai Cremonesi".
Il Rinascimento di Pordenone con Giorgione, Tiziano, Lotto, Correggio, Bassano, Tintoretto
| Titolo | Il Rinascimento di Pordenone con Giorgione, Tiziano, Lotto, Correggio, Bassano, Tintoretto |
| Curatori | Caterina Furlan, Vittorio Sgarbi |
| Collana | Arte antica. Cataloghi |
| Editore | Skira |
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| Pagine | 335 |
| Pubblicazione | 10/2019 |
| ISBN | 9788857242972 |

