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Rizzoli: Storica

Borghesia in Germania

Borghesia in Germania

Lothar Gall

Libro

editore: Rizzoli

anno edizione: 1992

pagine: 552

30,99

Storia della guerra del Vietnam

Storia della guerra del Vietnam

Stanley Karnow

Libro

editore: Rizzoli

anno edizione: 1985

24,27

Storia dei costumi sessuali

Storia dei costumi sessuali

Reay Tannahill

Libro

editore: Rizzoli

anno edizione: 1985

18,08

Terre di sangue. L'Europa nella morsa di Hitler e Stalin

Terre di sangue. L'Europa nella morsa di Hitler e Stalin

Timothy Snyder

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2011

pagine: 584

"Le famiglie uccidono i più deboli, di solito i bambini, e usano la carne per mangiare." Succedeva in Ucraina, una delle terre che assieme a Polonia, Bielorussia e Paesi baltici ha pagato il prezzo più alto alle sanguinose dittature del Ventesimo secolo. Tra il 1933 e il 1945 l'Europa orientale conobbe, oltre allo sterminio degli ebrei, il massacro sovietico dei contadini ucraini, quello dei prigionieri di guerra durante l'assedio nazista di Leningrado e innumerevoli altre atrocità. Dall'eccidio staliniano delle minoranze polacche all'invasione nazista della Russia, dal patto Molotov-Ribbentrop alla fine del conflitto, uno dei più brillanti studiosi americani scrive una pagina controversa della nostra storia, raccogliendo in un quadro comune i crimini nazisti e quelli sovietici che insanguinarono le terre tra Berlino e Mosca. E ai quattordici milioni di vittime civili, perlopiù donne e bambini, dedica oggi il tributo di un'analisi originale e meticolosa, appassionata e convincente. Che del nostro passato recente offre un ritratto nuovo, più preciso, più crudele.
28,50

La Chiesa di Mussolini. I rapporti tra fascismo e religione

La Chiesa di Mussolini. I rapporti tra fascismo e religione

Giovanni Sale

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2011

pagine: 299

"Pregare. Se non aiuta certamente non nuoce": così Benito Mussolini riassumeva il suo rapporto volutamente ambiguo con il cattolicesimo. Ateo convinto, si era conquistato il favore degli squadristi grazie alla sua veemente retorica anticlericale, ma una volta salito al potere nel 1922 non esitò a cambiare rotta pur di assicurarsi il sostegno e la legittimazione delle gerarchie vaticane. Concesse agevolazioni non richieste, intavolò delicate trattative diplomatiche per risolvere la questione romana, mitigò cinquant'anni di legislazione separatista, arrivò a fingersi rispettoso delle tradizioni portando all'altare donna Rachele: un'avveduta politica della "mano tesa" che aveva il duplice obiettivo di guadagnare credibilità nazionale e internazionale e di rassicurare il diffidente elettorato cattolico. Ma allo stesso tempo il Duce esautorava il Partito popolare di don Sturzo e soddisfaceva le istanze dei fascisti della prima ora incoraggiando le aggressioni al clero locale e alle cooperative bianche (atti di violenza che in pubblico condannava). Giovanni Sale riporta alla luce i retroscena di una lunga trattativa culminata nella firma dei Patti Lateranensi, ricostruisce le posizioni delle parti, ora dettate dal tornaconto, ora dallo sdegno, e dimostra l'astuzia di una strategia ben dissimulata che permise a Mussolini di impostare il fascismo come nuova religione di Stato. Il tutto facendosi proclamare agli occhi del mondo "uomo della Provvidenza".
20,00

Pedalare! La grande avventura del ciclismo italiano

Pedalare! La grande avventura del ciclismo italiano

John Foot

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2011

pagine: 409

Nel 1909 sulla scia del successo del Tour de France, si corre il primo Giro d'Italia organizzato dalla "Gazzetta dello Sport". Da allora l'Italia dei dialetti si avvia a parlare un'unica lingua e conosce uomini come Ottavio Bottecchia, il primo italiano a conquistare il Tour, che pedala per gli "schei"; il campionissimo Costante Girardengo che dà vita alla leggenda di Novi Ligure; Fiorenzo Magni, vissuto all'ombra di due antagonisti troppo grandi; Coppi e Bartali divisi dalla rivalità e uniti da una borraccia; poi Felice Gimondi, il cannibale Eddy Merckx, Francesco Moser, fino all'ultimo tragico eroe Marco Pantani. Una cosa tutti questi campioni hanno in comune: spesso provenienti da condizioni sociali svantaggiate - umili contadini, operai o muratori giunti al professionismo soffrendo e sudando - hanno saputo farsi interpreti della voglia di riscatto di un Paese e ricucire gli strappi delle sue molte crisi. E hanno suscitato un giornalismo poetico e appassionato, anche se alcuni hanno finito con lo stravolgere negli scandali del doping i loro stessi miti fatti di sacrificio, imprese e primati. In una parabola che va dall'età aurea del ciclismo ai giorni nostri, lo storico inglese John Foot ci racconta questi campioni, e attraverso le loro avventure ripercorre la storia di uno sport e, in filigrana, dell'Italia.
22,00

L'alleato Stalin. L'ombra sovietica sull'Italia di Togliatti e De Gasperi

L'alleato Stalin. L'ombra sovietica sull'Italia di Togliatti e De Gasperi

Marco Clementi

Libro: Libro rilegato

editore: Rizzoli

anno edizione: 2011

pagine: 393

Che ruolo ebbe Mosca nell'armistizio italiano dell'8 settembre 1943? Fu Stalin a decidere il cambio di rotta imposto da Togliatti al Pei con la svolta di Salerno dell'aprile del 1944? I documenti russi e italiani dimostrano che fu il governo guidato da Badoglio a suggerire ai sovietici questa linea d'azione. Stalin incoraggiò l'iniziativa ma non nutriva mire strategiche particolari nei confronti dell'Italia; era piuttosto interessato a condurre a termine la guerra nel più breve tempo possibile, anche attraverso il sostegno del movimento partigiano. Marco Clementi in questo libro offre una lettura inedita dei rapporti tra Italia e Russia dall'armistizio dell'8 settembre 1943 alla morte di Stalin, confutando la tesi secondo cui l'Unione Sovietica avrebbe utilizzato il Pei come pedina per attirare l'Italia nella propria sfera d'influenza. Grazie a un'accurata analisi delle fonti, Clementi sottolinea il ruolo fondamentale giocato dal governo Badoglio nello stabilire un rapporto privilegiato con la Russia per bilanciare il rigore imposto dal regime di occupazione angloamericana in Italia. In questa originale prospettiva, vengono riletti i massacri delle foibe, la drammatica storia dei prigionieri italiani in Unione Sovietica, la confusione del Pei sulla questione di Trieste e i tentativi di Mosca di mediare tra Italia e Jugoslavia, l'esodo istriano, il disarmo dei partigiani e le scelte strategiche del Pei fino alle elezioni del 1948, quando l'Italia si avviò con decisione verso l'alleanza atlantica.
5,90

Il libro degli anni di piombo. Storia e memoria del terrorismo italiano

Il libro degli anni di piombo. Storia e memoria del terrorismo italiano

Libro: Libro rilegato

editore: Rizzoli

anno edizione: 2010

pagine: 462

Guerriglia urbana di ascendenza rivoluzionaria o complotto internazionale manovrato da burattinai invisibili? Degenerazione dei movimenti di contestazione o conflitto di lunga durata tra fascisti e comunisti? Tesi e teorie contrastanti si sono susseguite per oltre trent'anni nel tentativo di capire, e talvolta giustificare, le radici di una violenza diffusa ai limiti della guerra civile. La questione è ancora aperta: cosa sono stati gli anni di piombo e cosa ha significato il terrorismo per l'Italia? Marc Lazar e Marie-Anne Matard-Bonucci tentano di rispondere a questi interrogativi con un volume che raccoglie contributi di storici, politologi, sociologi e giuristi italiani o francesi. Senza dimenticare le testimonianze di protagonisti come Gian Carlo Caselli, Armando Spataro e Luigi Manconi. Dal mito della Resistenza alla sua strumentalizzazione, dalla protezione occulta offerta alla destra eversiva al sostegno, anche esplicito, degli intellettuali alla lotta armata, alle responsabilità della classe politica, gli autori ripercorrono le tappe fondamentali di un racconto corale in cui luci e ombre, volontà di comprensione e desiderio di oblio si confondono. E analizzano il significato e le modalità della violenza, l'elaborazione ideologica dell'epoca, le rappresentazioni contemporanee e successive, i rapporti fra Francia e Italia. Per capire in che modo il nostro Paese è potuto entrare, dopo la fiorente primavera del Sessantotto, nell'inverno più duro e lungo della sua storia.
22,00

D-Day. La battaglia che salvò l'Europa

D-Day. La battaglia che salvò l'Europa

Antony Beevor

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2010

pagine: 628

"Il giorno più lungo", come lo definì Rommel, sta per iniziare. Sono le ore 0.00 del 6 giugno 1944 e le truppe vengono allertate: è il D-Day, gli Alleati stanno per sbarcare in Normandia. L'obiettivo è la resa incondizionata della Germania nazista. Il contingente coinvolto è massiccio: 5000 navi e mezzi anfibi, 104 cacciatorpedinieri, 130.000 soldati che quella notte si avvicineranno via mare alla costa francese e 20.000 uomini paracadutati. Nonostante i dubbi di Churchill sull'invasione dell'Europa attraverso la Manica e l'arroganza del generale Montgomery, Eisenhower fuma nervoso mentre scrive, oltre all'annuncio della vittoria, una dichiarazione in cui si assume ogni responsabilità dell'operazione Overlord, che poteva rivelarsi un disastro. Cosa andò storto? Cosa rese la battaglia che salvò l'Europa un selvaggio spargimento di sangue? Lettere dal fronte, diari e memorie personali delle truppe alleate si intrecciano con la documentazione ufficiale della grande storia, in questo libro che è la ricostruzione della battaglia sulla spiaggia di Omaha: Antony Beevor sa dare spazio alle voci autorevoli della storiografia, ma anche all'orrore del soldato atterrato incolume che assiste allo schianto di 18 uomini lanciati dall'aereo a quota talmente bassa da impedire ai loro paracadute di aprirsi. E dalla carneficina del 6 giugno alle teorie neonaziste di un complotto contro Hitler, ripercorre la storia di una campagna sanguinosa, che dal D-Day culmina nella liberazione di Parigi.
24,50

La grande strategia dell'impero bizantino

La grande strategia dell'impero bizantino

Edward N. Luttwak

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2009

pagine: 539

Quello di Costantinopoli è stato un caso unico nella storia: mille anni di dominio incontrastato su un impero vastissimo e multietnico. Dal IV secolo fino alla caduta, avvenuta nel 1453 per mano di Maometto II, l'Impero romano d'Oriente è sopravvissuto al gemello d'Occidente, ha retto l'onda d'urto degli Unni, degli Slavi, degli Arabi e degli altri che nei secoli hanno cercato di sfondare il limes. Eppure la forza militare, la posizione e le risorse non erano neppure lontanamente paragonabili a quelle di Roma. Come è stato possibile? Bisanzio elaborò una strategia politica e militare efficacissima, basata su un uso estremamente moderno di quella che oggi chiameremmo "intelligence". La diplomazia dell'Impero romano d'Oriente seppe imbrigliare le forze nemiche raccogliendo dettagliati dossier e riuscendo a ottenere vantaggiose concessioni a tutti i tavoli di trattativa. Sul fronte militare, cercò di conservare la pace il più a lungo possibile: mantenne alta la tensione agendo come se la guerra fosse sempre imminente, ma scese in battaglia solo quando aveva buone possibilità di vittoria. Nella politica interna, privilegiò l'integrazione e l'assorbimento per sfruttare il patrimonio di culture, tecnologie e conoscenze che ogni popolo assoggettato portava in dote. Questo libro è il frutto di quasi trent'anni di ricerche di Edward Luttwak.
25,00

Le marce della morte. L'olocausto dimenticato dell'ultimo esodo dai lager

Le marce della morte. L'olocausto dimenticato dell'ultimo esodo dai lager

Daniel Blatman

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2009

pagine: 652

Negli ultimi mesi della Seconda guerra mondiale, gran parte dei 700.000 prigionieri ancora internati sono costretti a evacuare i campi di concentramento: con l'avanzata dell'Armata Rossa e l'arrivo delle forze alleate è urgente smobilitare per cancellare le tracce. Tra l'estate del 1944 e la primavera del 1945 migliaia di deportati, incalzati dai loro aguzzini, si avviano in una drammatica ritirata di massa che non di rado si svolge nel caos, sovrapponendosi a quella dell'esercito tedesco e alla fuga dei civili. Un esodo in condizioni disperate che passerà alla storia come "le marce della morte". Persino nella brutalità inaudita che caratterizza la storia del Terzo Reich, sono pochi gli esempi di un massacro così feroce, crudele ed efficiente. E tra i molti studi sull'Olocausto, nessuno aveva ancora approfondito questo aspetto meno conosciuto: l'ultimo tentativo di liquidare i nemici della "razza ariana" e gli avversari politici prima della sconfitta definitiva, nonostante l'apparato burocratico e gerarchico del sistema concentrazionario fosse al collasso. Lo storico Daniel Blatman ricostruisce qui per la prima volta le marce della morte: interroga i documenti, i luoghi, le voci dei sopravvissuti, allargando l'indagine anche alla temperie culturale e sociale in cui avvenne l'evacuazione.
28,50

L'impero greco romano. Le radici del mondo globale

L'impero greco romano. Le radici del mondo globale

Paul Veyne

Libro: Copertina rigida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2007

pagine: 777

In questo saggio monumentale, vera summa di una vita di studi, Paul Veyne respinge ogni divisione artificiale fra "Grecia" e "Roma" per offrire la visione di un impero appunto "greco romano": perché bilingue (con il latino prevalente in occidente e il greco nel Mediterraneo orientale); perché la cultura materiale e morale di Roma era uscita dall'assimilazione dell'ellenismo, che univa l'Afghanistan al Marocco; e perché il potere romano era intriso - dalla religione alla mitologia, alle arti e alle scienze - di elementi greci. Di questo impero Veyne illustra le vicende storiche, le conquiste culturali, i cambiamenti di mentalità, mostrando i tanti tratti che consentono di capire meglio l'odierna cultura occidentale e l'attuale processo di globalizzazione.
32,00

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