Edizioni Settecolori: Solitudini
Seven days in Venice. An artistic stroll in and out of hidden corners, alleyways, and wine bars
Gianmaria Donà Dalle Rose
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2022
pagine: 280
Venezia è tante cose molto diverse fra di loro ma di certo non è solo un luogo. Più probabilmente è uno stato dell'essere. Quell'altrove dove ci si ritrova senza averlo deciso né voluto. Gianmaria Donà dalle Rose ci accompagna attraverso la sua città tra suggestioni e pensieri, dettagli e letture. Un percorso senza inizio né fine, che mette insieme personalità fuori dall'ordinario, che qui svelano un lato che non si conosceva. Non una guida o un saggio, ma una flânerie. Un microviaggio di sette giorni senza riferimenti tra bacari e campielli sulle orme di memorie personali che s'incrociano con quelle d'illustri forestieri che hanno visitato e vissuto la città come Donà ma non solo. Da Jean-Jacques Rousseau a Richard Wagner nel sestiere di Cannaregio. Da Stravinskij a Carpaccio e Petrarca a Castello. Da Turner a Ezra Pound, Iosif Brodskij e Filippo De Pisis a Dorsoduro. Da Tiziano a Tintoretto e Proust a San Polo. Da Lorenzo Lotto a Friedrich Nietzsche a Santa Croce. E poi ancora Casanova, D'Annunzio, Ruskin e Henry James a San Marco. Byron e Hugo Pratt al Lido. Francesco Maria Piave, Baldassare Galuppi e Stalin e Churchill, navigando tra le isole della laguna. E la lista non è finita. Passeggiate di terra e percorsi d'acqua che sfociano nell'identità di una città che a differenza di molte altre è la somma di quelli che l'hanno vissuta, amata, odiata. E che unica al mondo contiene tutti i luoghi e al tempo stesso non somiglia ad alcun luogo.
Sette giorni a Venezia. Una flânerie artistica tra sestieri, bacari e campielli
Gianmaria Donà Dalle Rose
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2021
pagine: 160
Venezia è tante cose molto diverse fra di loro ma di certo non è solo un luogo. Più probabilmente è uno stato dell'essere. Quell'altrove dove ci si ritrova senza averlo deciso né voluto. Gianmaria Donà dalle Rose ci accompagna attraverso la sua città tra suggestioni e pensieri, dettagli e letture. Un percorso senza inizio né fine, che mette insieme personalità fuori dall'ordinario, che qui svelano un lato che non si conosceva. Non una guida o un saggio, ma una flânerie. Un microviaggio di sette giorni senza riferimenti tra bacari e campielli sulle orme di memorie personali che s'incrociano con quelle d'illustri forestieri che hanno visitato e vissuto la città come Donà ma non solo. Da Jean-Jacques Rousseau a Richard Wagner nel sestiere di Cannaregio. Da Stravinskij a Carpaccio e Petrarca a Castello. Da Turner a Ezra Pound, Iosif Brodskij e Filippo De Pisis a Dorsoduro. Da Tiziano a Tintoretto e Proust a San Polo. Da Lorenzo Lotto a Friedrich Nietzsche a Santa Croce. E poi ancora Casanova, D'Annunzio, Ruskin e Henry James a San Marco. Byron e Hugo Pratt al Lido. Francesco Maria Piave, Baldassare Galuppi e Stalin e Churchill, navigando tra le isole della laguna. E la lista non è finita. Passeggiate di terra e percorsi d'acqua che sfociano nell'identità di una città che a differenza di molte altre è la somma di quelli che l'hanno vissuta, amata, odiata. E che unica al mondo contiene tutti i luoghi e al tempo stesso non somiglia ad alcun luogo.
Vagamondo. Viaggi e paesaggi, luoghi e incontri miti e snobismi
Stenio Solinas
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2008
pagine: 555
Vagamondo, neologismo di Paul Morand, sta a indicare il piacere del viaggiare e il gusto del raccontare, gli intrecci fra la storia e la memoria, i luoghi e il tempo. Costruito come un personalissimo diario intellettuale, ciò che lo guida è un'idea di eccentricità e/o di diversità rispetto a quanto ci circonda. Che si tratti dell'ultima colonia del XX secolo, Gibilterra, del medioevo meccanizzato che ha in Afghanistan il suo luogo deputato della spiaggia, di Alang, nel Gujarat, dove l'India demolisce e ricostruisce sé stessa, è sempre questo elemento di unicità a farla da padrone. Allo stesso modo, in una dimensione più intima e più privata, il rapporto fra il paesaggio e chi in qualche modo ha finito con l'incarnarlo, permette la costruzione di una particolare geografia sentimentale: il Kenia di Karen Blixen, la pampa del gaucho Güiraldes, l'Irlanda dolce e disperata di James Joyce e di Bobby Sand, la Fiume dannunziana. Naturale corollario a questo sentimento dei luoghi e del tempo sono i ritratti di chi, con la propria vita, con la propria scrittura, accese la fiamma dell'interesse e dell'emulazione.
Fratelli separati. Drieu-Aragon-Malraux. Il fascista, il comunista, l'avventuriero
Maurizio Serra
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2007
pagine: 320
Elogio della vanità. Ovvero vediamo un po' come siamo combinati malamente
Giuseppe Berto
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2013
pagine: 75
Storie e letterature italiane di Nizza e del nizzardo
Giulio Vignoli
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2011
pagine: 136
Obama. Il peso delle promesse
Nico Perrone
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2010
pagine: 160
Vorrei ma non posso: we can't. Capovolto lo slogan elettorale di Obama, questa sembra la sintesi fra un grande programma e le mancate realizzazioni. Barack Obama sa parlare alla gente, sa trasformare in consenso anche posizioni di dissenso. È insomma un politico di razza alla continua ricerca di una strategia nuova per gli Stati Uniti. Nella campagna elettorale ha realizzato un contatto reale con gli elettori, trovando sempre parole molto coinvolgenti. Nel giro di poco più di un anno s'è accorto però che governare l.America è più difficile che fare una travolgente campagna elettorale. Il petrolio, che invade il golfo del Messico, rischia di costare a Obama una sconfitta dopo le promesse di un'America nuova nei problemi ambientali e nei rapporti col big business. Il timore per le prossime elezioni spinge intanto il presidente a inseguire consensi a destra. Nella politica internazionale, Obama continua invece le guerre in Iraq e in Afghanistan, mentre una crisi economica di dimensioni enormi gli pone problemi che non sa come fronteggiare. Napoleone diceva che i suoi generali dovevano essere coraggiosi, ma anche fortunati. Obama, coraggioso nei programmi, non sembra fortunato.
L'ora di Telemaco. Un'odissea americana
Alberto Pasolini Zanelli
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni Settecolori
anno edizione: 2010
pagine: 330
Al termine di un lungo conflitto, i vincitori salpano verso casa, e la pace. E invece si smarriscono sotto crudeli venti di tempesta, rischiano il naufragio. Accadde tremila anni fa agli Achei dopo la guerra di Troia, agli Americani dopo i trionfi in due guerre mondiali e nella guerra fredda: terrorismo, Afghanistan, Iraq, crollo finanziario. Fato o hybris? L'Odissea americana del XXI secolo è orfana di un Ulisse. Ma dalle sue cronache è emerso un protagonista assai simile a quello dei primi quattro canti dell' Odissea omerica, la "telemachia". L'eroe non torna, il figlio salpa da Itaca per cercarlo. Tremila anni dopo, un giovane americano nato in un'isola da un raro incrocio razziale e culturale ha dedicato l'adolescenza, la giovinezza, la prima maturità alla ricerca del genitore scomparso e, dunque della propria identità. I sogni del padre è il titolo della sua opera prima, un'autobiografia. A differenza di Telemaco, Barack Obama non ha ritrovato il padre, ma il suo periplo lo sospinge sulla spiaggia di un'isola grande diecimila volte Itaca, lo fa ammiraglio della Invincibile Armada che cerca il ritorno.