EDUCatt Università Cattolica: Storie d'Europa
Scene di corte all’inizio del Settecento. Cerimoniali barocchi per Carlo IV Borromeo Arese viceré di Napoli (1710-1713)
Sergio Monferrini
Libro
editore: EDUCatt Università Cattolica
anno edizione: 2021
pagine: 390
Il conte Carlo Borromeo Arese giunto a Napoli nel 1710 come viceré, non conosce molto di questa città complessa e della sua corte, certamente tra le più importanti della monarchia degli Austrias. Quando inizia questa avventura è un uomo di cinquantatré anni conosciuto nel contesto asburgico per aver collaborato in vario modo con le corti di Madrid e Vienna, ma nonostante questo côté internazionale egli trasferisce nella città partenopea usi e costumi appartenenti alla sua personale esperienza e a un territorio, quello milanese, lontano e differente dal Viceregno napoletano, seppure da oltre due secoli ad esso inestricabilmente legato attraverso il governo spagnolo.
Nobiltà riflessa. La storiografia positivistica e la questione delle aristocrazie italiane dell'età moderna
Giuseppe Cirillo
Libro: Libro in brossura
editore: EDUCatt Università Cattolica
anno edizione: 2020
pagine: 412
Il volume affronta il problema della formazione della nuova identità delle aristocrazie italiane dello stato unitario, attraverso l'esame della letteratura nobiliare positivistica. È, soprattutto, un'antologia delle più significative relazioni prodotte dalla storiografia nobiliare degli ex stati italiani di fine Ottocento, inizi Novecento. Con un'antologia delle relazioni sugli stati preunitari.
Nel cuore della monarchia. Milano nell'età spagnola, 1535-1706
Stefano D'Amico
Libro: Libro in brossura
editore: EDUCatt Università Cattolica
anno edizione: 2019
pagine: 320
Stefano D'Amico fornisce un quadro generale delle caratteristiche politiche, economiche e religiose di Milano durante la dominazione spagnola (1535-1706). Analizzandola da diversi punti di vista - non solo politico e religioso, ma anche demografico, urbanistico, sociale, commerciale, artistico -, l'autore dimostra come la città riuscì a trarre vantaggio dalla sua posizione strategica nell'ambito dell'impero spagnolo, adattando le sue strutture economiche al nuovo clima e colmando parzialmente le perdite derivate da guerre ed epidemie, mantenendo un ruolo chiave sino alla fine del Seicento.