Guida: Orizzonti

Sullo sfondo di una Napoli scintillante di luci e di colori ma afflitta dai soliti problemi, nascono e si intersecano cinque storie. Amori, misteri, interrogativi, imbrogli, colpi di scena, tingono di giallo le vicende che attraversano situazioni inaspettate. I personaggi non agiscono soltanto a Napoli e nella sua periferia ma si muovono tra Cabourg, Cetara, Ravello, New York, Ljubljana, Praha, Venezia e, nei ricordi di Emiliano, anche a Carpinone.

Le poesie di Carla Vidiri Varano hanno un andamento alto, ma mai retorico. Il suo linguaggio è quello di un'antica Sibilla che scrive sulle foglie i propri messaggi e li consegna a un mondo, generalmente assente e distratto. Conviene, invece, ascoltare le sue parole, che sembrano venire da lontano ma che poi, a bene interpretarle, rivelano una sorprendente contemporaneità e vicinanza. Il mistero si fa così evidenza, l'ombra luce e tutto un mondo si spalanca all'occhio di chi non intende fermarsi alla superficie ma sondare i territori dell'oltre.

I racconti di questo libro, non sono tecnicamente né favole né fiabe, nè animazione moraleggiante nè trattenimento fantastico. Sono piuttosto storie immaginose che, attraverso i destini delle vite evocate, persone animali cose, restituiscono alla presenza le emozioni, i vissuti, sepolti tra le sottrazioni del passato, oppure suggeriscono ancora intatte possibibilità emozionali, sempre pronte, sulla mobile soglia del tempo, alla prova del futuro verso cui tutti irresistibilmente corriamo.

"Baraonda", romanzo d'esordio della scrittrice Laura Russo Krauss, è un viaggio attraverso le azioni, i pensieri e gli scritti di uno studente del corso di Laurea in lettere moderne dell'Università degli Studi "Federico II". Enrico Stasi protagonista del racconto, è l'incarnazione di uno dei ragazzi che si apprestano a mettere piede anno dopo anno nel chiostro di via Porta di Massa, sede della storica Facoltà di Lettere, per intraprendere lo studio delle humanae litterae. Postfazione di Germano Golia.

"Mi fanno / tenerezza / le tue mani stanche, / il tuo volto / grinzoso / i tuoi capelli." (Una delle poesie di Angela Procaccini)

L'enigmatica scomparsa di un genio degli scacchi rievocata nel corso di una casuale partita tra un vecchio e un bambino. Un penalista che cerca di giocare il destino con cavilli da tribunale. Uno scienziato alla strenua ricerca del rimedio contro una misteriosa, implacabile epidemia. Un curioso ciarlatano che propone al sovrano di un antico reame un affare tanto difficile da rifiutare quanto da concludere. Un celebre studioso che racconta la clamorosa, incredibile verità su Sherlock Holmes... Dieci racconti sagaci e divertenti che vanno sempre al di là di ogni previsione e immaginazione, provocando nel lettore lo stupore e l'amara constatazione che ciò che sfugge alle previsioni della mente è di gran lunga maggiore rispetto a quello che può essere pianificato e immaginato anche dal migliore stratega di questo mondo.

Questa raccolta di poesie è un'opera di pensiero, un continuo arrovellarsi sul tempo e sulla memoria. I continui rimandi e le spie al tempo e alla memoria ci rivelano il centro emotivo e metafisico dell'autore. La sua profonda sensibilità si intravede anche nella scrittura: i versi sono una costruzione metrica e architettonica che allo stesso tempo supera le barriere stesse della lingua.

Storia d'amore e di solitudine, gioco di specchi e di rimandi dalle venature noir, questo nuovo romanzo di Roberta Lepri. Ha una trama sorretta da una prosa che accompagna il lettore all'interno del romanzo, rendendone piacevole la lettura.

Ecco, l'uguaglianza di un vissuto che tracimi nei versi ha il suo limite necessario, e la sua insopprimibile risorsa, nella forma; e senza forme che lo rivestano - e che di quando in quando "fermino" i corpi facendone come l'equivalente di statue - non appare passibile di espressione, di verità.