Marsilio
Leonardo da Vinci. Pioneer of fashion and style
Maria Pirulli
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 208
Nell’ultimo decennio del Quattrocento Milano diventa protagonista di uno sviluppo protoindustriale nei tessuti, nei manufatti di abbigliamento e accessori, con produzioni di pregio nei comparti serici, dei pellami pregiati sino alla gioielleria, in poche parole nel settore del lusso. Lo splendore espresso attraverso gli abiti, i profumi, le acconciature, i gioielli diventa sinonimo di potere politico, forma di espressione dei più alti ranghi sociali, innescando una competizione fra le corti rinascimentali del tempo. La figura femminile a corte assume grande rilievo: la donna si affranca da una tradizione che la demonizzava diventando il «gentil sesso» e le dame più raffinate del momento – Caterina de’ Medici, Lucrezia Borgia, Isabella d’Este – sono le mecenate nello sviluppo di una nuova forma estetica posta alla ricerca del bello e dell’unico. In questo clima di grande fervore e innovazione, Leonardo da Vinci nei codici vinciani ci regala una lettura inedita del suo genio, diventando il precursore assoluto del nuovo stile italiano che, con la riprogettazione della città di Milano “moderna”, apre al concetto di «distretto industriale» passando per la meccanizzazione delle macchine tessili, sino alla progettazione dei costumi per le feste, introducendo poi i famosi «nodi vinciani» nella decorazione dei tessuti auroserici e inventando altresì nuovi ornamenti quali le «magette» (le nostre odierne paillette), i «bindelli» (nastri applicati sulle maniche degli abiti), i profumi, le parrucche, le tinture per capelli e molto altro. Questo saggio, pubblicato in occasione dei novant’anni dell’Istituto Marangoni, invita il lettore a riflettere sulla sorprendente modernità del lavoro leonardiano, che si manifesta in ambiti oggi centrali come la moda, il lusso e il beauty. Leonardo non è solo un simbolo del genio italiano, ma anche un precursore di un approccio formativo integrato e multidisciplinare, anticipando di secoli i principi fondanti del metodo afam: la fusione tra arte, scienza e tecnica, la centralità del laboratorio come luogo di sperimentazione, e l’idea che la creatività sia un processo educativo continuo e trasformativo.
Il secolo fragile. Caos e potere nel mondo in crisi permanente
Robert D. Kaplan
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 208
«Stiamo vivendo l’equivalente di una seconda Repubblica di Weimar.» Convinto che solo attraverso un’analogia con il passato si possa comprendere la crisi del presente, Robert Kaplan si avventura in una spiazzante quanto illuminante analisi tra storia e geopolitica. Rileggendo la breve parentesi di governo che avrebbe portato all’ascesa Hitler, mette in luce differenze e similitudini con il nostro mondo caotico e globalizzato, sempre più a portata di mano ma allo stesso tempo complesso e difficile da gestire, dove ogni nuovo conflitto, come in Ucraina e a Gaza, innesca un micidiale effetto domino nel resto del pianeta. Questa costante instabilità non sarà più mitigata dall’azione delle grandi potenze, il cui declino Kaplan descrive alla luce della dissoluzione degli imperi e della fine dell’ordine emerso dopo la Seconda guerra mondiale. Mettendo insieme le lezioni apprese sul campo come osservatore e corrispondente dall’estero e le fulminanti intuizioni filosofiche e letterarie ispirate da Christopher Isherwood, Aleksandr Solženicyn, T.S. Eliot, Oswald Spengler e Elias Canetti, traccia connessioni tra eventi storici e fenomeni sociali, spaziando dalla Rivoluzione russa del 1917 a quella islamica in Iran, dall’Africa occidentale dilaniata dagli scontri negli anni novanta alle megalopoli cinesi, dalla Guerra fredda al possesso delle armi nucleari rivendicato oggi da dittatori e autocrati. Questa nuova Weimar globale è destinata al tragico epilogo di quella storica? Kaplan invita a esercitare un prudente pessimismo per non cadere preda di false speranze: «il segreto è fare un uso costruttivo delle nostre paure, in modo da essere cauti nei confronti del futuro senza doversi arrendere al destino».
Il potere di uccidere
Fabrizio Roncone
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 272
È la vigilia di Natale e a Roma si annuncia una storica nevicata. L’ex giornalista Marco Paraldi riceve nella sua vineria dietro Campo de’ Fiori la visita di Nazareno Balani, l’anziano capo della tipografia del giornale dove, tanti anni prima, ha cominciato a esercitare la professione. L’uomo è disperato per la scomparsa del figlio Max: i carabinieri, con malcelato scetticismo, hanno raccolto la sua denuncia promettendo di indagare, ma Balani, non fidandosi, chiede aiuto a Paraldi. Max fa l’autista per un deputato dalla reputazione dubbia, Pino Pignataro, che milita nel piccolo partito fondato da Gianfranco Cannone, vecchio pescecane della politica italiana. Per Paraldi è l’occasione di tornare a fare il cronista, anche stavolta accompagnato da Chicca, la principessa romana di vent’anni più giovane innamorata di lui. Insieme attraversano una Roma popolata da cardinali che bevono solo champagne e ministri corrotti, cinici faccendieri, killer spietati e romantici clochard. In questa nuova, appassionante inchiesta del cronista vinaio, Roncone guida il lettore tra i luoghi più oscuri della Capitale, dove il bene e il male sono amministrati dalla stessa violenza.
Il folle
Henning Mankell
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 480
La Seconda guerra mondiale è finita da poco. Bertil Krass, cresciuto con la madre e la foto di un marinaio che non ha mai conosciuto, fa il corriere in bicicletta a Stoccolma. Da un giorno all’altro decide di lasciare tutto e, in cerca di fortuna, si avventura a nord, dove in un piccolo comune del Norrland trova lavoro in una segheria. Un posto con un’eredità ingombrante, perché nei boschi vicini fino a poco tempo prima c’era un campo di prigionia destinato a comunisti, sindacalisti, anarchici, persone che, in nome della sicurezza del paese, dovevano essere messe a tacere. Una prigione a cielo aperto smantellata in fretta e furia solo dopo la sconfitta della Germania e per cui i responsabili, complici dei nazisti, non hanno mai pagato. Quando in un freddo giorno di gennaio la segheria brucia, l’intera comunità sospetta che ad averle dato fuoco sia stato proprio Bertil. Perché Bertil è un uomo mite e un comunista. Perché Bertil viene da fuori. Perché Bertil, quindi, è il colpevole perfetto. Con il tacito consenso di tutti, comincia una sottile caccia all’uomo, e accanto a Bertil rimane solo Margot, la donna di cui è innamorato. Ma per quanto ancora? Con questo romanzo scritto nel 1977, basato su fatti reali e tuttora modernissimo, Mankell si conferma grande precursore dei tempi e profondo conoscitore dell’animo umano: "Il folle" è una storia di forte attualità, che smaschera abusi politici e corruzione disegnando personaggi autentici, inermi di fronte al potere, che cercano solo un po’ di felicità. Mettendo in scena ideali e cadute della politica, e soprattutto l’eterna paura dello straniero, ad appena ventinove anni il creatore del commissario Wallander ha dato vita a un romanzo potente, che scuote e commuove.
Ogni nostro castigo
Fabrizio Roncone
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 240
L’inverno sta finendo e il Carnevale arriva a Roma sotto una pioggia incessante che minaccia di far esondare il Tevere. Un pomeriggio, una giovane e splendida americana varca la soglia della vineria Mezzolitro, dietro Campo de’ Fiori, per raccontare a Marco Paraldi una storia antica e avvincente. Travolto da stupore e curiosità, e sempre sensibile al fascino femminile, l’ex cronista diventato vinaio si ritrova così invischiato in un’indagine che non ha cercato, ma alla quale non può sottrarsi. Nel tentativo di svelare il mistero che avvolge la giovane donna, si addentrerà, sfidando i lampi di un diluvio che non dà tregua, nei fantasmagorici e pericolosi labirinti della città eterna: tra circoli esclusivi dove si decidono affari e carriere e periferie dimenticate nelle quali si sopravvive con espedienti e minacce, tra sfarzose feste in maschera organizzate nei tenebrosi palazzi del centro storico e il Transatlantico di Montecitorio, luogo di ambizioni sfrenate, in cui il bene e il male si sovrappongono, fino a diventare indistinguibili. Accompagnato da Chicca, la principessa romana che si ostina ad amarlo, in questa inchiesta Paraldi incontrerà figure tormentate e ambigue come il giovane figlio di un potente uomo di legge con troppi segreti, un talentuoso calciatore marocchino che nasconde la propria identità per resistere in un ambiente ostile, una donna intrappolata in un gioco di ricatti e violenze e un mago che raccoglie confidenze compromettenti. Con il suo stile inimitabile, Fabrizio Roncone ha scritto un noir serrato e avvincente, che svela una città dove niente è come appare, l’amore può ancora essere un peccato mortale e la verità un lusso che in pochi possono permettersi.
Entra il fantasma
Isabella Hammad
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 416
Dopo anni di lontananza dalla terra della sua famiglia, con un divorzio alle spalle e una relazione tossica in corso, delusa dalle prospettive di carriera che le offrono il teatro e la televisione in Inghilterra, Sonia Nasir vola a Haifa per far visita alla sorella maggiore Haneen. Nate entrambe a Londra da genitori palestinesi, Haneen si è costruita una vita in Israele insegnando all’Università di Tel Aviv, mentre Sonia è sempre rimasta nella capitale inglese per concentrarsi sul suo lavoro di attrice. Appena arrivata, Sonia conosce Mariam, una carismatica regista locale, e – sia pur malvolentieri – si unisce alla sua compagnia, che interpreterà l’Amleto in Cisgiordania. Ben presto, la donna si ritrova a provare le battute di Gertrude e Ofelia con un collettivo pressoché amatoriale, tutto al maschile, ma anche a riflettere sulla difficoltà e l’importanza di portare Shakespeare “al di là del muro”, sperimentando sulla propria pelle le conseguenze dell’occupazione israeliana. Le estati della sua infanzia a Haifa, passate in spiaggia a leggere e a mangiare frutta troppo matura, sono un ricordo sbiadito. Ma tra le macerie, attraverso l’impegno condiviso per combattere la barbarie, Sonia scopre l’opportunità di trovare una nuova sé nella casa ancestrale dei propri avi. Un romanzo toccante, lucido e tragicamente attuale, che indaga sulla forza dei legami, dell’identità e dell’arte, restituendo un ritratto inedito della vita quotidiana in Palestina.
La disobbediente
Mavie Da Ponte
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 224
Monda l’ha sempre saputo: non vuole figli. Non ne avrà, il suo corpo disobbediente non si presterà al dovere sociale né all’istinto animale della riproduzione, e la sua vita non si adatterà a una tacita norma che, da sempre, vede nelle donne creature nate solo per metterne al mondo altre. All’inizio del romanzo, Monda ha trentacinque anni. Alle spalle una formazione accademica che ha promesso molto e non ha mantenuto nulla, un fidanzato che ama, sembrava aver accettato la sua decisione, ma adesso non è più così sicuro. Nel momento in cui Monda sta per cedere alle pressioni di lui, la sua natura ribelle riaffiora e s’impone, prepotente e vitale, e le fa cambiare strada. Perché forse si nasce disobbedienti, ma bisogna esercitarsi, e Monda ha cominciato molto presto: per la storia famigliare, i vuoti affettivi, gli abbandoni che l’hanno costruita, per il suo carattere riottoso e per il suo desiderio di esistere in prima persona, di dire «io» senza paura, di farsi riconoscere in quanto Monda, in quanto donna, in quanto essere umano capace di decidere, di amare e scegliere. "La disobbediente" è la storia di una millennial che rifiuta la maternità biologica ma si ritrova a fare i conti con altre maternità, altri amori, altri percorsi di crescita: infatti essere madre, a volte, significa uscire da se stessi e imparare a dire «noi».
Reykjiavík
Ragnar Jónasson, Katrín Jakobsdóttir
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 272
Nell’estate del 1956, Lára Marteinsdóttir sparisce misteriosamente da Viðey, un’isola a pochi minuti di traghetto da Reykjavík. Ha soltanto quindici anni e, per raccogliere qualche soldo durante le vacanze, lavorava come domestica nella casa di un noto avvocato e della moglie, unici abitanti di quella striscia di terra battuta dal vento; per il resto, solo uccelli marini che stridono sulla costa prima di tuffarsi nelle acque dell’oceano Atlantico. Il suo diventerà il cold case più celebre d’Islanda. Cos’è successo a Lára? È stata lei a decidere di andarsene o qualcuno l’ha costretta? Potrebbe essere ancora viva? Trent’anni dopo, l’ombra della ragazza scomparsa si stende ancora sul paese e lo perseguita. Mentre la capitale festeggia i duecento anni dalla sua fondazione e si prepara a ospitare il vertice tra Reagan e Gorbaciov, un giornalista in cerca di fama si interessa al fascicolo dell’indagine, ai tempi archiviata troppo in fretta. Ha trovato nuove informazioni ed è convinto di avere uno scoop tra le mani, ma non sa di essere in pericolo: le sue domande danno fastidio a persone molto influenti. Qualcuno è disposto a tutto purché la verità su Lára rimanga sepolta.
Rallentare o morire. Per un’economia della post-crescita
Timothée Parrique
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 288
«Crescita verde, crescita circolare, crescita inclusiva; cinquanta sfumature di crescita, ma sempre crescita». Siamo talmente immersi in questa ideologia che è più facile immaginare il pianeta in ogni sorta di distopia in stile Black Mirror, che un’economia in cui si produca meno. Nata negli anni trenta del secolo scorso come concetto contabile – il famigerato pil – è diventata un mito, un contenitore simbolico in cui facciamo rientrare progetti collettivi e individuali. Se però un tempo ha avuto una funzione ben precisa – rilanciare l’economia dopo la Grande depressione, debellare fame e povertà, ricostruire l’Europa – oggi l’indicatore coincide con l’obiettivo, una crescita senza scopo che ha conseguenze drammatiche. Esponente di una nuova generazione di studiosi, salito alla ribalta in Francia come teorico militante, fautore di un’«economia della post-crescita», in una forma accessibile e stimolante Parrique ci invita (e ci aiuta) a prendere parte alla svolta storica che cambierà le sorti del nostro futuro e le cui alternative impietose sono tracciate nel titolo di questo libro. Per abbattere la pervasiva «mistica della crescita», spiega i complessi meccanismi che la legano alla natura, all’occupazione, al debito pubblico, alla coesione sociale e al benessere. Descrive la nascita e la trasformazione della teoria della decrescita, i luoghi comuni che inquinano il dibattito e le critiche costruttive che lo rinvigoriscono. Propone un piano concreto per andare oltre e imboccare una delle tante strade possibili che aspettano solo di essere prese in considerazione. Questo libro è la rivoluzione gentile dell’economia di cui avevamo bisogno, la prova che la crescita non è un destino ineluttabile. Saremo in grado di riconoscerlo e cambiare il nostro modo di pensare?
Volevo un tè al limone. La mia vita da bipolare
Fabio Macaluso
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 208
A trentun anni Fabio Macaluso è un manager di successo, protagonista dell’avventurosa fase di avvio di una delle più promettenti startup italiane. Nello stesso periodo diventa il peggior nemico di se stesso. Prigioniero dei suoi pensieri, inizia una discesa agli inferi che lo condurrà al ricovero e alla diagnosi: disturbo bipolare. Oggi, posta la giusta distanza da eventi ed emozioni, ripercorre quella che non è solo la storia della sua malattia, ma di una presa di coscienza che avviene nella vita di ciascuno quando si guardano in faccia i propri limiti. Come si rinasce dalle ceneri, dopo che il mondo è andato in pezzi? Come si colma la voragine oscura in cui ti spinge la depressione? Come si convive con il ricordo delle azioni commesse quando la mente andava troppo su di giri? Un cammino più che accidentato quello di chi si scopre bipolare, perché l’esistenza stessa può coincidere con la malattia, divenendo drammatica finzione, in cui gli effetti del malessere si confondono con la causa e ci si sente instancabili, ottimisti all’inverosimile: «“Stai male quando stai bene”, queste cinque parole racchiudono l’insidia del mio disturbo». Tra potenti flashback e toccanti riflessioni, l’autore racconta le fasi più dure e la leggerezza dei momenti autentici di condivisione, la ricerca del delicato equilibrio tra terapia e farmaci per affrancarsi dalle visioni distorte create dalla mente, i passi per riprendersi il proprio tempo e far prevalere gli affetti, senza per questo rinunciare alla libertà e alla curiosità intellettuale. Con coraggio e con la stessa intensità con cui l’ha vissuta, rilegge la sua esperienza illuminandola di nuova consapevolezza: «Siamo fatti di memoria: il nostro edificio è più solido se ci avvaliamo delle nostre fondamenta, adattandole o ricostruendole dopo ogni crisi».
Desiderare
Giorgio Vallortigara
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 240
Da una parte c’è Douglas Spalding, grande scienziato – siamo in piena epoca vittoriana –, etologo, che anticipa il lavoro sull’imprinting di Konrad Lorenz, e che alla passione dell’osservazione degli animali non umani aggiunge quella degli animali umani. Dall’altra, Itzhak, il protagonista, grande scienziato contemporaneo, che si muove, proprio come l’autore, Giorgio Vallortigara – al quale somiglia –, in quel mondo vasto e largo che è la scienza. La scienza, nonostante sia cosa diversa dagli uomini e dalle donne che la fanno, può essere raccontata attraverso alcuni tipi, e così, accanto a Itzhak, stanno Pietro Ongaro, professore espatriato in Gran Bretagna, ironico e realista, Patrick de Gray, noto, notissimo scienziato, vanitoso e arrogante, Vittorio, che studia il cervello ed è ben conscio che da certe avventure non si torna indietro – la curiosità è pericolosa –, e Sylvia, ex matematica, dalla quale Itzhak è attratto. E infine la contessa, che consente a Vallortigara di spingere la scienza in quel grande immaginario gotico che è l’impossibile, l’irraggiungibile, l’impensabile, lo spaventoso. Itzhak ha una grande passione e un grande modello, Douglas Spalding, e come lui ondeggia tra la scienza e l’amore. D’altronde nel corpo c’è pure la testa. Spalding, per esempio, era stato raccomandato come tutore alla famiglia Russell, cioè ai genitori di Bertrand Russell, e in quella casa era diventato l’amante di Lady Amberley, madre di Bertrand, col beneplacito del marito John: la libertà delle menti che si accorda a quella dei corpi. Vallortigara racconta che non esistono due culture contrapposte, come sosteneva Charles Snow, ma una, e decide di dimostrare la coesistenza di ragione e sentimento, di scienza e umanesimo, con una storia che consente di far capire le cose senza spiegarle. Un grande romanzo che, per struttura – le storie incrociate, una nel passato e una nel presente –, somiglia a Possessione di A.S. Byatt, e per lingua e intenzione non somiglia a nient’altro; l’esordio alla narrativa di un grande scienziato.
Le ombre
Alessandro Zaccuri
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2025
pagine: 160
Don Ciccio è morto e uno dei suoi figli, Salvo, si prepara a prenderne il posto a capo della famiglia criminale che da anni vive al Nord in soggiorno obbligato. A rafforzare le ambizioni del presunto erede contribuisce l’ammirazione che gli riserva Agata, l’anima buona venuta dal paese per vegliare sull’agonia di Don Ciccio. Seduttiva e materna, Agata è anche l’ultima persona di cui Salvo ha sentito la voce dopo l’agguato che gli è stato teso mentre accompagnava la salma del padre nel viaggio verso Sud. Salvo è sopravvissuto all’aggressione, ma il suo corpo è orribilmente ustionato. L’unica speranza di guarigione è rappresentata dall’unguento della misteriosa Santabella, che pratica le sue arti di curatrice e fattucchiera in un casolare arroccato tra le pietre e gli ulivi. Qui, nel buio di una stanza dalla quale non è permesso uscire, Salvo consuma una convalescenza visitata dall’apparizione ossessiva di «ombre» senza identità che ripetono il suo nome in tono minaccioso e canzonatorio. Riprendendo anche personaggi e situazioni del fortunato "Lo spregio", Alessandro Zaccuri mette al centro del suo nuovo romanzo l’illusione e la maledizione del potere, in una parabola contemporanea di grande forza espressiva, sul cui sfondo si intravede l’omaggio ai classici della tradizione tragica.

