Pontificio Istituto Biblico: Biblica et Orientalia
Il diatessaron persiano. Introduzione, testo, commento
Giuseppe Messina
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 1951
pagine: CXIV-389
Lo studioso presenta il Codice Mediceo XVII (81) contenente il Diatessaron persiano, definito dal Codice stesso "Evangelo dai quattro Evangeli". Il Codice è una copia dell'originale datata 21 novembre 1547. Non si conosce il tempo in cui fu fatta la traduzione del Diatessaron in persiano, mentre il teatro geografico è individuabile nel Mazandaran, a sud del Mar Caspio e nel Chorasan, a nord-est del territorio iranico. Lo studio si compone di una prima parte introduttoria, nella quale Messina, esposte le notizie indispensabili sul Codice persiano, discute le fonti di cui si servì il compositore dell'opera, certe sue peculiarità stilistiche, e le relazioni di questa con il Diatessaron di Taziano. Nella seconda parte si trova il testo e la versione, corredata da note.
Sarh d Qabin d Sislam Rba (D.C.38). Explanatory commentary on the marriage ceremony of the great sislam
E. S. Drower
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 1950
pagine: 111
Les origines de la version arménienne de la Bible et le Diatessaron
Stanislas Lyonnet
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 1950
pagine: IX-312
Inizi di lirica ascetica e mistica persiana
Giuseppe Messina
Libro
editore: Pontificio Istituto Biblico
anno edizione: 1945
pagine: 53
Questo studio riproduce una conferenza tenuta dall'autore nel gennaio del 1938 presso il Pontificio Istituto Biblico. Esso intende offrire un quadro schematico degli inizi della lirica religiosa persiana ed esporre germi e sviluppi della concezione ascetica e mistica in Persia. Il primo autore di una lirica in lingua persiana che canti con elevata ispirazione il distacco totale dal mondo e l'incanto dell'unione con Dio è Abû Saîd Fadl Allâh b. Abi-l-Chair, nato nel 967 e morto nel 1048. Messina analizza le quartine di Abû Saîd e quelle del contemporaneo Bâbâ Tâhir. Lo studio evidenzia i risvolti mistici e ascetici degli scritti di questi esponenti del sufismo persiano, mettendoli a confronto con il legalismo musulmano.