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Kaden Myers è una calamita vivente per i guai e, proprio per questo, si è ritrovato a dover vivere in una comunità per due interi anni. Ma durante una fuga notturna si scontra con gli occhi celesti ed il caratterino tutto pepe di Riley Morgan e, tra loro due, sono subito scintille. Bastano poche ore per dar vita ad un grande sbaglio da archiviare e dimenticare al più presto. Specialmente per Riley che, dopo quella crisi adolescenziale, sa che deve tornare alla realtà e, prima di tutto, dal suo fidanzato storico. Pensava infatti che nessuno avrebbe mai scoperto il suo errore e che tutto sarebbe tornato alla normalità, ma si sbagliava di grosso. Perché, una volta finite le vacanze estive, durante i primi giorni di scuola, si ritrova proprio faccia a faccia con Kaden nella sua stessa classe. Riley sa che il suo segreto è in pericolo e tenterà in tutti i modi di tener lontano da lei quel ragazzo sgarbato ed egocentrico ma, a volte, il cuore decide al posto nostro ed è impossibile interferire con il suo percorso. In fondo, è proprio così che ci si innamora.

Nel lungo percorso della vita, ci ritroviamo dinanzi a mura alte, insormontabili, temibili. Lottare, in questo amplesso di sacrificio e incertezza diventa fondamentale per la propria sopravvivenza. Carla, affronta la vita di petto, agguantandola con tutta la forza di cui è capace, sola, in un quadro esistenziale che la costringe a rialzarsi a ogni caduta. Non si fida di nessuno. Non ama nessuno. Ottiene un lavoro part-time per clemenza di Rita, una donna tutta d’un pezzo che gestisce la sua attività di frutta e verdura in una zona commerciale della città di Siracusa; un attività non proprio legale. Capisce presto di condividere con un lupo una vita incatenata, affossata dal moltiplicarsi di difficoltà, priva di ogni forma di speranza per un futuro migliore. Proprio come Fenrir, un lupo che non è solo leggenda ma è il figlio di Loki, il manipolatore di verità. Carla è il suo sangue, discendente diretta del possente lupo, l’unica in grado di liberarlo dal nastro che lo tiene rilegato, il nastro di seta, la pena inflitta da Odino che nella sua incomprensibile saggezza dichiarò ai figli di Loki un male per l’umanità.