Mondadori: Narrative
Il diario delle storie perdute
Evie Woods
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 288
È il giorno di Natale e Sarah Harris, complice una serie di coincidenze e una bevuta di troppo, arriva nel pittoresco paesino di Thornwood, nel cuore dell'Irlanda occidentale. Oppressa dalla fine del suo matrimonio con Jack, dal mancato decollo della carriera di artista e dalla prospettiva di trascorrere le feste in famiglia, Sarah viene accolta dalla ruvida gentilezza degli abitanti del luogo, e trova alloggio in un piccolo cottage immerso nella campagna, che diventa un rifugio provvidenziale per ripensare alla sua vita e tornare a disegnare. Quando, durante una passeggiata, trova nel tronco cavo di un biancospino un vecchio diario, non esita a portarlo con sé. Sfogliandone le pagine, scopre la storia di Anna Butler, vissuta cento anni prima, e dell'affascinante americano Harold Griffin-Krauss, studioso di antropologia, giunto al villaggio per compiere ricerche sul culto delle fate: gli abitanti di Thornwood credono infatti che le creature magiche risiedano in una montagna nei dintorni, e prediligano gli alberi di biancospino. Harold cerca un'assistente che l'accompagni a visitare la gente del posto e Anna si offre di aiutarlo, registrando tutto nel suo diario. A turbarla particolarmente è l'incontro con i fratelli Hawley, George e Olivia, figli del signore locale, che vivono in un vero e proprio castello, e che sembrano nascondere qualcosa di sinistro. Attraverso le pagine del diario di Anna, Sarah si immerge nei misteri che circondano Thornwood: vicende che portano alla luce segreti oscuri, e che la aiuteranno ad affrontare un terribile trauma irrisolto. Un romanzo avvincente e magico, nell'incantevole panorama della campagna irlandese, dove la storia e il folklore si fondono per regalare ai lettori un viaggio emozionante nel passato, al confine tra mondo reale e mondi altri.
La casa del kintsugi
Sanae Hoshio
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 216
Mao frequenta la seconda superiore e guarda con incertezza al proprio futuro. Lontana dalla madre Yuko, che lavora a tempo pieno in un hotel come concierge, la ragazza vive con Chie, la nonna artigiana che ripara vasi e ceramiche attraverso l'antica arte del kintsugi. Tra le sue mani, gli oggetti rotti vengono aggiustati saldando i pezzi con cura grazie a una lacca speciale, che viene poi fatta asciugare e ricoperta di polvere d'oro: una tecnica millenaria che celebra le imperfezioni esaltandole, invece di nasconderle. Un po' per gioco, un po' per curiosità, Mao inizia ad aiutare la nonna e si avvicina così a un mondo che ha sempre fatto parte della sua famiglia: mentre impara questa pratica antica, scopre a poco a poco che il mestiere della nonna viene da lontano. Originaria di Takayama, una cittadina famosa per l'artigianato, Chie abitava infatti in una casa laboratorio, dove il padre e i fratelli lavoravano come laccatori, attività nobile e complessa a cui lei, in quanto donna, non si era mai potuta avvicinare. Quando Mao si imbatte in un bellissimo fermaglio laccato conservato in un cassetto, decide di scoprire i segreti che nasconde, e di partire con la nonna per Takayama sulle tracce del passato della loro famiglia. La storia di tre donne appartenenti a tre diverse generazioni, che hanno dovuto fare i conti con l'eredità di chi le ha precedute e compiere scelte di volta in volta differenti, si intreccia a quella del Giappone, un Paese in cui la Seconda guerra mondiale ha lasciato rovina e distruzione, ma anche la speranza di un futuro migliore. Un romanzo che racconta di come le ferite e le imperfezioni non siano in realtà debolezze, ma occasioni di rinascita. E di come le nostre zone d'ombra possano trasformarci in persone nuove e persino migliori.
La cura del silenzio
Hye-Jin Kim
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 168
Hae-su è stata per anni una psicoterapeuta di successo: ospite regolare di un popolare programma televisivo, dopo aver fatto un commento inopportuno su un personaggio pubblico, che in seguito si è suicidato, ha improvvisamente perso tutto. Isolata dagli amici, senza più un lavoro, con un matrimonio finito, non le resta che rifugiarsi in casa, dove trascorre le sue giornate scrivendo lettere a chi non vuole più avere nulla a che fare con lei, cercando di spiegare la sua posizione. Le lettere, però, restano a metà, e non vengono mai spedite. Di notte, invece, Hae-su vaga per la città, con la paura di essere riconosciuta. È così che, mentre passeggia nelle strade deserte del quartiere, incontra per caso Se-i, una bambina di nove anni che cerca di dare da mangiare a un gatto randagio, dal pelo rossiccio, a cui ha dato il nome di Ravanello. La bambina e il gatto sono soli, come lei: i genitori di Se-i sembrano assenti, mentre Ravanello ha diverse ferite che lo rendono diffidente e difficile da avvicinare. Hae-su fino ad allora non si è mai occupata di gatti e bambini, ma si sente attratta dal loro mondo e, con timida curiosità, si avvicina. A poco a poco, fra i tre si instaura un rapporto di amicizia profonda, fatto di cura reciproca, silenzio e rispetto. Kim Hye-jin, una delle autrici più importanti del suo paese, dà voce ancora una volta a chi, in una società che non ammette passi falsi, è rimasto ai margini, e trasporta i lettori in una storia ricca di empatia e sentimento. Un romanzo che racconta dell'importanza di saper ricominciare, di gesti gentili e di nuovi, inaspettati inizi.
Vorrei farla finita, ma sempre mangiare toppokki
Baek Sehee
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 180
L'ossessione per il proprio corpo e per come appare, l'impiego nel settore editoriale che, dopo pochi mesi, si rivela troppo competitivo, il rapporto problematico con cibo e alcol che compensano un senso di vuoto e inadeguatezza: Baek Sehee non riesce a liberarsi della sua depressione, e per questo una volta a settimana incontra uno psichiatra che le offre gli strumenti per procedere lungo la via della guarigione. Una notte, Baek precipita in un'ennesima crisi depressiva che la spinge al limite del suo malessere esistenziale e, non molto tempo dopo, la fine torna a farsi così vicina da sembrare inevitabile: la donna ha un grave incidente in macchina, a cui però sopravvive quasi indenne. Quest'episodio segna inaspettatamente un nuovo inizio, un cambio di prospettiva, e apre uno spiraglio alla gratitudine nei confronti della vita: Baek si rende conto di non desiderare la morte, e questo le permette di adottare uno sguardo diverso su sé stessa e su ciò che la circonda. Da quel giorno, non senza ricadute e difficoltà, comincia a muoversi in un'altra direzione, per accettare il cambiamento e smettere di odiarsi. Dopo il successo di "Vorrei farla finita, ma anche mangiare toppokki", Baek Sehee torna con un dialogo intenso e profondo, che mostra la possibilità di trovare sollievo a un dolore invisibile. Amati e consigliati dal leader dei BTS, i memoir di Baek Sehee descrivono con lucidità i risvolti di una malattia tra le più subdole e dolorose offrendo al tempo stesso l'esperienza di chi alla fine è riuscito a uscirne.
Amore e altri equivoci in libreria
Moira MacDonald
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 324
April, una trentenne single, ha la tendenza a rifugiarsi nei libri per evitare la solitudine. I protagonisti dei romanzi, infatti, le danno sempre l'illusione di essere in ottima compagnia, a differenza sua che, lavorando da casa, non ha modo di conoscere nuove persone. E poi c'è Westley, l'affascinante libraio in carne e ossa che presiede il reparto libri usati della libreria di quartiere Leggere tra le Righe: timido ma affabile, un sorriso gentile, l'aria da intellettuale e una serie di adorabili camicie di flanella. Una sera, in uno slancio di vitalità, April decide di scrivergli una lettera anonima e di lasciargliela tra le pagine di un libro: la speranza ovviamente è quella di attirare la sua attenzione. Peccato che il biglietto, complice il destino, finisca tra le mani di Laura, vedova ormai da cinque anni e madre indaffaratissima della piccola Olivia. Laura ha rinunciato da tempo all'amore, ma quando nel libro che ha appena comprato trova il biglietto anonimo pensa che Westley l'abbia lasciato per lei; e la possibilità che un uomo così attraente le faccia la corte è una sorpresa stravolgente. Dal canto suo Westley, che non è certo il più brillante quando si tratta di donne, non si è accorto di nulla, e a distrarlo ulteriormente si sono aggiunte le riprese del nuovo film della famosa regista Donna Wolfe, che ha scelto proprio Leggere tra le Righe come location. Quando i messaggi tra April e Laura diventano una vera e propria corrispondenza amorosa, le cose si fanno complicate. Come nei migliori romanzi, arriverà il lieto fine per qualcuno di loro? Una romantica commedia degli equivoci, per ricordarci che tra le pagine di un libro è possibile trovare la forza di ricominciare.
Il canto dei telai. L'avventura di Lanerossi
Livio Galla
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 252
Febbraio 1841. Il tribunale di Vicenza è gremito di uomini e donne giunti ad assistere al processo a Lorenzo Sella, un operaio del Lanificio Rossi che ha accoltellato a morte il suo caporeparto dopo un diverbio. Tutti aspettano la deposizione di Alessandro, il figlio del padrone. Inaspettatamente, anziché scagliarsi contro Lorenzo, il giovane ne prende le parti, e accusa il padre e la classe dirigente di questo e molti altri delitti. Ad ascoltarlo, seduta nelle prime file, c'è una giovane donna dalle mani sottili e dagli occhi profondi: è Claudia, sorella dell'imputato, pianista eccelsa animata dal medesimo idealismo di Alessandro. Quando il giovane scende dal banco dei testimoni, i loro occhi si incontrano per appena un istante, sufficiente a sovvertire il corso del destino. Inizia così il cammino rocambolesco e appassionante di uno fra i più importanti imprenditori italiani del Risorgimento. Un padrone illuminato ma mutevole, sempre in bilico fra ideale e pragmatismo, nelle questioni aziendali e in quelle del cuore. La sua visione di un'industria più giusta, che guarda al profitto senza perdere di vista il benessere dei lavoratori, ha lasciato nella Storia un'impronta indelebile. Il sogno di Alessandro Rossi e del suo lanificio prende vita fra le pagine di un romanzo dall'ordito robusto, che intesse passione politica e utopia industriale, segreti di famiglia e amori da custodire per la vita.
Come brace coperta
Alice Malerba
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 264
Polesine, 1951. Quando, dopo giorni di pioggia incessante, Nora vede il fango filtrare sotto la porta di casa, capisce che l'acqua si prenderà tutto ciò che la sua famiglia possiede. I Visentin sono gente modesta, mezzadri con le braccia buone, e Nora, la più grande di tre sorelle, a undici anni ha già lasciato la scuola per aiutarli nei campi. Solo ogni tanto, grazie a un amico che le procura di nascosto qualche libro, può evadere dalla durezza quotidiana e rifugiarsi per un po' in quei mondi lontani. Ma dopo la grande alluvione, che ha distrutto le case, decimato le bestie e costretto molti a sfollare, la terra stessa sembra aver perso la sua fertilità, e chi è rimasto ha sempre meno lavoro. Così i Visentin decidono di lasciare tutto per cercare fortuna nel Vercellese, dove la produzione del riso attira manodopera da tutto il paese. Nessuno di loro sa nemmeno com'è fatta, una risaia, e quando vedono per la prima volta dal finestrino del treno quell'immensa distesa d'acqua la scambiano per il mare. La realtà che li aspetta, però, è più amara di quella che hanno lasciato: sono costretti a vivere in una baracca e a lavorare per giornate intere coi piedi immersi nel fango, lo stesso fango che di notte invade ancora gli incubi di Nora. A rischiarare un poco le sue giornate arriva Lina, una stagionale romagnola che coi suoi modi smaliziati riesce a far breccia nella scorza dura di Nora; ma sarà l'incontro con Riccardo, il figlio di un proprietario terriero del Monferrato, a permetterle finalmente di tirar fuori se stessa e la sua famiglia dal fango. E a riaccendere piano piano in lei una sete di riscatto sempre più vorace, che la porterà a trasformare l'azienda agricola della famiglia acquisita in una rinomata cantina di Barbera. D'altra parte, suo padre l'ha sempre detto che quella figlia, sotto l'aria mite, nascondeva il fuoco vivo, come la brace coperta dalla cenere... Alice Malerba ha scritto un grande romanzo impastato d'acqua e di terra, di riso e di vino, che attraversa la seconda metà del Novecento raccontando le trasformazioni di un'Italia rurale sospesa tra miseria e speranza: la storia di una famiglia che viene messa ripetutamente in ginocchio e che lotta per sopravvivere, ma soprattutto di una donna che ama la vita con un furore tale da rischiare di bruciare, per troppo desiderio, tutto ciò che tocca.
Una libreria da salvare
Nicole Meier
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 288
La Bruebaker non è una semplice libreria indipendente: aperta trecentosessantacinque giorni l’anno e amatissima dalla sua comunità, nel tempo è diventata una vera e propria istituzione per la città di Portland. Lo sa bene la libraia Jo Waterstone, che le ha dedicato oltre vent’anni della sua vita. Per Jo, la Bruebaker è molto più che un luogo di lavoro: è la sua casa, il suo rifugio. Le lunghe giornate trascorse al suo interno le hanno permesso di affinare una dote preziosa, quella di saper leggere le persone e consigliare a ciascuna il libro perfetto. All’improvviso, però, Arnold Bruebaker, l’anziano proprietario e mentore di Jo, viene colpito da un ictus e le sue figlie decidono di chiudere l’attività, considerata ormai poco redditizia. Jo non è mai stata una ribelle, ma si rende conto che restare a guardare significherebbe tradire sé stessa. Decide così di barricarsi all’interno della libreria insieme a un gruppo di colleghi, nel disperato tentativo di guadagnare tempo. Tra notti accampati a terra, risate e confidenze, Jo e i suoi compagni scoprono di avere molto più in comune di quanto pensassero e, mentre i giorni diventano settimane, l’intera comunità di Portland si mobilita per salvare la Bruebaker. Ma è solo quando al gruppo si uniscono Sierra e Rain, una madre e una figlia in fuga da una situazione complicata, che Jo imparerà la lezione più importante. Un romanzo pieno di vita, di passione per il proprio lavoro e di libri, le cui pagine hanno sempre poteri straordinari.
La Venere e io
Emi Yagi
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 156
Horauchi Rika è una ragazza timida e impacciata che lavora in un magazzino di prodotti surgelati. Fin da bambina, nei momenti di imbarazzo o quando sente su di sé lo sguardo degli altri, percepisce la presenza di un impermeabile giallo: uno scudo invisibile agli altri, che la protegge ma, al tempo stesso, la soffoca e le provoca disagio. Quando un suo vecchio professore la ingaggia per fare compagnia a una statua di Venere custodita nelle sale di un museo cittadino, accetta di buon grado: il lunedì è il turno di riposo dal magazzino e questa insolita attività può distrarla dalla banale routine delle sue giornate, e dall'invadente padrona di casa, una donna anziana che non smette di assillarla con domande inutili. I lunedì, infatti, quando il museo è chiuso al pubblico, la statua di Venere è sola, e ha bisogno di qualcuno che la intrattenga nella sua lingua madre, il latino. Ed ecco che Rika, che Venere chiama amichevolmente Hora, inizia una strana relazione con la statua, fatta di silenzi, ma anche di complicità e di confessioni. Hora mostra a Venere il mondo reale, attraverso musica, libri e fotografie; Venere, seducente e bellissima, la ascolta. Solo quando sono una accanto all'altra, l'impermeabile giallo diventa inutile. Per quanto surreale, tra Hora e la statua nasce una forte tensione erotica, tanto che la ragazza inizia a provare gelosia nei confronti del direttore del museo che si prende cura dell'opera. Servendosi di una storia del tutto originale e simbolica, Emi Yagi offre al lettore una riflessione intelligente sulla condizione della donna oggi: il disagio di subire lo sguardo scrutinante degli altri, l'essere oggettivizzate e apprezzate unicamente per via della propria bellezza sono questioni che non riguardano solo la Venere, ma i corpi femminili in generale. Un romanzo divertente e onirico, dove la finzione diventa uno strumento di indagine profonda della realtà e metafora della società contemporanea.
Il dono del marinaio
Julia R. Kelly
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 360
È il 1900, e Skerry, un remoto villaggio scozzese di pescatori, si prepara ad affrontare un inverno rigido e implacabile. Durante una violenta tempesta, un miracolo scuote la piccola comunità: un bambino viene ritrovato sulla spiaggia, portato a riva, incredibilmente vivo, dalle onde. Ma la sorpresa più grande è il suo aspetto: somiglia in modo straordinario al figlio di Dorothy, la maestra del villaggio, scomparso in mare alla stessa età molti anni prima e mai più ritrovato. Con il villaggio bloccato dalla neve e il mare impietoso che impedisce ogni viaggio, Dorothy accetta di prendersi cura del misterioso bambino fino a quando non si riuscirà a scoprire chi sia e da dove venga. Tuttavia, con il susseguirsi dei giorni, qualcosa cambia. Ogni gesto, ogni parola, ogni sguardo del piccolo sembra evocare in Dorothy ricordi sempre più vividi del suo amato figlio perduto. Presto, il sottile confine tra realtà e speranza comincia a sfumare, trascinando la donna in un vortice di emozioni e costringendola a confrontarsi con un passato che non ha mai avuto il coraggio di affrontare. E poi c’è Joseph – il pescatore che ha trovato il bambino sulla riva –, un uomo segnato dai pettegolezzi del villaggio che da anni lo collegano alla tragica scomparsa del figlio di Dorothy. I due si trovano ora legati da questa nuova presenza, che risveglia non solo vecchi segreti, ma anche passioni mai sopite e verità che nessuno ha osato svelare. Man mano che il passato riaffiora per intrecciarsi al presente, la comunità di Skerry, compatta e silenziosa, comincia a rivelare le sue crepe. Confessioni tenute a lungo nascoste emergono come bucaneve dal ghiaccio, e l’arrivo di questo enigmatico bambino diventa il catalizzatore di un cambiamento profondo, sconvolgendo equilibri e portando alla luce desideri celati e antiche ferite. Ricca di tensione, dolcezza e una profonda introspezione emotiva, questa è una storia che intreccia amore e perdita, dolore e speranza. Con una scrittura delicata ma potente, il romanzo esplora il fragile confine tra ciò che è stato e ciò che potrebbe ancora essere, svelando quanto i segreti del cuore possano modellare il destino. Un racconto indimenticabile che parla di amori perduti – e forse ritrovati – e della resilienza dello spirito umano di fronte alle tempeste – reali e metaforiche – della vita.
La piccola libreria ai piedi della montagna
Lee Do Woo
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 336
È un inverno freddo a Bukhyeon, un piccolo villaggio ai piedi di una montagna nel cuore della Corea del Sud. Haewon ha deciso di tornare proprio qui, nel luogo in cui è cresciuta, perché di Seul e del suo lavoro di insegnante d'arte non vuole più sentir parlare: troppe delusioni hanno minato la sua fiducia, costringendola a mettere in discussione ogni cosa. Ad accoglierla a Bukhyeon ci sono zia Myeongyeo, con cui ha vissuto durante l'adolescenza, e la piccola pensione Casa di Noce, da tanti anni di proprietà della sua famiglia. Le cose, però, sono cambiate: l'accogliente pensione di un tempo è un edificio ormai fatiscente, zia Myeongyeo è invecchiata e di malumore, e ha definitivamente smesso di scrivere. Haewon trova un rifugio inaspettato nella piccola libreria di Eunseop, un vecchio compagno di scuola: in lui scopre un amico sempre pronto a offrirle una tazza di tè e buona compagnia nei momenti di solitudine. La libreria Goodnight diventa ben presto la sua seconda casa, e i membri dell'improbabile gruppo di lettura che ne anima le serate la sua nuova famiglia: Hyeonji, adolescente arrabbiata e ribelle; il piccolo Seungho, appassionato di fumetti; Jangwoo, impiegato comunale che con le sue numerose iniziative cerca di risollevare l'economia locale; e Sujeong, la migliore amica della nonna di Haewon, avida lettrice di storie romantiche. Eunseop osserva e impara a conoscere Haewon, annotando ogni cosa nel suo diario, pubblicato sul blog della libreria che tiene compagnia ai lettori insonni come lui, mentre lo scenario delle montagne innevate diventa lo sfondo di un amore appassionato. Come nelle migliori storie, i nostri protagonisti cercano il lieto fine: ma il destino della Casa di Noce incombe sulla serenità di Haewon, insieme al mistero legato alla sua famiglia. Anche Eunseop ha i suoi fantasmi da affrontare e un'infanzia che ha minato profondamente la sua tranquillità: insieme, sapranno ricomporre il passato e risolvere i dubbi che li tormentano? E quale futuro attende la piccola libreria e i suoi fedeli clienti? Un romanzo dalle atmosfere incantevoli, un amore delicato e struggente, un luogo speciale capace di aprire i cuori delle persone che lo frequentano, e di ricordare la forza dei legami che si creano intorno ai libri e alle storie che raccontano.
Quel fazzoletto color melanzana
Arianna Mortelliti
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 180
"Lumache" erano chiamati per l'estrema prudenza nella guida, eppure è proprio in un incidente d'auto che Alice e Filippo trovano la morte. Lara, la loro figlia trentenne, torna a Castel Cielo, nella provincia laziale, per i funerali. E ora? Che fare? Chiudere definitivamente con quel che resta di lei nell'angusta vita del paese? Lara ritrova la stretta protettiva della nonna paterna, la miniera di emozioni che, attraverso lei, la lega alla sua infanzia. Dunque prende tempo, e più prende tempo, più il passato scivola in lei e mina un equilibrio fatto di silenzi e rimozioni: chi è stato lo "zio" Rocco trovato morto nel fiume quando lei era una bambina, chi è stato per suo padre (il migliore amico?) e per sua madre (uno scomodo affetto?). E Franco? Bollato dalla nomea di "matto" e accusato di quella morte misteriosa, è un talentuoso fotografo che non ha mai smesso di collezionare immagini del paese e delle sue facce. E Don Alfonso, che cosa sa? Che cosa ha raccontato e che cosa ha tenuto nascosto nel corso degli anni? Si accendono nuove oblique confidenze e si aprono crepe delle quali è inevitabile forzare l'accesso. Da lì in poi è un precipizio di rimandi, percorsi, rivelazioni che agitano la quiete provinciale e il cuore di Lara. Arianna Mortelliti scrive un romanzo che tiene ben conto della lezione del nonno Camilleri: una comunità piccola che dietro alla maschera della solidarietà nasconde guasti e nodi. Nodi da sciogliere. Nodi da soffrire. La famiglia, il lato oscuro delle cose, le responsabilità morali, l'ombra del Male: Mortelliti racconta, con convincente semplicità, l'ignoto che formicola sotto la rete della memoria e degli affetti.