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artem

Lord Astor a Sorrento. I marmi antichi di Villa Sirena

Lord Astor a Sorrento. I marmi antichi di Villa Sirena

Francesca Longobardo

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2025

pagine: 208

Facoltoso protagonista dell'economia americana, cittadino britannico dal 1899, visconte di Hever, William Waldorf Astor acquista nel 1905 una proprietà a picco sul mare presso la Marina Grande di Sorrento, costruita a fine '800 dal barone Labonia sulle rovine di una dimora antica, forse di Agrippa Postumo. Lord Astor denomina la residenza sorrentina Villa Sirena e trasforma i giardini in un parco all'inglese romantico e lussureggiante. Fa demolire, contemporaneamente, i resti del convento medievale per realizzare Villa Florus: una casa romana munita di peristilio e di ambienti sontuosi con affreschi ispirati alla casa dei Vettii di Pompei. Nella nuova residenza allestisce, infine, una collezione di antichità, riecheggiando atmosfere classiche in una sorta di tableau vivant carico di valenze simboliche ed evocative. Il catalogo di Francesca Longobardo e i saggi di Carlo Gasparri, Luca Di Franco e della stessa autrice ricostruiscono le metamorfosi della raccolta di sculture acquistate sul mercato antiquario da sir William per la nuova 'casa-museo', emblema "degli esiti estremi del grande collezionismo di antichità nei primi anni del Novecento" (Gasparri).
36,00

Annalaura di Luggo. Collòculi @pompeii

Annalaura di Luggo. Collòculi @pompeii

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2025

pagine: 72

Accogliere Collòculi all'interno del Parco Archeologico di Pompei significa affermare con forza il valore dell'inclusione sociale attraverso l'arte. Il Parco, da sempre attento alle tematiche giovanili, riconosce nell'opera un ponte tra passato e presente, un'occasione di riflessione e dialogo. La scelta delle Terme del Foro come luogo di esposizione è particolarmente significativa: un tempo spazio di incontro e confronto, oggi diventa il contesto ideale per un'opera che si fonda sul colloquio tra sguardi, incarnato dall'Oculus, simbolo di relazione e scambio. Altro aspetto cruciale è il materiale: l'alluminio riciclato. La storia non è immobile, ma si rigenera continuamente, proprio come la materia. Pompei non è solo testimonianza di una tragedia, ma il simbolo di una rinascita etica, sociale e culturale. [Gabriel Zuchtriegel] Sensibile a ogni forma di lateralità, di umbratilità, di storia trasversale, di silenzio che esseri abbandonati o marginalizzati sono costretti a vivere nell'incertezza degl'anni dei giorni delle ore, di Luggo afferra il mondo della vita e dei mille significati che la riguardano utilizzando strategie corali dove costruzione geometrica e perfezione estetica si intrecciano tra loro per farsi trama di un racconto, insieme scientifico e metafisico (ad alto grado simbolico), sull'occhio, sullo sguardo, sulla vista. [Antonello Tolve] L'interconnessione tra archeologia e arte contemporanea rappresenta un elemento essenziale della visione del Parco Archeologico di Pompei: Collòculi rappresenta la volontà di aprirsi a linguaggi innovativi, capaci di stimolare traiettorie originali di ri-generazione delle radici.
15,00

Essere donna nell'antica Pompei

Essere donna nell'antica Pompei

Francesca Ghedini, Monica Salvadori

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2025

pagine: 324

Una indagine a tutto tondo sulla condizione femminile nel mondo antico attraverso lo specchio di Pompei, dai vertici della società civile alla folla variegata di humiliores che, negli ultimi anni, hanno riconquistato la scena nelle ricerche sul campo sulla città sepolta: ingenue [donne libere], liberte, schiave, nella funzione di mogli, figlie, concubine, nelle diverse fasi della vita, dalla nascita, alla infanzia, al matrimonio, alla maternità, alla morte. Grazie alla combinazione di tutti i registri narrativi a disposizione - iscrizioni e graffiti, statue, rilievi e affreschi, oggetti d'uso e gioielli - emerge con chiarezza la centralità dell'universo femminile nella civiltà romana: dalle attività di grande rilievo sociale, economico, religioso, che impegnavano le matrone di alto lignaggio e le liberte arricchite, ai mestieri quotidiani alimentati da libere e schiave [filatrici e tessitrici, ostesse, venditrici, panificatrici, mediche, fattucchiere, prostitute ...]. Catalogo della mostra organizzata dal Parco archeologico di Pompei dal 16 aprile 2025 al 31 gennaio 2026. Prosegue l'impegno di ricerca e divulgazione del Parco finalizzata a "tirare fuori le persone e le loro storie" dalla città sepolta, già avviata da "L'altra Pompei. Vite comuni all'ombra del Vesuvio".
40,00

I sei anni di Marcello Rumma

I sei anni di Marcello Rumma

Gabriele Guercio, Francesco Guzzetti

Libro: Libro rilegato

editore: artem

anno edizione: 2025

pagine: 432

Un'indagine documentata e profonda sulla figura e l'opera di Marcello Rumma, tra 1965 e 1970, in una stagione di revisione radicale dei linguaggi artistici, nell'ambito di una riflessione più ampia sulle strutture culturali e politiche delle società occidentali. In stretta connessione con la molteplicità di impegni assunti da Rumma - tra promozione dell'arte contemporanea, riflessione critica, mecenatismo privato, impegno istituzionale e pratica editoriale - studiosi provenienti da diversi ambiti disciplinari oltre che geografici alternano affondi specifici e ricostruzioni del contesto, proponendo un mosaico originale dei sei anni che hanno segnato la vicenda intellettuale ed esistenziale di Marcello Rumma e, più in generale, una nuova periodizzazione di quello spaccato cruciale di storia e storia dell'arte contemporanea. La prima ricostruzione critica completa, rigorosa, di un'impresa culturale e di un impegno civile che hanno inciso profondamente sulla trasformazione dei linguaggi artistici degli ultimi decenni del Novecento. A Marcello Rumma è stata dedicata la mostra al museo Madre di Napoli [16 dicembre 2019 - 29 giugno 2020] curata da Gabriele Guercio con Andrea Viliani.
30,00

Taverna e il suo patrimonio culturale. Frammenti di arte e storia

Taverna e il suo patrimonio culturale. Frammenti di arte e storia

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2025

pagine: 160

"Il volume è la naturale prosecuzione dell'attività di collaborazione tra il Museo civico di Taverna e l'Università di Napoli L'Orientale, già concretizzatasi nelle due mostre sull'affermazione delle forme barocche nel linguaggio figurativo napoletano del Seicento (Forme magnifiche e gran pieghe de' panni, 2019) e sulla pittura di realtà del secolo successivo (La commedia della vita, 2021)... Si è pensato di offrire stavolta al pubblico uno strumento di conoscenza meno effimero di un'esposizione, che mettesse in valore le presenze, o - per meglio dire - le persistenze di un patrimonio culturale che ha attraversato vicende plurisecolari (anzi addirittura millenarie, come mostra il testo di Maria Grazia Aisa), conoscendo ascese e cadute, naufragi e recuperi senza però mai perdere il senso di una continuità con il passato" [dal saggio di Giuseppe Porzio] "Per questo nuovo lavoro di studi dedicati a quella parte preziosa del patrimonio artistico di Taverna, oltre la straordinaria opera di Mattia Preti che ne costituisce l'apice identitario, è stato condiviso un necessario 'punto e a capo'. I contributi scientifici confluiti in questo primo volume ripartono infatti dalle origini della città, alla ricerca di Trischene - tra verità e leggenda - fino alla costituzione della civica collezione d'arte contemporanea, in un arco temporale che va dal V secolo a.C. ai primi decenni del nostro millennio. (dal saggio di Giuseppe Valentino).
30,00

Lawrence Carroll. Keep looking. Ediz. italiana e inglese

Lawrence Carroll. Keep looking. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro rilegato

editore: artem

anno edizione: 2025

pagine: 236

"Nella mia pittura le forme sono sempre mutevoli, la loro stessa collocazione nello spazio cambia, questa inquietudine di pensiero e di spirito è ciò che in un certo senso rende 'vive' le mie opere e le tiene in movimento [Lawrence Carroll]. A tre anni dalla sua scomparsa, il Madre di Napoli ha dedicato la prima grande retrospettiva museale a Lawrence Carroll. Carroll considerava i suoi lavori presenze fisiche che abitano gli spazi e che incontrano l'osservatore, entrandoci in dialogo. Ogni sua realizzazione mantiene l'imperfezione connaturata all'essere umano, il proprio necessario "ancoraggio al mondo". Realizzata in collaborazione con Lucy Jones Carroll per l'Archivio Lawrence Carroll, a cura di Gianfranco Maraniello, la mostra ha messo in luce il percorso originale di un protagonista della scena artistica nordamericana e internazionale: 80 opere realizzate nel corso di oltre trent'anni di carriera [dal 1985 al 2019], documentate ora con grande respiro grafico in un 'libro d'artista' che privilegia le relazioni delle opere con lo spazio e con i sentimenti. Un 'libro d'artista' di grande formato e respiro grafico ripercorre oltre trent'anni di carriera [dal 1985 al 2019] di un protagonista della scena artistica nordamericana e internazionale: 80 opere esposte nel 2022 nella grande rassegna monografica organizzata al Museo Madre nel 2022.
75,00

Napoli Nobilissima. Rivista di arti, filologia e storia. Volume Vol. 3

Napoli Nobilissima. Rivista di arti, filologia e storia. Volume Vol. 3

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2025

pagine: 80

Fondata da Benedetto Croce nel 1892 - insieme a letterati e storici del calibro di Riccardo Carafa d'Andria, Michelangelo Schipa, Giuseppe Ceci, Luigi Conforti, Salvatore Di Giacomo, Luigi Spinazzola… - con l'obiettivo di 'scrivere' la storia artistica e topografica di Napoli, di invitare con l'esempio e la ricerca sul campo al rispetto e alla valorizzazione consapevole del patrimonio culturale e artistico della città, Napoli nobilissima prosegue e rinnova la propria missione sotto l'egida della Fondazione Pagliara e dell'Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa. Saggi di Carlo Gasparri, Stefano De Mieri, Riccardo Lattuada, Mariantonietta Picone Petrusa, Giuseppe Pignatelli Spinazzola, Giovanni Romeo, Rossella Iovinella.
38,00

Napoli, figlia della ginestra

Napoli, figlia della ginestra

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2025

pagine: 48

"Nel 2025 ricorre il compleanno della città, 2500 anni dalla fondazione dell'antica Neapolis. È una storia millenaria da raccontare, una storia da recuperare, per certi versi, e da preservare... È una grande responsabilità: l'eredità dell'antica Neapolis è ricchissima. A noi il compito di raccontarla al meglio." (dalla prefazione di Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli). "Per il compleanno di Napoli che nel 2025 celebrerà i suoi primi 2500 anni di vita, l'Associazione Premio GreenCare dà alle stampe un testo inedito del filosofo Aldo Masullo scaturito da una conversazione in cui lo si invitava a pensare alla città attraverso un colore. Masullo scelse il giallo. Immaginò Ulisse quando vide per la prima volta il paesaggio di una Napoli che ancora non era nata: un paesaggio che attraeva per la sua bellezza caratterizzata dalla predominanza del giallo della ginestra. Una varietà botanica che all'epoca caratterizzava non solo la linea di costa da Capo Miseno alla Punta della Campanella, ma anche più in alto, la collina del Vomero ed il Vesuvio fino alle pendici del cratere. L'espansione di Napoli negli anni, ricorda Masullo, lascia il passo a numerose edificazioni ed il giallo della ginestra è sostituito dal giallo del tufo. Il paesaggio, colonizzato dall'uomo, perde il suo carattere originario, ma il colore però sopravvive nella pietra tufacea, fino a sublimarsi nel carattere distintivo del Patrono della città: San Gennaro detto 'faccia gialluta'." (dalla presentazione dell'Associazione Premio GreenCare)
12,00

Confronti. Quaderni di restauro architettonico. Volume Vol. 17-18

Confronti. Quaderni di restauro architettonico. Volume Vol. 17-18

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2025

pagine: 164

“Confronti. Quaderni di restauro architettonico” – rivista scientifica semestrale fondata nel 2012, pubblicata a stampa e peer reviewed (double blind), riconosciuta dall’anvur di “classe a” – pubblica contributi in italiano, inglese, francese e spagnolo incentrati sui temi cruciali del restauro architettonico e della conservazione del patrimonio culturale costruito e naturale. I numeri 17-18 sono dedicati al tema delle fortificazioni e raccolgono gli esiti di un ciclo di incontri sui modi e sugli sguardi della cultura architettonica del restauro nei confronti delle architetture fortificate. InFORT – architettura fortificata e progetto contemporaneo: tutela, composizione e restauro è stato un progetto organizzato dall’Università di Cagliari in collaborazione con l’Università di Bologna e l’Università Politecnica delle Marche e, in particolare, curato da Chiara Mariotti e Valentina Pintus con Caterina Giannattasio e Andrea Ugolini. I castelli, le cinte murate, le torri, ma anche i forti, i fortini e i bunker, costituiscono un corpus testimoniale di grande interesse: segnano le vie di popolamento, raccontano le modalità di presidio e di occupazione di un territorio in relazione ai mutamenti dei contesti politico-culturali e all’evolversi dell’arte della guerra, nonché risultano validi testimoni altresì per la Storia della costruzione e della cultura materiale. Sono, pertanto, la prova tangibile di un’unità culturale a livello europeo che è durata più a lungo di qualunque altro fenomeno architettonico, costituendo un importante simbolo di identità politica, economica, sociale e culturale. (dal contributo di Caterina Giannattasio, Andrea Ugolini)
30,00

Aniello Falcone

Aniello Falcone

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2025

pagine: 272

Aniello Falcone è stato per certo uno dei maggiori pittori napoletani della prima metà del seicento. ne era consapevole, alla fine di quello stesso secolo, Luca Giordano, che gli riservava l’alto appellativo di ‘oracolo delle battaglie’; ne era consapevole, alla metà del secolo successivo, Bernardo De Dominici, che ad Aniello dedicava una delle sue biografie più dense e colorite; e ne erano consapevoli, ancora a cavallo della metà del novecento, studiosi come Fritz Saxl o come Roberto Longhi, che ne avrebbero volta a volta colto con acume i caratteri di originalità nel trattare il genere della battaglia ‘senza eroe’ o la vicinanza al ‘caravaggismo a passo ridotto’ dei bamboccianti romani e al naturalismo schiarito e pittorico di Diego Velázquez… negli ultimi settant’anni, tuttavia, … questa consapevolezza si è però un po’ persa, forse anche a causa della dimensione prevalentemente ‘di genere’ della pittura di Falcone, così che mentre negli ultimi decenni s’infittivano gli studi monografici e persino le mostre dedicate un po’ a tutti i pittori – maggiori e minori – della Napoli di primo seicento… l’interesse per Falcone si traduceva soltanto in alcuni saggi su rivista, nelle aggiunte di nuove opere – e specie di battaglie intanto emerse sul mercato – o in studi di altro tipo, divulgativo, documentario o ancora sui disegni, senza che però un vero e proprio lavoro per l’appunto di tipo monografico venisse a mettere ordine nelle nuove conoscenze che intanto andavano emergendo. (dall’introduzione di Pierluigi Leone De Castris)
39,00

Amedeo Maiuri e il restauro. La tutela dei siti archeologici in Campania tra le due guerre

Amedeo Maiuri e il restauro. La tutela dei siti archeologici in Campania tra le due guerre

Luigi Veronese

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2025

pagine: 336

A cento anni esatti dall'inizio della lunga esperienza professionale di Amedeo Maiuri a capo della Soprintendenza napoletana alle Antichità, nel 1924, una indagine rigorosa sulla attività dell'archeologo, dal punto di vista particolare dell'architetto restauratore, porta in luce i criteri, gli esiti e le tecniche dei cantieri di restauro nei siti archeologici della Campania negli anni precedenti alla Seconda guerra mondiale. È la stagione in cui l'azione di conservazione e valorizzazione di siti importanti quali Pompei, Ercolano, Paestum, Baia, fornisce lo spunto di una rivisitazione strumentale della Roma antica in chiave di affermazione politica e propaganda. In questo quadro generale, Veronese ricostruisce il contributo magistrale di Amedeo Maiuri, sin dagli esordi a Creta e Rodi, alla ridefinizione delle strategie del restauro moderno, il suo impegno militante per una cultura del patrimonio costruito antico capace di salvaguardare, insieme, le problematiche inderogabili della tutela e le prospettive di valorizzazione e fruizione a misura dei visitatori 'contemporanei'.
50,00

Didier Barra e l'immagine di Napoli nel primo Seicento

Didier Barra e l'immagine di Napoli nel primo Seicento

Pierluigi Leone De Castris

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2025

pagine: 80

"Il Museo di San Martino, oltre a essere una straordinaria Certosa barocca, è soprattutto il museo per eccellenza della città, deputato alla conoscenza della sua storia e della sua immagine. Il luogo appropriato, dunque, a ospitare la mostra dedicata alla veduta di Napoli nel primo Seicento: un’esposizione ricca di novità, vòlta a ricostruire la figura del primo grande vedutista attivo a Napoli a inizio Seicento, il lorenese Didier Barra, distinguendola finalmente da quella di François de Nomé, suo compatriota, amico e collaboratore, che le fonti e gli studi hanno da sempre avuto difficoltà a separare da Barra, riunendoli infatti sotto il nome unico di «Monsù Desiderio». Grazie al confronto tra i dipinti e la produzione incisoria e cartografica, la mostra si propone inoltre di restituire a Barra il ruolo di vero e principale specialista della “veduta a volo d’uccello”, mettendo in luce la conoscenza reciproca e gli scambi intercorsi tra lui e i maggiori incisori e cartografi, anch’essi forestieri, attivi a Napoli nei primi decenni del Seicento (a cominciare dagli autori della celebre “pianta Baratta”), e di comprendere meglio l’immagine della città negli anni dei viceré spagnoli e sino alla rivoluzione di Masaniello e alla peste del 1656, il suo sviluppo urbanistico e i quartieri, le strade, le chiese e i castelli che ne caratterizzavano l’aspetto di grande porto e di capitale del Viceregno." (dal saggio di Pierluigi Leone de Castris, curatore della mostra)
18,00

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