Quodlibet: Quodlibet studio. Città e paesaggio
L'architettura degli spazi di lavoro. Nuovi compiti e nuovi luoghi del progetto
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2012
pagine: 144
Il libro affronta il tema lavoro che, nel quadro articolato delle trasformazioni sociali ed economiche in atto, assume una centralità rinnovata anche per le discipline che si occupano del disegno degli spazi che lo accolgono. Da un lato si assiste alla riorganizzazione del sistema egemone negli ultimi trent'anni: gli spazi del lavoro non sono più semplici edifici industriali ma nuove realtà dotate di laboratori, centri studi, spazi di relazione con il pubblico e con il paesaggio. Prende dunque corpo una revisione del modello di città sociale che in Italia ha segnato profondamente la progettazione architettonica e urbana, sulla scia di quanto accaduto per la Olivetti. Il Diesel Village a Breganze e le diverse factory che nascono oggi occupando complessi industriali dismessi rappresentano il controcampo della crisi dei capannoni diffusi. Dall'altro lato la dismissione della produzione fisica di materiali ed oggetti crea una diversa strutturazione di reti per la produzione immateriale di idee o servizi: nuovo lavoro si costruisce sugli spazi marginali o abbandonati del territorio, motori latenti di uno sviluppo alternativo.
La campagna necessaria. Un'agenda d'intervento dopo l'esplosione urbana
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2012
pagine: 226
Il rapporto città-campagna è forse tra i fenomeni più studiati della storia moderna, ma con l'inizio del XXI secolo il rovesciamento di numerosi paradigmi interpretativi impone un radicale ripensamento: il post-fordismo che lascia spazio ad una "economia di carta"; la globalizzazione e l'emergere di nuove potenze economiche che riorganizzano la geopolitica planetaria (dove l'Occidente perde continuamente peso); la popolazione mondiale che vive - per oltre la metà - in agglomerati urbani a scapito delle campagne. Questi fatti inducono a guardare tale rapporto con occhi nuovi, costruendo alleanze evolute, sulle quali questo volume propone riflessioni critiche, traiettorie di ricerca e un'agenda per l'analisi e il progetto di un nuovo "patto di stabilità" tra città e campagna.
L'Aquila. Magnitudo zero
DE ANGELIS ; DURONIO
Libro
editore: Quodlibet
anno edizione: 2012
pagine: 222
"L'Aquila. Magnitudo zero" è un viaggio nei luoghi dove il silenzio è visibile e dove l'eco del disastro seguito al terremoto del 2009 torna muta ad ogni passo, grazie allo sguardo di quattro fotografi che rileggono la città. L'Aquila, come un museo a cielo aperto, appare stupita e in disparte, ordinata e confusa: un set di perdite e di rovine, ritratto vuoto e disabitato di un tableau vivant al contrario. Il volume è dunque il racconto sistematico e appassionato, inquietante e realistico di una città sospesa, fotografata nei lunghi mesi seguiti alla catastrofe come se fosse una persona: l'unica ancora superstite.
Qui è ora. Lo spazio e il tempo pubblici come leve della qualità della vita e della cittadinanza attiva. Atti del convegno internazionale (Torino,14-15 marzo 2011)
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2012
pagine: 166
Come si vivono il tempo e lo spazio pubblici? Quando l'uso spontaneo dello spazio pubblico è fonte di scontri fra diverse esigenze e quando invece è riappropriazione positiva di luoghi e modi della socialità? Quali strumenti hanno le istituzioni per integrare e governare l'espressione del mutamento negli usi dello spazio e le esigenze dei tempi di vita? Queste alcune delle domande, che riguardano la qualità della vita urbana, con le quali si è misurato un convegno svoltosi a Torino nel marzo 2011, di cui questo volume raccoglie gli esiti. I contributi forniscono elaborazioni teoriche ed esperienze pratiche sull'uso sociale dello spazio pubblico e del tempo in un orizzonte internazionale. Inoltre il libro presenta una panoramica degli uffici dei tempi e conciliazione dei ritmi di vita di varie città italiane, di diverse esperienze torinesi di spazi socioculturali di quartiere, nonché del progetto sperimentale "+Spazio+Tempo" realizzato negli ultimi anni dalla Città di Torino.
Tirana. Contemporaneità sospesa. Ediz. italiana e inglese
Andrea Bulleri
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2012
pagine: 204
Tirana è da anni una città in grande trasformazione architettonica e urbana, tanto che, come ha scritto di recente Stefano Boeri, "la Tirana contemporanea e vibrante della moltitudine individualista, selvaggia, arrogante, sta dentro, letteralmente dentro, alla Tirana dei monumenti del regime comunista, con le sue piazze immense e i grandi viali& Tutto in scena, insieme, come se la città fosse fatta da pezzi di tempo e non da fette di spazio". Molti dei più interessanti studi di architettura contemporanea europei, da Bolles+Wilson a MVRDV, da Atenastudio a Bjarke Ingels, si sono confrontati con questa capitale che si è imposta all'attenzione della cultura architettonica internazionale. Questo volume disegna dunque un profilo inedito di Tirana: quello di una città proiettata verso il nuovo secolo con una volontà di rinnovamento che molte grandi città europee, specie quelle italiane, sembrano invece aver perduto.
Ricomposizioni di uno spazio per la musica. Studi per il restauro del complesso dell'Auditorium nell'ex Arcispedale Sant'Anna a Ferrara
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2012
pagine: 203
Il caso dell'ex Arcispedale di Sant'Anna e delle sue numerose trasformazioni è un classico esempio di microstoria italiana: attraverso l'analisi di questo complesso architettonico è infatti possibile rileggere la storia della città di Ferrara, dalla costruzione durante il ducato estense alla metà del XV secolo, al cambio d'uso in Conservatorio fra le due guerre mondiali secondo il progetto di Carlo Savonuzzi con l'inserimento di un auditorium e poi di una sala cinematografica, fino ai nostri giorni. Basti pensare che nei seminterrati si trova la ricostruzione della celebre cella in cui venne rinchiuso Torquato Tasso, già meta di pellegrinaggio da parte di Goethe, Byron e Stendhal in età moderna. Il gruppo di ricerca guidato da Alessandro Massarente ha impostato il volume in quattro parti in sequenza e culminanti nel progetto di restauro che, attraverso pochi e misurati interventi, propone alcune possibili integrazioni tra gli spazi e i modi d'uso presenti nel complesso architettonico, aggiungendo alle intenzioni presenti degli anni Trenta altre possibili destinazioni e relazioni tra le parti.
Abitare la densità. La città delle cooperative di abitanti
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2011
pagine: 188
Il concorso che ha generato i progetti selezionati in questo volume è senza dubbio uno dei più ambiziosi allestiti in Italia negli ultimi anni. Gli organizzatori infatti non hanno voluto soltanto realizzare un buon complesso edilizio, secondo criteri finalmente limpidi, ma hanno voluto sfatare quella lunga litania di luoghi comuni, tutta italiana, secondo la quale non si organizzano concorsi - secondo criteri razionali -, non ci sono opportunità per i giovani, e poi è inutile partecipare perché comunque non vengono realizzati. Non basta: come spiega il curatore, questo concorso da un lato vuole porre un tema squisitamente architettonico, spesso ambiguo e imprecisato, come quello della densità; dall'altro inscrive le modalità di organizzazione del concorso nell'alveo di una visione complessiva - e alternativa - della città: "Una città dalla natura cooperativa, che si alimenta del concorde sforzo dei suoi elementi singolari; elementi che, perseguendo i propri obiettivi all'interno di un codice comune, giovano al tutto e si giovano del tutto".
Le comunità dell'energia
Livio De Santoli
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2011
pagine: 191
Gli studi progettuali e le realizzazioni di Livio de Santoli sono noti: "l'impianto fotovoltaico più famoso del mondo", ovvero la copertura dell'Aula Nervi in Vaticano che ha proiettato l'austera Chiesa cattolica nel modernissimo mondo delle energie rinnovabili; il modello energetico di Roma Capitale; la rete energetica della Città universitaria della Sapienza ecc. Quello che si presenta è il suo manifesto. Qui si auspica una decentralizzazione dei poteri in materia energetica. Vengono proposti piani realizzabili, finanziabili ed efficienti dal punto di vista del risparmio e del ritorno d'investimento. Si prospetta il ruolo delle città nel nostro futuro energetico, nell'orizzonte di una riqualificazione urbana che sia rispettosa delle preesistenze culturali e ambientali. Le proposte dell'autore, però, dietro gli aspetti tecnici, non nascondono i risvolti politici e sociali: il web dell'energia, ovvero la creazione di una rete di nodi mediante la quale organizzare territorialmente la produzione, la distribuzione e il consumo di elettricità e calore, è infatti una riforma radicale, destinata a rovesciare l'attuale modello centralistico-gerarchico in nome di una democratizzazione comunitaria e di un'ampia federalizzazione delle risorse. L'obiettivo è quello di sollecitare la responsabilità civile su questi temi e di sviluppare una diffusa consapevolezza scientifica circa le conseguenze delle scelte. Introduzione di Jeremy Rifkin.
Steel Life. Case a catalogo e stanze a noleggio di Seoul
Libro
editore: Quodlibet
anno edizione: 2010
pagine: 156
Castelli di carte. La XIV Triennale di Milano, 1968
Paola Nicolin
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2010
pagine: 291
Questo libro è il racconto della XIV edizione della Triennale di Milano e in particolare della Mostra Internazionale del Grande Numero curata da Giancarlo De Carlo, che ne doveva essere il fulcro. Durante l'inaugurazione, il 30 maggio del 1968, essa venne occupata e distrutta dalla contestazione studentesca a due ore dalla sua apertura al pubblico. Episodio straordinariamente attuale della storia dell'arte e dell'architettura italiana e internazionale, della mostra si conoscono le vicende legate alla sua occupazione, ma poco o nulla si sa delle opere, dei padiglioni e degli ambienti commissionati ai protagonisti invitati a parteciparvi. Arata Isozaki, Alison e Peter Smithson, Shadrach Woods, Aldo van Eyck, il gruppo Archigram, Archizoom, Gyorgy Kepes, Hans Hollein, Marco Bellocchio con lo stesso De Carlo, Renzo Piano con il Center for the Studies of Science and Art di Londra sono solo alcuni dei protagonisti di un'esposizione mai vista, che poneva l'accento sull'opera come processo, sull'architettura come ambiente e sul rifiuto dell'oggetto come merce.
Il controllo dell'indeterminato. Potëmkin villages e altri nonluoghi
Alberto Bertagna
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2010
pagine: 424
Il controllo dell'indeterminato espone spazio e progetto alla prova del loro futuro: ne indaga il senso di fronte al divenire. Il controllo dell'indeterminato è locuzione soggettiva: la tesi del testo, racchiusa nel titolo, assegna la funzione di controllo all'indeterminato stesso. La realtà sempre più contratta in una dimensione attuale si compone di ambiti singolari ma informi, continui, indistinti, imprevedibili, celati o qualificati da maschere, custoditi o rinnovati da patine, popolati di sagome, scritti su minute. "Potëmkin villages e altri nonluoghi" si specchiano come nuovi archetipi nei fatti da cui derivano. È l'indeterminato che conquista il controllo. Il progetto, in questo stallo, rivive come esperienza: la sua condizione lo riduce ad assunzione del dato fenomenico. Attraverso interpretazioni incrociate di opere tratte dal mondo dell'architettura, dell'arte, della letteratura, il testo arriva ad una decodificazione della contemporaneità, guidando il lettore alla visita di otto realtà esemplari, otto Potëmkin villages capaci di rappresentarne le infinite sfumature e assieme l'uniformità.