Fontana Edizioni

Una nuova opera “enciclopedica” sugli sport motoristici ticinesi che ricalca quella precedente. Altre 420 pagine e oltre 500 foto dedicate alle principali gare di automobilismo, motociclismo e karting in Ticino e nei Grigioni svoltesi dal 1906 a tutt’oggi: circuiti, cronoscalate, slalom e rally nonché diversi chilometri lanciati. Il tutto in 50 nuovi capitoli con risultati, cronache, fotografie, aneddoti, cartine e divertenti sfaccettature. Riviviamo assieme una seconda parte di 120 anni di sport motoristici in Ticino e nei Grigioni!

Con la parola "amore" si può intendere un’ampia varietà di sentimenti che possono spaziare da una forma più generale di affetto a passioni intense. Chi ha detto che si può vivere senza amore? Questo libro dimostra che la vita è veramente vissuta se l’amore ne fa parte. L’amore è anche una virtù umana che rappresenta la gentilezza, la compassione, la vicinanza disinteressata, la fedeltà e la preoccupazione nei confronti di altri esseri viventi senza dimenticare il desiderare il bene altrui.

Il romanzo breve «Lettere dal carcere» è stato scritto in un periodo di tempo travagliato. Costituisce quindi un’allegoria dai toni esistenziali: una prigionia da monaco amanuense, una sorta di giallo scritto in forma epistolare. È nell’uscire da sé stessi, dalla propria cella privata, nel tentativo di confrontarsi con l’altro che consiste il senso della comunicazione o meglio della vita in società, scrive l’autore. Al contrario, nel racconto “I tormenti del vecchio Candido” il protagonista fugge dalla città, vittima d’alienazione e d’inazione politica, per rifugiarsi “al calar del sole” nella sua valle ai piedi delle Prealpi Luganesi. Nel garbuglio di vicissitudini amorose mette così a nudo intemperanze e astratti furori, mentre fra incubi e notti insonni ritrova sé stesso e forse la tanto corteggiata pace interiore.

"Gino Agostini ha pubblicato la sua prima opera letteraria all’età 25 anni, con contenuti di analisi macroeconomiche e aforismi riguardanti aree generali della vita. Temi comuni delle sue pubblicazioni sono l’approfondimento sugli aspetti e le dinamiche della società del passato, del presente e dell’incalzante futuro; con questa sua quinta opera ci mostra tutto questo con estrema accuratezza, fornendoci succulenti spunti su cui riflettere."

"Scacco alla regina bianca" è la storia vera di un giovane ticinese, Samuele C., intrappolato in una dipendenza da cocaina che minaccia di consumare la sua vita. È un racconto diretto, senza filtri. L’autore narra la sua storia così come l’ha vissuta. Ma c’è di più: sfidando i confini della narrazione personale, Samuele apre una discussione sulla dipendenza stessa. Rompe il silenzio, portando alla luce una realtà claustrofobica e segreta che troppo spesso preferiamo evitare. Perché la dipendenza non ha un solo volto, ma molti. Ha tanti nomi e molte vite che si fermano a causa sua. Eppure, in mezzo alla disperazione, c’è spazio anche per la speranza. Come dimostra la storia di Samuele, che trova la forza per ripartire.

Scritto “dai professionisti, per i professionisti”, è il primo vademecum a livello cantonale e nazionale ideato per far fronte alla crescente necessità di screening precoce dei disturbi perinatali che, come è noto, possono insorgere anche molto tempo prima rispetto al momento del parto e, se non opportunamente riconosciuti e presi a carico, possono cronicizzare e/o degenerare, con importanti conseguenze per i genitori e per il loro bambino.

Non è una storia del Football Club Chiasso. Non è neppure la celebrazione di una squadra che ha regalato emozioni a generazioni di sostenitori. Passione Rossoblù è uno squarcio nel cuore dell’autore. È il film dei ricordi personali di un “calciatore” molto scarso, che da ragazzino ha vestito la stessa gloriosa maglia di Puci Riva. È una carrellata di personaggi e situazioni che contribuiscono a realizzare l’affresco unico e inimitabile che solo le località di confine sanno offrire.

La terra in cui l’autore ha vissuto per più di ottant’anni ruota attorno al quartiere di Molino Nuovo: un microcosmo. Ma quanta ricchezza in questo spazio: amici, luoghi, esperienze, cambiamenti, ricordi; tante cose belle, di quasi cent’anni fa. Con un libro è possibile invitare tutti gli amici a condividere momenti di un altro tempo e raccontarli, col sorriso e un pizzico di dialetto, anche a quelli che avranno un futuro diverso.

Esistono davvero le streghe? Che aspetto hanno e che cosa fanno ai malcapitati che prendono di mira? Battista, sempre in giro con il suo carro a vendere legna, le ha già incontrate, ma nessuno gli crede. Eppure da qualche tempo succedono strane cose: una porta che rimane aperta, uno sgabello che scompare… Una notte, salendo da Maroggia ad Arogno con la sua mula, Battista le incontra di nuovo. Che cosa gli succederà? Età di lettura: da 6 anni.

Douglas Sirk a Castagnola, Hermann Hesse a Gentilino Arturo Benedetti Michelangeli a Pura, Paulette Goddard e Erich Maria Remarque a Ronco sopra Ascona, Alessandro Moissi a Morcote, Gisela Andersch a Berzona, Cesare Thomson a Lugano… e l’elenco potrebbe continuare. Sono artisti, scrittori, scienziati che hanno vissuto in Ticino e hanno scelto di rimanere da noi anche dopo la morte. Parecchi di loro hanno vissuto con discrezione nei nostri comuni. Ma le loro tombe, anche in piccoli cimiteri, ci ricordano il loro vissuto, le loro opere, la loro presenza. Altri hanno raccolto consensi internazionali e, ancora oggi, le loro tombe sono meta di visite di estimatori.

La chiesa di Santa Marta a Carona-Lugano sorge sul punto più alto del borgo. Dedicata ai Santi Pietro e Paolo, è nota con il nome di Santa Marta, poiché qui ha sede l’omonima Arciconfraternita, che ne è proprietaria e la gestisce. Le sue origini risalgono al periodo medievale, ma nei secoli l’edificio è stato più volte modificato, passando dalle dimensioni della Cappella primitiva alla struttura attuale. Recentemente (2016-2024) l’Arciconfraternita si è occupata, grazie al sostegno della Confederazione, del Cantone Ticino, del Comune di Lugano e di vari benefattori privati, del restauro integrale dell’edificio, permettendo così di tornare ad ammirare, dopo anni di chiusura al pubblico, i diversi tesori in esso custoditi. Dagli affreschi del XV-XVI secolo ai pregevoli stucchi barocchetti, dalla raffinatezza del Crocifisso ligneo della omonima cappella, al settecentesco altare maggiore con le coeve decorazioni trompe l’oeil, al particolare organo ottavino collocato in una cantoria lignea dipinta.