La diffusione del lavoro e lo sviluppo urbano segnano i processi sociali statunitensi nella seconda metà del XIX secolo e legano masse di lavoratori, in gran parte unskilled, al lavoro e al controllo realizzati nelle realtà industriali, delle quali gli sweat-shops, come i nuovi insediamenti commerciali, sono modello di alto tasso di sfruttamento, paga incredibilmente bassa e profonda concorrenza tra lavoratori scarsamente sindacalizzati. La città, protagonista di sogni e progetti da parte dei suoi abitanti, è anche il luogo di inedite segregazioni degli individui e di comunità, etniche come religiose, rinnovate e tra loro in gran parte contrapposte, frammentazione irreversibile di un processo nel quale è destinato a trionfare l'individuo consumatore. Il lavoro, con tutte le sue contraddizioni, è alla radice di questo percorso, e mentre segna per le donne nuove dislocazioni urbane, articolazioni di classe, relazioni, implica comunque un percorso di autonomia e marginalità, distacchi e progettualità, affermazioni e sconfitte che costellano la strada di una eguaglianza a lungo solo silenziosamente ipotizzata ed ora progressivamente enunciata e praticata.
Due settimane nei grandi magazzini. Gli sweat-shop in estate
| Titolo | Due settimane nei grandi magazzini. Gli sweat-shop in estate |
| Autore | Annie M. Maclean |
| Curatore | R. Rauty |
| Argomento | Società, scienze sociali e politica Sociologia e antropologia |
| Collana | Esplorazioni, 11 |
| Editore | Kurumuny |
| Formato |
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| Pagine | 120 |
| Pubblicazione | 01/2011 |
| ISBN | 9788895161624 |

