Città del Sole Edizioni: Il pensiero religioso

Per gustare queste pagine e abitarle, senza restare interdetti sulla soglia, bisogna essere capaci di cogliere "l'attimo in cui un raggio di luce colpisce una goccia di rugiada [...], quando l'Immenso irrompe facendosi infinitamente piccolo". Bisogna, cioè, avere familiarità con la pratica della contemplazione e con l'oscurità che a volte l'esperienza della fede e del cammino dell'uomo porta con sé. A tratti l'Autrice è costretta inevitabilmente a citare personaggi e fatti storici, ma se ne scusa quasi immediatamente, come se quella concessione possa interrompere il filo del racconto e tradire la promessa fatta alla figlia di intessere la premessa di un "dialogo aperto", di una disponibilità a mettersi a nudo.

La risposta agli oscuri presagi che stiamo vivendo in questo terzo millennio la ritroviamo nell'evangelizzazione a partire dalle periferie del mondo. È necessario partire dall'impegno missionario della Chiesa per raggiungere tutto ciò che è lontano da noi non solo geograficamente, ma soprattutto a livello esistenziale.

Queste poche pagine delineano, seppur tra realtà e fantasia, la vicenda di Santa Filippa (1190-1236), figlia dei baroni Mareri, signori del Cicolano e dell'alta Sabina, e intendono ripercorrere le tappe salienti della comunità religiosa che si è impegnata a seguire le orme, avendo come punto di riferimento la spiritualità di San Francesco e di Santa Chiara d'Assisi. È una bella storia quella di Filippa, una santa che merita di essere conosciuta, meditata a fondo ed indicata come esempio di una spiritualità maturata nella preghiera, modellata sulla presenza attiva di San Francesco d'Assisi nel territorio della diocesi di Rieti.

Il libro coglie in modo fresco, essenziale, genuino tale grazia e la "racconta" con serenità, donandoci un quadro essenziale e completo di insegnamenti ed eventi, evocato con il linguaggio delle parole e delle immagini. La sensazione vissuta nello scorrere delle pagine è straordinaria: porta a riflettere e confortarsi, a mettersi in discussione e in crisi su tanti atteggiamenti da correggere e da rivedere alla luce di un vangelo incarnato nella quotidianità. Il racconto tocca la vita nei tanti messaggi a vario modo espressi e proposti. Per tutto questo grazie a Mons. Morabito perché con il suo lavoro ci dà l'opportunità di incamerare nel cuore un tesoro di grazia.

Un libro, questo di don Giuseppe Dieni, che paradossalmente è insieme un testo scritto "per esperti", ma anche per la "gente comune"[...] Alle tematiche che il lettore si troverà davanti non sfugge nulla di quel che è diventato, specialmente in questi ultimi anni, un panorama ineludibile per chiunque abbia a cuore l'importanza di "incarnare l'eterno Vangelo" nel tessuto e nelle dinamiche della vita sociale. Non sfuggono i due temi fondamentali: quello della persona e del suo significato e quello della carità che la persona è chiamata a testimoniare.[...] Di tutto questo scrive don Dieni dentro queste pagine ricche e complesse. Pagine che, pur senza offrircelo per iscritto, ci parlano anche di altro: ovvero del suo stesso personale immergersi dentro la vita della comunità e della società. Perché proprio da quel suo "stare in" nel cuore della vita della sua gente - ha preso l'avvio questo progetto di cultura e di riflessione.