LietoColle: Il Graal
L'Orestea dei fuochi
Piero Marelli
Libro: Libro in brossura
editore: LietoColle
anno edizione: 2019
pagine: 52
"Così, nel finale di questo poema teatrale, anche Atena, pur nella sua maestà che predispone e chiama all'ascolto, pur nella sua autorità che ci consegna un'ultima e decisiva richiesta, esprime quasi un rimpianto, denuncia femminilmente una mancanza".
Anselmo e i corpi
Daniele Gorret
Libro: Libro in brossura
editore: LietoColle
anno edizione: 2018
Sentire in ogni essere la potenza di piacere e di dolore. Vivere le barriere e le distinzioni tra i "corpi" ("animati" o "inanimati") come facili ma folli costruzioni umane. Scrivere come se tutto, nell'universo mondo, si dotasse di parola (altra e alta) che al poeta sia dato ascoltare e fare ascoltare. Questi i presupposti (esistenziali e letterari) che sostengono questi cinquanta "petits poèmes en prose" di Daniele Gorret qui (e altrove, nei suoi libri) impegnato in una implicita ma radicale critica dell'antropocentrismo, gigantesco ostacolo sulla strada di Bellezza Giustizia e Verità. Inevitabilmente allora, a nume tutelare di questa scrittura, sarà fatto il nome di Giacomo Leopardi evocato fin dall'ironica citazione iniziale, più volte presente nei versi che irrompono nel testo in prosa, teurgicamente richiamato in vita nell'ultimo faccia a faccia con il personaggio di Anselmo, dall'indole così simile a quella di tutti gli antieroi del suo autore.
'N gir a pè
Piero Marelli
Libro: Libro in brossura
editore: LietoColle
anno edizione: 2018
"Se te vét 'n gir a pè, finiset per incuntràj tücc: san, mezz-matt e matt intrégh" (Se vai in giro a piedi, finisci per incontrarli tutti: sani, mezzi-matti e matti interi). Marelli cammina per il suo paese, muovendosi con la calma che permette l'osservazione e l'incontro, con i vivi e con i morti.
Quaranta citazioni di Anselmo Secòs
Daniele Gorret
Libro: Libro in brossura
editore: LietoColle
anno edizione: 2015
Quaranta citazioni da autori più o meno illustri (da Confucio a Pasolini e oltre) come pre-testi per altrettanti racconti in versi hanno come unico protagonista Anselmo Secòs, sessantenne la cui inettitudine alla vita è pari solo alla straordinaria capacità di colloquio con i nonumani (vegetali, animali, modesti oggetti d'uso) o con gli umani più umiliati ed inermi.