Io sono il libro e mi autopubblico: Sono un libro non sono un hot dog
Omicidio stradale di una formica in libertà vigilata. Formiche in stato d'assedio legali rappresentanti del mondo all'incontrario, chiedono alla giustizia di farsi referendare senza più aspettare
Barbara Appiano
Libro
editore: Io sono il libro e mi autopubblico
anno edizione: 2022
pagine: 110
la giustizia e le sue vittime rappresentate da tante formiche volontarie armate di costituzione chiedono alla politica di modificare la legittima suspicione in una bomboletta spray al peperoncino urticante si che i dormienti delle tante italiche stragi senza nome ritornino a chiedere la verità senza condizione, nel mentre stormi di cavallette senza nome mangiano a tradimento a pranzo e a colazione , insaziabile il loro appettito non smettono di divorare la voglia di giustizia che grida al ratto del serraglio munito di bavaglio diventato un "dress code" contro la fobia della libertà in agonia, lo scenario apocalittico e' quello che ricorda le 120 giornate di Sodoma e Gomorra di Pier Paolo Pasolini che parla con Marx e con Matilde un bambina il cui omicidio dal 2005 resta ancora oggi un mistero.La giuistizia non rilascia consenso informato per essere divorata dai tanti colonnelli che le ronzano intorno , Pasolini ritorna con le 120 giornate di Sodoma e Gomorra versione 21esimo secolo a fare da commentatore Karl Marx allergico allo smartphone e nemmeno Socrate e la sua cicuta possono calmierare l'allergia del nostro filosofo del materialismo storico
Mucche al pascolo al supermercato non trovano l'uscita di sicurezza. Mucche con identità di genere fluida chiedono di essere munte per allattare il mondo per conto terzi senza tutela ambientale
Barbara Appiano
Libro
editore: Io sono il libro e mi autopubblico
anno edizione: 2022
pagine: 100
Neonati da allattare, mucche al giogo in stato permanente , latte disinfettato diventato candeggina, madri che non allattano ma che figliano su commissione, padri e madri messi in isolamento mentale per dimenticare da dove vengono e per riassegnare loro nuovo indirizzo e destinazione esistenziale, ricordi che non vogliono morire e invocano lo status di neuroni in stato confusionale, neonati che reclamano l'origine a denominazione controllata di una famiglia da aggregare e ancora mucche in fila per dare il latte diventato borotalco che tutto profuma tranne che la vita rubata dal suo primo giorno in incubazione seriale. La storia del latte e i suoi derivati di latterie emigrate su Marte, della grande distribuzione che ad ognuno di noi dà il suo cartone quotidiano di latte calmierato, edulcorato, filtrato che tutto è tranne che latte dalla fonte ,è un latte a lunga conservazione a cui memoria resta breve per evitare che le mucche prendano coscienza del loro potere nutritivo chiedendo a noi risarcimenti inimmaginabili pagati con il latte vaccino, ovino, caprino ,sono greggi di un mondo che è stanco di farsi mungere senza paga sindacale irrigando il mondo di sano letame.