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Futura Editrice: Saggi

La prospettiva liberalsocialista. Uno sguardo sul futuro della sinistra

La prospettiva liberalsocialista. Uno sguardo sul futuro della sinistra

Giacinto Militello

Libro: Libro in brossura

editore: Futura Editrice

anno edizione: 2015

pagine: 202

Tutto è in movimento. È in corso un cambiamento epocale negli assetti produttivi e sociali del mondo. Con effetti asimmetrici tra Oriente ed Occidente. È questo il risultato di un processo di globalizzazione dominato dalle grandi corporations in associazione con il comunismo schiavista cinese; il tutto aggravato nell'eurozona dalla politica di austerità imposta dalla Germania. La sinistra italiana ed europea ne è uscita fortemente indebolita, perdendo la capacità di guidare il cambiamento, perché bloccata nella difesa doverosa ma impotente dell'esistente. La via d'uscita è il passaggio all'economia della conoscenza, promuovendo un nuovo rapporto tra impresa, lavoro e sapere: passaggio obbligato per dare un futuro al Paese e in esso a quello dei giovani. Di una sinistra combattiva c'è un disperato bisogno di fronte ai grandi drammi sociali esistenti. Ma è anche necessario ammettere che deve essere una sinistra moderna, consapevole che, oggi, non bastano le sue sole forze, né è più sufficiente il conflitto di classe, che certo non scompare ma non è più in grado di far fronte al declino del paese. Bisogna oggi promuovere un clima di patriottismo repubblicano in cui le forze democratiche del lavoro e del capitale, della cultura e della scienza, danno vita a coalizioni per l'innovazione, lo sviluppo e la democrazia partecipata. Oggi nel PD convivono pensiero liberale, pensiero socialista e pensiero dei cattolici democratici...
13,00

La casa negata. Questione abitativa e trasformazioni urbane

La casa negata. Questione abitativa e trasformazioni urbane

Gaetano Lamanna

Libro: Libro in brossura

editore: Futura Editrice

anno edizione: 2015

pagine: 144

La crisi finanziaria - manifestatasi con l'esplosione della bolla immobiliare negli USA - ha messo in discussione un'idea dell'abitare fondata sulla proprietà e sulla crescita costante del valore degli immobili. Un'idea che, fin dagli anni Ottanta, ha alimentato e accelerato il processo di "finanziarizzazione del mattone" come tramite del colossale trasferimento di risorse (soprattutto sotto forma di mutui, ma anche di canoni di locazione) verso banche, proprietari fondiari, imprese di costruzione. Bisogna passare dunque ad un'altra idea di casa, che incorpori più valore d'uso e meno valore di scambio. Bisogna capire che, in relazione al loro reddito, molti giovani e molte famiglie potrebbero trovare più conveniente la casa in locazione rispetto a quella in proprietà. Un ruolo di punta in questo cambiamento spetta agli enti locali, che hanno competenze primarie in materia di gestione del territorio e possono condizionare e indirizzare gli interessi in campo (quelli della rendita, delle imprese di costruzione, dei cittadini) verso una nuova politica dell'abitare e della qualità urbana. Oltre alle scelte urbanistiche, occorre affrontare il nodo della crisi fiscale che complica l'azione dei Comuni e ne limita la spinta di rinnovamento. Presentazione di Danilo Barbi. Prefazione di Vezio De Lucia.
10,00

Critica del monetarismo e dei derivati di credito

Critica del monetarismo e dei derivati di credito

Giorgio Bellucci

Libro: Libro in brossura

editore: Futura Editrice

anno edizione: 2015

pagine: 174

Dalla "bolla dei tulipani olandesi" del Seicento alla "bolla della Compagnia dei Mari del Sud", fino alla "grande bolla" del 1929, alla "bolla di Internet", e quindi alla "bolla dei mutui sub-prime": il termine "bolla" viene utilizzato per spiegare le vicende economiche più diverse. Tuttavia la "bolla" tecnologica è scoppiata con il tradizionale crollo dei listini azionari, mentre la "bolla" dei mutui è avvenuta sul terreno delle emissioni obbligazionarie. La prima si è sviluppata sul piano del capitale di rischio, la seconda sul piano del capitale di debito. L'appiattimento interpretativo in cui è incorsa tanta parte dell'analisi economica mette in ombra le cause di fondo e impedisce di trovare una via d'uscita dalla crisi. La soluzione viene cercata nello spostamento di risorse dal settore pubblico al settore privato, ovvero dalla spesa pubblica ai mercati finanziari, ma dobbiamo riconoscere che dopo sette anni dall'inizio della crisi tutto ciò non ha portato i benefici attesi. L'analisi dei nuovi strumenti di finanza derivata, indagati alla luce delle teorie che hanno portato alla crisi, costituisce la trama di questo volume.
12,00

E la borsa e la vita. Distribuire e ridurre il tempo di lavoro: orizzonte di giustizia e benessere

E la borsa e la vita. Distribuire e ridurre il tempo di lavoro: orizzonte di giustizia e benessere

Marco Craviolatti

Libro: Libro in brossura

editore: Futura Editrice

anno edizione: 2014

pagine: 307

Sofferenza sociale, minacce ambientali, crisi economiche ricorrenti... la necessità di profondi cambiamenti del "modello di sviluppo" è ormai consapevolezza diffusa, ma in quale direzione? La risposta ortodossa è da decenni la stessa: più lavoro. I sindacati lo invocano per aumentare l'occupazione, le imprese lo impongono allungando e intensificando le prestazioni dei dipendenti. Però il lavoro è sempre di meno: la riduzione dell'orario "medio" è già in atto da decenni in tutti i paesi avanzati, tuttavia si traduce in una crescente polarizzazione tra sottoccupati e sovraoccupati, con effetti drammatici per entrambi. Se dunque l'uovo di Colombo sotto gli occhi di tutti consistesse nella risposta opposta: meno lavoro? Meglio: nella distribuzione equa di un lavoro in diminuzione, ma più efficiente, dignitoso e utile alla collettività. Il testo esplora questa possibilità, alla ricerca di una possibile quadratura del cerchio tra punti di vista solo in apparenza inconciliabili: un sindacato capace di rinnovarsi, movimenti sociali che coniugano idealismo e pragmatismo, attori economici innovativi e responsabili. Chiamando la politica al suo ruolo dimenticato di indirizzo dell'economia. Prefazione di Stefano Fassina.
14,00

Il progetto costituzionale dell'uguaglianza

Il progetto costituzionale dell'uguaglianza

Libro: Libro in brossura

editore: Futura Editrice

anno edizione: 2014

pagine: 197

È la forza delle cose che ha riportato al centro dell'attenzione, non solo italiana, il tema dell'uguaglianza: anzi delle disuguaglianze, perché questo è il dato ormai registrato impietosamente fino al suo punto estremo, il rapido aumento della povertà in gran parte del mondo. La domanda, allora, è se sia possibile ricostruire una società degli eguali. Nel nostro ordinamento costituzionale esistono appigli formidabili volti in questa direzione e in grado di contrastare l'impressionante crescita delle disuguaglianze sociali. L'articolo 3 in particolare mantiene una forza in grado di incidere profondamente sulla realtà odierna. Centro di nuovi conflitti e motore di lotte democratiche che rivendicano un ripensamento degli assetti economici e sociali, il tema dell'uguaglianza esige un serio confronto intellettuale. A questo sono rivolti i saggi pubblicati nel volume per iniziativa della Fondazione Lelio e Lisli Basso - Issoco. Prefazione di Stefano Rodotà.
13,00

Cuore di zingara

Cuore di zingara

Marcella Delle Donne

Libro: Libro in brossura

editore: Futura Editrice

anno edizione: 2014

pagine: 196

Rosanna, una bimba di tre anni, è il filo conduttore della storia di un clan familiare rom, fatto di personaggi straordinari, in prevalenza donne intrepide e appassionate segnate dall'esclusione e dalla presenza di un capo clan tragicamente dominante. Rosanna ci conduce tra i campi rom di Firenze, Roma e Torino. Scopriamo mondi altri, dove passato e futuro si annullano nel presente. Mondi fatti di suggestioni, di magia, di disperazione e... amore sublime. Per non dimenticare, la sezione del libro posta a premessa della peregrinazione di Rosanna, racconta la storia del Porrajmos, il genocidio del popolo rom nei campi di sterminio della Germania nazista e non solo. Postfazione di Maja Bova.
12,00

Recluse. Lo sguardo della differenza femminile sul carcere

Recluse. Lo sguardo della differenza femminile sul carcere

Libro: Libro in brossura

editore: Futura Editrice

anno edizione: 2014

pagine: 315

Le donne sono una percentuale minoritaria dell'intera popolazione detenuta italiana, appena il 4%. Questa loro scarsa presenza, invece di garantire una migliore gestione degli istituti che le ospitano, si traduce spesso in irrilevanza, e porta con sé un'omologazione all'immagine della detenzione maschile che cancella ogni differenza di genere e ogni analisi che la includa. Il libro si basa su una ricerca condotta nelle carceri di Sollicciano, Empoli e Pisa, e indaga la soggettività delle donne detenute dando ad esse voce, senza assecondare visioni "patologizzanti" del reato al femminile né facili stereotipi sulla "debolezza" delle donne detenute. Al contrario, lo sforzo è di rintracciare nelle loro biografie, nelle loro autoriflessioni e valutazioni due diverse "mappe": quella delle sofferenze, dei fattori di stress e dei momenti critici indotti dalla carcerazione, ma anche quella delle risorse, delle strategie personali, della forza che consentono loro, nonostante tutto, di apprendere e immaginare un futuro. Le autrici compiono un'analisi critica dell'istituzione carcere che guarda a possibili trasformazioni: pur consapevoli dell'inevitabile sofferenza inflitta dalla detenzione, si muovono nel solco di un "riformismo disincantato", volto a contrastare la quota di "sofferenza aggiuntiva", inutile e ingiusta, basata su un insufficiente riconoscimento di diritti umani e civili inalienabili. Prefazione di Stefano Anastasia. Postfazione di Franco Corleone.
16,00

Più uguaglianza più benessere

Più uguaglianza più benessere

Aldo E. Carra

Libro: Libro in brossura

editore: Futura Editrice

anno edizione: 2014

pagine: 157

Di disuguaglianze si parla sempre di più, ma per attenuarle si fa sempre di meno. La crisi, si dice, rende più difficile spostare risorse dai ricchi ai poveri. Ed allora se il PIL non crescerà più come prima dobbiamo rassegnarci a disuguaglianze crescenti? Dopo aver proposto di andare Oltre il PIL l'autore suggerisce di andare oltre gli strumenti tradizionali: una nuova crescita ed una redistribuzione di redditi e ricchezze vanno perseguiti, ma non bastano. Le disuguaglianze si manifestano in tanti aspetti della vita: nella salute, nell'istruzione e nella cultura, nel lavoro, nel benessere economico e soggettivo, nelle relazioni sociali, nella qualità dei servizi. È possibile costruire progetti definiti e misurabili capaci di creare più uguaglianza in quei diversi aspetti che determinano il benessere delle persone e che sono stati definiti indicatori di Benessere Equo e Sostenibile? L'autore, che ha partecipato alla loro costruzione, prospetta una strategia integrata per creare più uguaglianza e più benessere. E lo fa ispirandosi non solo alle più moderne teorie economiche e filosofiche, ma anche alle nuove sensibilità che pervadono il mondo religioso con la speranza che un nuovo umanesimo possa traghettarci in una nuova dimensione di benessere.
12,00

Arte e potere. Il mondo salverà la bellezza?

Arte e potere. Il mondo salverà la bellezza?

Roberto Gramiccia, Diana Cardaci

Libro: Libro in brossura

editore: Futura Editrice

anno edizione: 2014

pagine: 219

L'idea guida di questo saggio è che l'arte, dall'inizio della storia, sin da quando cioè si afferma la divisione del lavoro e nascono le classi sociali, ha sempre avuto a che fare con il potere. Nel corso dei secoli le dinamiche di questa relazione hanno sicuramente influenzato l'arte, senza riuscire a modificarne l'intima essenza. Negli ultimi decenni, tuttavia, il potere tende a centralizzarsi a livello sovranazionale, assumendo una fisionomia che riflette, da un lato, l'affermazione e la naturalizzazione del capitalismo finanziario globalizzato e, dall'altro, il binomio tecnocrazia-ipercomunicazione. Questo nuovo tirannico dispositivo mette a rischio l'arte per come l'abbiamo conosciuta nel corso dei secoli, riportando all'ordine del giorno la questione della sua morte, ben oltre le previsioni di Hegel. Con lucidità e passione, l'autore indaga dapprima i rapporti fra l'origine dell'arte, la sua natura intima e il potere. Successivamente analizza le trasformazioni che questi rapporti hanno subito nel corso dei secoli, e l'attuale dominio dell'ultracapitalismo finanziario globalizzato, trionfante e insieme portatore di una drammatica crisi epocale. Ciò che questo dominio ha prodotto ha finito per trasformare l'arte in una sottomerce, mettendo a rischio la sua sopravvivenza nella plurimillenaria lotta per la difesa della propria libertà e autonomia. Prefazione di Alberto Burgio. Postfazione di Claudio Strinati.
13,00

Combattere la povertà. Lavoro non assistenza

Combattere la povertà. Lavoro non assistenza

Hyman P. Minsky

Libro: Libro in brossura

editore: Futura Editrice

anno edizione: 2014

pagine: 259

Hyman Minsky è un economista keynesiano famoso per le sue tesi sulla instabilità finanziaria del capitalismo, che da molti sono state ritenute in grado di spiegare le dinamiche dell'ultima fase economica, e in particolare la Grande Recessione. Tra i suoi libri sono stati tradotti in italiano: "Keynes e l'instabilità del capitalismo", del 1975; "Potrebbe ripetersi?", del 1982; "Governare una economia instabile", del 1986. Questo volume raccoglie alcuni scritti, editi e inediti, che testimoniano del suo interesse per le questioni relative al modo di affrontare la povertà e al tipo di piena occupazione che sarebbe necessaria nel capitalismo sviluppato. La tesi provocatoria di Minsky è che la povertà vada combattuta essenzialmente creando lavoro e non con politiche di assistenza, quali meri sussidi monetari o riduzione di imposte. Come mostrano i curatori dell'edizione italiana, Riccardo Bellofiore e Laura Pennacchi, queste tesi di Minsky hanno un positivo rapporto con la tradizione sindacale e politica della sinistra italiana, con particolare riferimento alla proposta di un Piano del lavoro, e con una visione dello Stato del benessere legata alla fornitura "in natura" di beni e servizi essenziali. Si tratta della ripresa, radicale ma sempre più necessaria, dell'idea di una socializzazione degli investimenti, estesa non solo a banche e finanza, ma anche al ruolo dello Stato come fornitore primo di occupazione. Il volume contiene anche la traduzione della prefazione e dell'introduzione.
18,00

Da Moro a Berlinguer. Il Pdup dal 1978 al 1984

Da Moro a Berlinguer. Il Pdup dal 1978 al 1984

Valerio Calzolaio, Carlo Latini

Libro: Libro in brossura

editore: Futura Editrice

anno edizione: 2014

pagine: 444

Il sequestro del presidente della Dc Aldo Moro durò cinquantacinque giorni; il 9 maggio 1978 fu ucciso dalle Brigate rosse, lasciando il principale partito italiano senza l'unico dirigente che aveva una strategia nella fase dell'unità nazionale. L'agonia di Enrico Berlinguer avvenne durante la campagna per le elezioni europee, durò quattro giorni, dal 7 all'11 giugno 1984, privando il principale partito comunista dell'Occidente del segretario che lo stava portando alla percentuale più alta mai raggiunta, con la nuova strategia dell'alternativa democratica. In quegli anni fu parte della vita politica italiana ed europea un piccolo partito della sinistra, il Partito di unità proletaria per il comunismo che, fondato nel 1974, confluì poi nel Pci alla fine del 1984. Ne era segretario Lucio Magri. La prima parte del volume ripercorre le origini del partito negli anni sessanta e settanta, il Sessantotto e il gruppo del Manifesto, la strategia della tensione e il terrorismo rosso. La seconda parte prende in esame la vita politica e il contributo del Pdup dal 1978 al 1983, il pacifismo, gli albori dell'ecologismo contro il nucleare, l'affermazione dei diritti civili, la vertenza Fiat e il terremoto dell'Irpinia, lo scontro sull'aborto e la lotta contro i missili. La terza parte si concentra sul 1984, su quanto avvenne trent'anni fa a partire dallo scontro sulla scala mobile e dall'improvvisa scomparsa di Berlinguer, fino alla confluenza. Prefazione di Luciana Castellina.
20,00

La difesa di Sisifo. Il contratto provinciale di lavoro degli alimentaristi di Parma dagli anni Sessanta ad oggi

La difesa di Sisifo. Il contratto provinciale di lavoro degli alimentaristi di Parma dagli anni Sessanta ad oggi

Marco Adorni

Libro: Libro in brossura

editore: Futura Editrice

anno edizione: 2014

pagine: 164

Nel volume vengono ricostruite le vicende che hanno caratterizzato la realizzazione dell'istituto della contrattazione provinciale nel settore degli alimentaristi di Parma, prendendo in esame un arco temporale che va dagli anni sessanta del XX secolo al primo decennio del secolo successivo. A emergere da questa analisi è il protagonismo della Filziat-Cgil e la sua capacità di trasformare le relazioni industriali, anche grazie al nuovo istituto, a vantaggio dei lavoratori del settore; una lunga stagione di conquiste progressive e inesorabili, concernenti i diritti sociali, le condizioni di lavoro, i livelli retributivi complessivi e la redistribuzione dei premi e dei salari a vantaggio dei dipendenti con minori tutele e qualifiche; dal 1975 (anno apicale delle vittorie sindacali) a oggi, sostanzialmente tali conquiste non hanno subito arretramenti, ed è questo ciò che rende lecito considerare Parma, ancora una volta, un'anomalia o, forse meglio, un modello.
12,00

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