Biologische Fragmente zu einer Lehre vom Menschen di Adolf Portmann è apparso per la prima volta nel 1944 per la Benno Schwabe & Co. di Basilea. Pubblicato in seconda edizione nel 1951, fu riedito nel 1956, per la Rowohlt Verlag, con il titolo Zoologie und das neue Bild des Menschen. Insieme a Louis Bolk, Jakob von Uexküll, Wolfgang Köhler, Frederick Jacobus Buytendijk, Portmann fu tra coloro i cui studi scientifici contribuirono a porre le basi di una nuova disciplina: l’antropologia filosofica. Da più parti questo volume è ormai considerato uno dei quattro capisaldi – con Die Stellung des Menschen in Kosmos di Max Scheler, Die Stufen des Organischen und der Mensch di Helmuth Plessner e Der Mensch di Arnold Gehlen – di questa nuova disciplina. Nonostante ciò, il volume è rimasto a lungo ignoto. In questo testo viene sostenuta, documentata e rielaborata la famosa teoria della “primavera extrauterina”, una delle ipotesi più rivoluzionarie nell’interpretazione dell’uomo, inteso come animale prematuro e sociale, che all’utero materno sostituisce, nel primo anno di vita, un “utero sociale”.
Frammenti biologici per una teoria dell'uomo
Titolo | Frammenti biologici per una teoria dell'uomo |
Autore | Adolf Portmann |
Argomento | Matematica e scienze Biologia, scienze della vita |
Collana | Mimesis. Filosofia/Scienza |
Editore | Mimesis |
Formato |
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Pagine | 194 |
Pubblicazione | 11/2022 |
ISBN | 9788857590356 |