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Puntoacapo: Passi poesia

Aprile degli anni

Aprile degli anni

Francesco Dalessandro

Libro

editore: Puntoacapo

anno edizione: 2010

pagine: 88

11,00

Famelica farfalla

Famelica farfalla

Silvia Zoico

Libro

editore: Puntoacapo

anno edizione: 2010

pagine: 48

"In Famelica farfalla, la poetessa veneziana si apre a una sintassi articolata che riflette un'esigenza narrativa, una spinta a scrivere di voci che raccontino una propria storia che raggiunge simili strati di esperienza ma vi dimora più a lungo, permettendoci così una maggior intelligenza del loro senso. Ma non si tratta di "banale" poesia narrativa, che si svolge cioè lungo un asse sintagmatico pacificato: le fratture sintattiche, gli slittamenti del senso, le rime inattese e il plurilinguismo, solo per citare alcuni elementi macroscopici, ci fanno avvertiti che sono in gioco altre forze, e che il fulcro di queste quattro "storie" giace molto sotto la superficie di una versificazione all'apparenza regolare, e invece tutta giocata sulla tensione fra spinta centrifuga alla narrazione e spinta centripeta all'introspezione, alla calata nell'abisso. Proprio il plurilinguismo, con la sua folla di nomi, toponimi e termini, mi pare indicare un'esigenza di precisione assoluta, quindi razionale (persino iperrealistica), che cioè collochi i nomi e le cose saldamente nel tempo e nel luogo". (Dalla Postfazione di Mauro Ferrari).
8,00

Lettere nomadi

Lettere nomadi

Luciano Neri

Libro

editore: Puntoacapo

anno edizione: 2010

pagine: 112

12,00

Fino a qui

Fino a qui

Enrico Marià

Libro

editore: Puntoacapo

anno edizione: 2010

pagine: 80

"Leggendo Marià non si può non rimanere indifferenti, può essere una poesia che sentiamo vicinissima o lontanissima, troppo biografica o quanto altro, ma sicuramente non scorre via così. Per mia formazione e gusto non mi sono mai trovato in particolare sintonia con le poesie troppo liriche (mi si perdoni l'espressione) o troppo smaccatamente legate al vissuto da provare quasi imbarazzo eppure in questi versi di Marià mi sono sentito subito coinvolto e partecipe. Fino a qui è una raccolta molto lunga che fin dall'esergo di Pavese ci avvisa in che tipo di poesia potremmo imbatterci. Poesia autobiografica o il poeta è così bravo da immedesimarsi? Il lavoro di Marià ci mette subito davanti alle sofferenze di una persona e della sua infanzia negata: "Quando era ubriaco / gli agenti della Polfer / ammanettavano mio padre ad un termosifone; [...] Facevano così perché pieno di alcool diventava violento; [...]". Non si può certo dire che ci troviamo davanti ad una poesia metaforica; il poeta piemontese ha un linguaggio diretto, a tratti crudo che subito ci trascina dentro gli eventi lasciandoci senza fiato. È una poesia a tratti minimalista dove le descrizioni sono molto forti che ci riportano a Carver e a molti poeti statunitensi". (Dalla Prefazione di Luca Ariano)
10,00

Frontiere apparenti

Frontiere apparenti

Alessandra Paganardi

Libro: Copertina morbida

editore: Puntoacapo

anno edizione: 2009

5,00

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