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Feltrinelli: Universale economica '900

Tonio Kröger-Tristano

Tonio Kröger-Tristano

Thomas Mann

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2026

pagine: 176

Figlio dell’operosa borghesia della Germania del Nord, tutta commercio e concretezza, Tonio Kröger scopre nella scrittura una vocazione che lo mette di traverso rispetto al mondo. L’incanto in cui sono immersi l’amico del cuore Hans Hansen e l’amore giovanile Ingeborg Holm, entrambi in perfetta sintonia con il loro ambiente sereno e privo di immaginazione, pone in luce, per contrasto, la distanza di Tonio. Abitato dal demone dell’arte, egli ama ciò che non può possedere: la semplicità degli altri, la loro naturale adesione alla vita. Tra città anseatiche e soggiorni meridionali, confidenze fra artisti e vacanze sulle rive del Baltico, si precisa la domanda che accompagnerà il protagonista fino alla maturità: come restare fedeli alla vita senza tradire la forma – e alla forma senza tradire la vita? L’arte occupa il centro della scena anche in Tristano, dove diventa una febbre che accende il salotto di un sanatorio: Detlev Spinell, esteta inquieto, riconosce nella giovane Gabriele Klöterjahn la promessa di un assoluto e la spinge verso la musica, come se in essa fosse custodita una verità più alta. Ma ogni bellezza chiede un pegno, e il pianoforte diventa la frontiera che separa desiderio di trasfigurazione e responsabilità del quotidiano. Accostati, i due testi disegnano la mappa sentimentale del Novecento appena iniziato: l’artista, stretto tra disciplina e vertigine, cerca un punto d’equilibrio in cui l’opera non cancelli la vita e la vita non spenga la scintilla dell’opera.
13,00

Il Gattopardo

Il Gattopardo

Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2026

pagine: 304

Un principe astronomo, Fabrizio Corbera di Salina, osserva cieli e uomini con la stessa impassibile precisione. Mentre in Sicilia sbarcano i Mille e la storia si rimette in moto, la vita scorre fra il palazzo di Palermo e la villa di Donnafugata: il rosario del mattino, la calura di giugno, le conversazioni che misurano la distanza tra ciò che muore e ciò che nasce. Al fianco di don Fabrizio, il nipote Tancredi, che intuisce la direzione del vento e ne approfitta. E poi Concetta, la figlia severa e silenziosa; don Calogero Sedara, il sindaco che si muove con il passo intraprendente della nuova borghesia; Angelica, bellezza che accende i salotti e inaugura un’alleanza nuova. Nel ritmo delle stagioni, la trama privata s’intreccia con quella pubblica: l’antico ordine arretra, la convenienza detta il galateo del potere, le parole cambiano perché nulla cambi davvero. Lo sguardo del Principe riconosce, nei gesti degli uomini, le stesse leggi che governano le costellazioni: trasformazione, finitezza, disincanto. E se un emissario del nuovo Regno viene a offrire un seggio, la risposta che riceve è il ritratto più netto di una terra: orgogliosa, stanca, sapiente della propria immobilità. Senza proclami, Tomasi di Lampedusa affida alla perfezione della frase il racconto di una fine e di un inizio: un romanzo in cui la politica diventa costume, il costume destino. “Noi fummo i Gattopardi, i Leoni; quelli che ci sostituiranno saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti Gattopardi, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra.” Nato nell’Italia del dopoguerra, Il Gattopardo guarda al 1860 per raccontare la metamorfosi di un Paese: l’elegia di una classe al tramonto e l’irrompere del nuovo, sotto il segno lucidissimo del trasformismo.
15,00

Cecità

Cecità

José Saramago

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2026

pagine: 304

Prima un uomo al semaforo, poi chi lo accompagna a casa, poi il medico che lo visita: un bianco lattiginoso dilaga, improvviso e inspiegabile, negli occhi delle persone, e la città decide di isolare i contagiati in un manicomio abbandonato. Là dentro, tra brandelli di regole e paura, si raduna un piccolo gruppo che prova a salvare una forma di umanità: il medico oculista, la moglie che continua a vedere e tace, la ragazza dagli occhiali scuri, il vecchio con la benda nera, il primo cieco, un bambino terrorizzato. La fame detta gerarchie, il linguaggio inciampa, i passi imparano a fidarsi di una voce. Fuori, la civiltà vacilla. Strade e case si sfaldano, il cane delle lacrime fiuta il dolore e segue chi ha bisogno di lui. La donna che vede guida i compagni attraverso una città divenuta labirinto, dove ogni gesto – condividere o negare un pezzo di pane, riempire d’acqua una busta di plastica, tendere la mano per afferrarne un’altra, che cerca – decide da che parte stare. Saramago racconta la caduta e la cura, lasciando che le voci si sovrappongano come in un respiro comune, e la cecità che contagia i corpi non può che chiamare in causa la nostra distrazione morale: perché quando la luce si spegne non basta “vedere” – occorre guardare. È lì, in quella attenzione costante verso l’altro, che il romanzo apre la sua domanda più semplice e più urgente: che cosa ci conserva umani quando tutto intorno si fa opaco?
15,00

L'amante

L'amante

Marguerite Duras

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2026

pagine: 128

Tutto comincia con un’immagine che non esiste: una ragazza di quindici anni e mezzo, cappello da uomo, scarpe di lamé sul ponte di un traghetto, e il suo sguardo che incrocia quello di un giovane ricco, un cinese di Cholen appena tornato da Parigi. Da quell’istante la scena si apre: la limousine nera, Saigon che ribolle, le stanze in penombra, e soprattutto la voce della ragazza diventata donna che torna a quella foto mai scattata e la rimette in circolo, come un negativo salvato dal tempo. È la storia di un amore scandaloso, proibito per ragioni anagrafiche, razziali e sociali. Un amore che non può dirsi tale, che nessuno ammetterebbe. Eppure questa relazione brilla nel ricordo dell’adulta come la più autentica forma di esplorazione e svelamento del desiderio. E accanto a questa relazione c’è la famiglia della giovane, una famiglia percorsa da un amore distruttivo: la madre insegnante, stremata e irriducibile; il fratello maggiore, presenza oscura; il fratellino fragile; l’educazione sentimentale costruita a colpi di fame, di febbre, di ambizioni frustrate. Con una prosa scarna e ipnotica, Marguerite Duras trasforma la memoria in corrente e il desiderio in uno stile narrativo. L’amante non è solo un ricordo: è l’atto di nascita di una voce, il patto fra un corpo che impara e una lingua che tenta di dire a parole questa trasformazione. Il romanzo si arresta sul margine del visibile: non per velare, ma per lasciare che la luce dell’assenza illumini i contorni di ciò che conta.
12,00

Il buio oltre la siepe

Il buio oltre la siepe

Harper Lee

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2026

pagine: 352

Alabama, anni trenta. A Maycomb, Alabama, tra verande polverose e tribunali surriscaldati, Scout Finch cresce accanto al padre avvocato, Atticus, imparando che il coraggio è un lavoro di ogni giorno. Con il fratello Jem e l’amico Dill esplora il quartiere, attratta dal silenzio di Boo Radley, l’enigmatico vicino temuto da tutti. Intanto la città si stringe attorno a un processo: Tom Robinson è accusato di un delitto che non ha commesso, ma accusare un nero è semplice e fa comodo a molti. Nelle aule afose e nei crepuscoli estivi, la curiosità infantile si misura con la trama dei pregiudizi, con l’inerzia delle convenzioni, con la possibilità – difficile ma illuminante – di mettersi nei panni degli altri. Nel ritmo quieto delle stagioni, le parole di Atticus diventano bussola e contraddizione; ogni gesto pubblico ha un peso privato, ogni scelta un costo. La voce limpida e ironica della bambina diventata adulta racconta un’educazione etica e sentimentale fatta di sguardi nuovi e di sconfitte necessarie. Tra Southern Gothic e romanzo di formazione, Il buio oltre la siepe trasforma una piccola città del Sud in specchio dell’America e laboratorio di coscienza. Quel che prende forma dentro e fuori dall’aula, nel cortile dei Finch e dietro la siepe di Boo Radley è l’idea di una giustizia che non coincide con i verdetti, ma con la tenacia dell’osservazione e con l’ostinazione dell’empatia.
15,00

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