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Docente di storia economica ed esperto di storia veneziana, Roberto Berveglieri racconta in questo libro una storia di amore e di amicizia, ambientata tra la Repubblica di Venezia e l'abbazia Benacense sul lago di Garda, una vicenda intricata che ha come portagonisti un brillante e giovane lombardo, Stefano degli Uberti, una fanciulla nobile e bella, Grazia, il dignitario della Serenissima Almorò Barbaro, e poi la Santa Inquisizione, l'imperatore Carlo V, la "consulta segreta" di Cremona.

"Santacroce degli inquieti" è un divertissement, un romanzo dal ritmo incalzante che ha come fondale una Torino notturna, brulicante di vita e traboccante di umanità, popolata da personaggi ambigui e insoliti, che si muovono con l'inquietudine degli animali notturni. Attraverso l'uso di un linguaggio cinematografico, ricorrendo a volte alle tecniche delle strips e dei cartoni animati, l'autore stravolge il cliché che vede Torino come città magica, luogo del mistero e del paranormale.

Nella riflessione di un ragazzo ebreo dell'epoca di Gesù c'è lo spunto per il titolo del romanzo "La vita larga", una storia che lega otto racconti distinti in cui, misteriosamente, si snoda un unico filo conduttore, perché ogni volta chi è nel cuore della scena segue lo stesso imperativo assoluto: andare avanti! Per sopravvivere e migliorarsi.

Aimone Balbo è nato a Torino nel 1920. Allievo di Luigi Einaudi all'Università di Torino, ha poi lavorato in quello stesso ateneo come assistente presso il laboratorio di Economia Politica, ha svolto attività politica nel PCI, e organizzato l'Unione Democratica Dirigenti d'Azienda. I "Racconti" e "Pensieri raccontati" raccolti in questo volume proseguono in forma diversa le riflessioni contenute nel precendente "Il mondo trovato".

A Dux, in Boemia, si consumano gli ultimi giorni di vita di Giacomo Casanova, misterioso avventuriero. Carlo Angiolini, nipote acquisito, orchestrale di corte a Dresda, è giunto al castello per assistero lo zio in questo delicato e funesto passaggio; egli conosce poco del passato di Casanova e non ha particolare stima di lui, ma ben presto entra in possesso delle "memorie" dell'illustre zio e, a poco a poco, notte dopo notte, ne divora avidamente il contenuto scoprendo inaspettate avventure. Roberto Conversano è nato a Roma nel 1953 e questo è il suo primo romanzo.

"Ci sono emozioni che non si possono spiegare, sensazioni non definibili a parole, parole che non sono state ancora inventate. Non esisterà mai un numero sufficiente di parole per catalogare ogni sensazione che proviamo, per questo se si usano le parole per definire i sentimenti più importanti si rischia di ridurre la loro intensità. Allora meglio il silenzio, gli sguardi ed i messaggi del corpo." Arturo Mazzeo è nato a Erice nel 1973.

L'anonimo protagonista di questo libro è un uomo estraneo al mondo che lo circonda: la sua coscienza è stremata dallo sconforto suscitato dalla perversione dei sentimenti umani, dalla distorsione degli affetti, anche dei più schietti e familiari, dai riti di massa. Ma qualcosa cambierà per sempre il corso della sua vita: è l'incontro con un anziano giornalista, che gli confida il ritrovamento di un misterioso dossier sull'esistenza di un pericoloso batterio in grado di scatenare un enorme flagello. Franco Favata è docente di storia e filosofia. Questo è il suo primo romanzo.

Da cinque secoli una donna attraversa i buchi del tempo e visita in sogno la moglie del primogenito di una famiglia italiana. L'autrice dopo averne fatto esperienza risale il tempo alla sua ricerca. Indaga nei segreti dei Borgia, dei Farnese e dei Medici. Un'esperienza vera e rivelatrice.

"È un uomo, che sa di aver attraversato macerie e sa che ne troverà ancora altre, uguali, e cerca di ripararsi dal turbamento che gli provoca il sapere che anche lui ha contribuito e non ha saputo rimediare a quelle distruzioni. È possibile, però, che egli sia capace di annotare, e di raccontare agli altri, quello che ha visto, forse ritrovando così margini di propria difesa."

Bruno Coen, brillante professionista, rimane vittima di un incidente d'auto e perde ogni ricordo del suo passato. L'avvocato Puri gli riassumerà la vita degli ultimi anni. Apprende in tal modo di essere consigliere di un'importante banca d'affari, con l'incarico di curarne la fusione con una banca svizzera. Durante una visita di controllo, la psichiatra Laura Ferri, che l'aveva curato in ospedale, gli annuncia di essere in procinto di partire per una vacanza a Eliat. Coen la segue in Israele, dove i due interesseranno un'appassionata relazione.

Anna non ama la gente e non la odia nemmeno: nutre per essa una diffidenza infastidita. Avverte di essere un'isola e se ne compiace: ma la presenza degli altri la perseguita inevitabilmente, come la turbano e la logorano le voci inutili, i rumori della strada, lo scorrere incessante del traffico. La relazione con Enea, poi quella con Marco, più che spiragli d'apertura rappresentano l'incontro di solitudini che, anziché annullarsi, si sommano, si completano. E tuttavia, il loro amore senza parole e senza speranza rappresenta il contrappeso di una società logorroica, nella quale si sprecano le loves stories fasulle e senza passione.

A causa di un incidente ferroviario Demetrio batte la testa riportando un trauma che gli toglie la memoria. Grazie a cure mediche e ingegnosi esperimenti l'uomo riacquisterà progressivamente la lucidità, senza arrivare mai, tuttavia, a prove certe della sua origine. L'autore di questo romanzo, Gian Paolo Tozzoli, è diplomatico di carriera ed è stato ambasciatore a Tirana, Malta e Praga.