La Scuola di Pitagora: L'anima dei luoghi
La valle dell'amore. Amara ricordare rispettare
Carlo Truppi
Libro: Copertina morbida
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2017
pagine: 251
Dopo un tragico episodio, Giuda Matteo si trasferisce dal Portogallo a Roma, per consolidare la sua formazione, frequentare una Scuola di musica e 'fare armonia' tra la sua arte e altre arti. Creatività generata da emozioni e desiderio di apprendere. Nell'andare a Scuola, sulla metro, per esercitarsi, decide di mettersi alla prova. Un giorno, mentre canta, viene colpito da una ragazza e dal suo sguardo, che esprime tanta dolcezza. Le si avvicina e la invita a scendere insieme. Lei si chiama Monique, è regista di documentari e viene dalla Valle Caudina. Per un po' si frequentano a Roma, poi Matteo accetta l'invito di andare con lei a vedere la sua Valle. Attraversandola, gli sembra ricca di armonia, lo coinvolge, gli ispira nuove canzoni. Attratto dal paesaggio, canta spesso dal terrazzo di casa, mentre osserva castelli, monasteri e sentieri. Visitano santuari, che lei vuole contribuire a recuperare e valorizzare, con un videodocumentario, osannando queste presenze nella Valle, a partire dalle Forche Caudine. Per rendere attuale il loro richiamo storico, propone una figura metaforica del cammino, simbolo dell'amore per il Creato, del piacere di trovarsi in quanto realizzato dal Grande Architetto dell'Universo. Poi Matteo porta Monique in Portogallo, prima a Porto - la sua 'città del cuore' - e poi nella valle del Douro - dove conserva le sue radici. In una gita a Fatima collegano fantasiosamente il Santuario del Taburno a quello della Madonna di Fatima, da cui lui propone di prendere esempio, per ampliare lo spazio antistante, inserire strutture e sentieri. Poi ritornano alla Valle Caudina e Matteo suona ancora di più, connette arte e vita, con lei nella Valle e con la musica in uno spettacolo in mongolfiera, con una suggestiva atmosfera, osservando la Valle dall'alto, seguendo sentieri e bellezze nel Creato
Anima e corpo dei luoghi. Incontri con James Hillman
Carlo Truppi
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2018
pagine: 336
Dopo "L'anima dei luoghi", c'è stato "II corpo nello spazio". L'obiettivo degli incontri con James Hillman è contribuire alla consistenza arcaica dell'architettura, far nascere il nuovo dai fondamenti, dare un contributo alla vita e al creato, valorizzare l'ereditato, far riemergere l'identità dei luoghi, rispettando le loro peculiarità. Un linguaggio capace di esprimere l'anima col 'corpo', avere nel costruito presenze con significati, capaci di coinvolgere e portare richiamo, piacere di vedere e di abitare. Le forme si collocano nello spazio, formano i luoghi, caratterizzano l'ambiente. Bisogna, quindi, bloccare l'omologazione, intervenire con sensibilità per le caratteristiche ambientali e gli archetipi del costruito. Lo stile veramente internazionale non può essere omologante, trasmette le particolarità del luogo, caratteristiche universalmente riconosciute e apprezzate, con significati e valori incorporati. Rispettare l'identità del luogo corrisponde alla genesi del costruito, per essere correttamente integrato nel paesaggio - naturale e urbano. Le presenze originate da quanto offerto dalla storia con la bellezza riscontrata, che forma il bello e continua a portare il bene, fanno dell'attuale il prosieguo dell'ereditato. Operare senza prescindere dal saper vedere, condizione propedeutica del saper fare, predisporre l'abaco ambientale, per l'analisi su cui radicare il nuovo. Rendere i 'corpi' appropriati, con un'armonia tra gli arti che li compongono e tutto ciò che li circonda. I caratteri identitari sono fondati sugli archetipi, da riprendere, interpretare e non rinnegare. Conservare e attualizzare mitici valori da ritrovare nelle forme. Mettere in evidenza tutto ciò che il 'corpo' richiede nell'ambito dell'architettura, consolidando il fondamento dell'ideazione, assumendo modelli esemplari, collegando sensibilità e competenza, in modo da realizzare la bellezza. "L'arte del costruire" richiede sensibilità per significati e valori, corrispondenti a esigenze sociali, contribuire al bene. II corpo, con 'immagini costruite', contiene ed esprime valori, 'tocca' il cuore, emana anima. Il costruire con archetipi coinvolge, ha un richiamo, valori saggiamente interpretati e tecnicamente attualizzati rendono permanente il bene della bellezza.