Edizioni Il Papavero

«Ci sono luoghi che non lasceremo mai. Hanno dentro la luce del mattino, il primo giorno di vacanza, il sapore buono del latte al cioccolato. Ci sono stanze piene di lettere sui quaderni, di sigle alla tv, di canzoni alla radio. C'è una cartella da riempire, supersantos da calciare. C'è "Goldrake, avanti" mentre è pronto da mangiare. C'è il fumo di una sigaretta, una risata, il fuoco acceso. E una porta di legno che avrà cura di tutto». Trentasei racconti che racchiudono ricordi, musica e pensieri di un ragazzo degli anni '80.

Il volume affronta alcuni focus radicati nella tecnologizzazione dei processi socio-psico-educativi che attraversano l'attuale società dell'economia della conoscenza e che impattano su persone e società con la diffusione di modelli trasformazionali. Gli autori con linguaggi disciplinaristici differenti richiamano univocamente al bisogno di consapevolezze interdisciplinari, sinergiche messe a punto transdisciplinari, indirizzate alla formazione di professionisti, orientati didatticamente al perseguimento di processi inclusivi sistemici. Prefazione di Antonello Mura.

Attraverso l’analisi di tre romanzi rappresentativi dell’oggetto di studio – L’Edera di Grazia Deledda, Il giorno del giudizio di Salvatore Satta e Stirpe di Marcello Fois – il saggio si pone l’obiettivo di dimostrare che il mondo creato dalla letteratura sarda è reale e significante al pari di quello che riflette. Acquisendo come valida l’ipotesi che se la realtà che viviamo non fosse tradotta in qualche modo, non esisterebbe, le opere prese d'esame producono uno dei molti mondi sardi possibili in un determinato contesto storico e in un determinato luogo.

«Possiedo molte generazioni / nel mio utero ammalato / eppure mi riportano indietro / a piangere sui muri / senza neppure unʼintercapedine / la scusa di un volo alare.»

Un diario di viaggio lungo tutto lo Stivale, rievocando i luoghi visitati nell'arco di un'intera vita. Dal nord, passando per il centro, le isole e poi il sud, concludendosi con un ritorno alle proprie radici in un capitolo corposo dedicato alla Campania Felix, a ogni sua provincia, e, dulcis in fundo, a Napoli, città dai mille inesplorati volti. Tra notizie, aneddoti, spunti, ricordi personali e impressioni, un invito a riflettere sulla bellezza dell'Italia, tutta.

Una poesia che educatamente urla, che in punta di piedi scalcia e tira pugni alle nuvole dei sogni sperando che piovano, di notte. Perché le parole di Emily descrivono una sofferenza che è intima e comune, parlano a tutti con il garbo e la franchezza di chi prova a sbrigarsela da sé, di chi, prigioniera, coltiva ancora la speranza dell’evasione. (Emilio Lonardo)

L'«Esercizio bioenergetico integrato» e i passi che ne scandiscono la pratica è frutto di un insieme di conoscenze e di esperienze maturate nel corso di vent'anni di attività terapeutiche. I lettori più attenti vi ritroveranno elementi propri della bioenergetica, del Qi Qong, della riabilitazione neurocognitiva (R.N.C.) e di altro ancora. Esercizi adatti a tutti che permettono di sperimentare e imparare a essere attori di un agire armonioso.

Per festeggiare i 10 anni del Premio internazionale di Poesia Dino Campana, una raccolta delle opere vincitrici di ciascuna edizione, i testi premiati nel più recente Premio per la musicalità, introdotto nel 2021 e intitolato all'indimenticabile Emilio Betti, primo presidente dell’Ass.ne Opera-In-Stabile e i contributi dei membri della Giuria. Una testimonianza dell'importanza della poesia nella nostra società e del valore di iniziative culturali.

Da qualche anno, una creatura misteriosa si nasconde tra le strade di Napoli, mettendo in pericolo i colombi. Un vero e proprio mostro dall'insaziabile sete di sangue. Il suo nome è Gino, un vampiro, elegante e pallido, che si nasconde a Piazza Plebiscito facendo scappare i colombi terrorizzati. Tante le storie e le ipotesi su di lui e su quello che succedeva alle povere prede. Un incontro inaspettato stravolge la vita del predatore. Mina, una splendida colomba bianca, che irradia purezza, torna a far battere il cuore di Gino. Con i colori che iniziano a brillare sul suo volto, il vampiro per amore si mette a dieta e stravolge la sua vita. Ora i colombi sono suoi amici, ora è un vampiro buono. L'autore ha arricchito la storia con le illustrazioni di Mariano D'Angelo e qualche curiosità sui pipistrelli, il loro ruolo ecologico e, ovviamente… sui vampiri.

La scoperta di ventidue lettere spedite dal nonno dall’esotica e pietrosa Ellada, ottant’anni fa, durante la Seconda guerra mondiale, accendono il desiderio di ricostruire una storia straordinaria, seppur romanzata. Nel parallelismo tra ieri e oggi, un interrogativo tesse le fila della narrazione: abbiamo davvero imparato qualcosa dal passato?