Santi Quaranta: Il rosone. Invenzione
Le aquile bianche dell'imperatore
Ferruccio Mazzariol
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2010
pagine: 160
Il bene che resta
Pietro Spirito
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2009
pagine: 176
Sul Grappa dopo la vittoria
Paolo Malaguti
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2009
pagine: 168
Dopo la fine della grande guerra, un ragazzo sale sul monte Grappa, per ordine del padre, a recuperare rame, piombo, viveri in scatola; il proposito è quello di aiutare la famiglia in ristrettezze economiche, in realtà le "escursioni" del giovane recuperante sono un viaggio di maturazione che gli fa conoscere profondamente la vita. Il Grappa s'impone attraverso tutto il romanzo come un gigante inerme: come orizzonte della tradizione contadina comunitaria, arcadia dei malgari, poi come campo di battaglia dove i militari distruggono e uccidono. Quindi come immenso serbatoio di raccolta e recupero di materiali, presidiato dall'esercito italiano; come monte sacro alla patria voluto dal fascismo. Infine come monte naturale al quale ritornano i gufi e i corvi reali dopo la bufera, e dove riprende la vita semplice e vera animata dallo sbocciare dei fiori di montagna.
L'alba sulla città. Udine, gennaio-giugno 1945
Aldo Barbina
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2008
pagine: 176
Questa storia si svolge a Udine, tra l'inverno e la primavera del 1945, ed è una storia vera. La capitale del Friuli è stremata dai bombardamenti e dalla fame e giace sotto il tallone nazi-fascista, però un uomo, di nome Beniamino, della "Osoppo", la divisione dei partigiani bianchi, intesse nella non-violenza tutta una rete per liberare la città dalla paura e dalla ferocia e restituirle così la libertà e la speranza di una vita più degna. Tra il padre Beniamino e il figlio Michi, un ragazzine, si stabilisce un rapporto di forte affetto e di complicità. Beniamino finirà in un campo di concentramento nazista e allora Michi comincerà la sua personale guerra contro i tedeschi, con piccole imboscate contro camionette e autocarri della Wehrmacht. In queste sue azioni Michi è insieme piccolo partigiano e ragazzo della Via Paal. Al centro del libro, avvincente ad ogni pagina, si snoda la vita di questa famiglia friulana esemplare, semplice e legata da vincoli affettivi molto intensi. Alla fine Udine viene liberata e una nuova alba di vita si espande sulla città.
Caterina, la contrabbandiera friulana
Luigina Battistutta
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2007
pagine: 176
Caterina è una giovane contadina friulana come tante: vive, in famiglia, un'infanzia e un'adolescenza segnate dalla semplicità, nel contesto di un Friuli ancestrale e totalmente agricolo che è in balia, verso la metà del Settecento, dei prepotenti locali al servizio della Repubblica di Venezia. La sua piccola storia si snoda dentro il costume e le tradizioni della Pedemontana friulana, tra Spilimbergo e Maniago: Caterina è nata a Sequàls, villaggio allo sbocco della Val Tramontina. Nel 1746 si abbatte su questi luoghi una terribile carestia per cui Andrea, padre di Caterina, deve arrangiarsi con il contrabbando per sfamare la famiglia. Anche Caterina, per sfuggire alla "giustizia" del conte Mainardo da Spilimbergo e dei suoi sbirri, si dà alla macchia e al commercio illegale. La "banda" della contrabbandiera friulana percorre un Friuli terragno e religioso dove i pievani sono spesso i difensori di un popolo rustico e fiero; Caterina sarà costretta a uccidere uno sgherro che tenta di violentarla: per l'omicidio, sarà condannata dal tribunale di Udine all'impiccagione.
La grande sete
Antonio Russello
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2007
pagine: 176
Al centro dell'opera vi è una suggestiva Agrigento, avvolta ancora dal latifondismo mafioso degli anni cinquanta; i protagonisti sono Maria Gloria, originaria di Este, la cui fascinosa bellezza corporea trionfa smagliante e a un tempo pudica; il commissario Ernesto Righi, suo marito, di Mantova, mosso da un'alta coscienza civile, e Don Mimì, un proprietario terriero dovizioso e prepotente di cui Maria Gloria diventerà amante. Per molti aspetti questa storia 'isolana' adombra la vicenda drammatica del commissario Tandoj, ucciso il 30 maggio 1960. Ma è la Sicilia, ancestrale, siccitosa e pietrificata, scandagliata da questo grande scrittore fino alle sue radici e al suo mito di terra eterna e immodificabile, a dominare come personaggio centrale su tutto il resto. Si avverte in Russello, attraverso le riflessioni del commissario Righi, un pianto dolente per un'eredità, quella siciliana, così unica e indecifrabile da scoraggiare perfino Gesù quando intraprende la sua venuta nell'isola.

