La riflessione di Feuerbach sulla morte e sull'immortalità investe l'intero arco della sua vita. Lo scopo del saggio, proponendo angoli visuali diversi, è di far emergere la dimensione immanente, priva di destino escatologico, della sua concezione tanatologica. La conclusione a cui giunge Feuerbach è che la morte del singolo individuo rientra a pieno titolo nella cornice immanente della vita e della natura da cui l'uomo, in definitiva, non esce mai e in cui deve fare affidamento soltanto su se stesso. L'invito del filosofo è quindi rivolto, nel quadro di un nuovo umanesimo, a sfruttare pienamente la pienezza d'essere dell'uomo e le molteplici possibilità offerte dalla vita nel rapporto con gli altri. Cadute molte categorie metafisico-religiose, come consolatio per il post mortem dell'uomo si può pertanto ipotizzare una trascendenza non già verticale ma orizzontale', come la 'prosecuzione' nel e del genere umano, il perpetuarsi incessante della vita, il ricordo, la memoria collettiva.
Morte e immortalità. Studi su Ludwig Feuerbach
| Titolo | Morte e immortalità. Studi su Ludwig Feuerbach |
| Autore | Antonino Amato |
| Argomento | Scienze umane Filosofia |
| Collana | Paradossi, 8 |
| Editore | AlboVersorio |
| Formato |
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| Pagine | 140 |
| Pubblicazione | 11/2012 |
| ISBN | 9788897553007 |

