Editrice Elledici: Mondo nuovo

365 frammenti di verità sul mestiere di vivere da uomini e da credenti.

Dal "Vieni e vedi" al "Prendi il largo": le due grandi sfide di Cristo riproposte da un vescovo a giovani, educatori, genitori.

Un primo semplice ma serio approccio a un fenomeno pseudoreligioso che sta segnando la nostra epoca.

Il libretto tratta della sofferenza nella prospettiva personale e spirituale, descrivendo come ciascuno di noi può affrontare il dolore e la morte e quale senso possono avere quei momenti difficili.

Dio merita di essere trattato bene. Due credenti danno voce alle esigenze di comportamento che affiorano nelle comunità di fede.

Il dolore dell'uomo e del mondo rimane per tutti un mistero. Ecco alcuni spunti per illuminarlo con la riflessione e la fede.

Un vescovo ricorda ai cristiani la centralità della famiglia per la Chiesa e per il mondo.

Appunti per una coscienza educativa dei genitori e degli educatori dei preadolescenti.

Questo agile libretto aiuta a capire l'importanza della richiesta di perdono a Dio, e offre elementi e suggerimenti per preparare e vivere il momento della Riconciliazione in piena coscienza e con fiducia nell'amore del Padre. Un valido aiuto per giovani e adulti, per un "esame di coscienza" efficace.

È la riproposizione di una celebre "lettera pastorale" dell'allora arcivescovo di Milano sulla Parola di Dio. "Ci sono nella Parola di Dio tanti spunti che parlano immediatamente all'uomo, trovano direttamente la via del cuore e generano una coraggiosa volontà di servire l'uomo. Accogliere questi spunti significa lavorare per il vero bene dei fratelli".

Oggi è più facile dialogare su internet con uno sconosciuto della Papuasia che con i nostri figli. Possiamo sapere quello che accade a Kabul, ma non quello che accade nel cuore di nostra moglie. Questo libretto offre poche semplici regole dettate dal buon senso per recuperare il piacere della comunicazione in famiglia e imparare le regole per ben dialogare e ben... litigare.

Quello del peccato può sembrare un concetto vecchio e oggi decisamente superato. Non sarebbe meglio parlare in positivo, per esempio dell'amore di Dio? Appunto: il peccato è solo il lato B, l'altra faccia dell'amore. Nasce da un'inclinazione nefasta che l'Homo Sapiens porta dentro il proprio Dna fin dalle sue origini. Parlare del peccato è dunque soltanto un modo diverso di parlare della bellezza dell'Amore. È ciò che fa questo libretto trattando a uno a uno i sette peccati "capitali" (superbia, avarizia, invidia, ira, lussuria, gola e accidia) così chiamati perché considerati come condottieri, messi "a capo" d'una moltitudine d'altri peccati minori.