Città del silenzio: Bibl. Lab. St. Marittima e Navale(NavLab)
Dal vento al carbone. Le metamorfosi del lavoro marittimo in Italia nell'età della transizione (1880-1920)
Luca Lo Basso
Libro
editore: Città del silenzio
anno edizione: 2020
pagine: 144
I quarant'anni compresi tra 1880 e 1920 sono stati determinanti, in Italia, per la transizione della marina mercantile nazionale dalla vela al vapore. Questa lunga mutazione, iniziata in tutto il mondo nella prima metà del XIX secolo, ha col tempo modificato radicalmente il settore dello shipping, costringendo i lavoratori del mare a una rivoluzione senza precedenti. Il volume di Luca Lo Basso, basato su una ricca e inedita documentazione d'archivio, racconta questa lunga pagina di storia marittima, analizzando, in particolare, il caso del Regno d'Italia, dove il processo è stato favorito da un progressivo intervento istituzionale, che ha accompagnato la nascita delle nuove compagnie di navigazione a vapore, attraverso un sostegno economico e politico molto forte, e che, per converso, ha trascurato il lavoro marittimo dei ceti più deboli, difesi, questi ultimi, dai nuovi e attivi sindacati marittimi, nati a partire dal primo decennio del Novecento.
Mercanti di uomini. Reti e intermediari per la liberazione dei captivi nel Mediterraneo
Andrea Zappia
Libro: Libro in brossura
editore: Città del silenzio
anno edizione: 2018
pagine: 280
Il fenomeno della schiavitù nel Mediterraneo conosce il periodo di maggior sviluppo tra XVI e XVII secolo, ma resiste ancora nei primi anni dell'Ottocento, quando le guerre rivoluzionarie e napoleoniche determinano una recrudescenza dell'attività corsara barbaresca e del problema schiavile. La corrispondenza privata, gli atti delle cancellerie dei consolati, i resoconti dei missionari e le fonti di natura economico-finanziaria consentono di ricostruire con precisione i complessi meccanismi del riscatto degli schiavi durante tutta l'età moderna, fino all'importante spedizione di lord Exmouth in Maghreb, nel 1816, e alle liberazioni generali che ne scaturiscono. Inoltre, danno modo di chiarire alcuni specifici casi di studio, come quello della Repubblica di Genova, che per secoli ha messo in mare un gran numero d'imbarcazioni medio-piccole, assai appetite dagli sciabecchi e dalle feluche nordafricane.
Arrivano li turchi. Guerra navale e spionaggio nel Mediterraneo (1532-1582)
Gennaro Varriale
Libro: Libro in brossura
editore: Città del silenzio
anno edizione: 2014
pagine: 296
Nel Cinquecento, lo spionaggio acquisisce formule e metodi diversi rispetto al passato e, grazie allo sviluppo della diplomazia e delle poste, che agevolano la trasmissione delle informazioni dimezzandone i tempi, i sovrani europei dispongono ora di mezzi aggiornati per scoprire le intenzioni del nemico. Si qualifica, in tal modo, il profilo della nuova "spia": agente specializzato che conosce la criptografia e i codici segreti, oltre a saper individuare le rotte più rapide ed efficaci per spedire i dispacci. Protagonista delle ricerche di Gennaro Varriale è Napoli, dove la corte promuove la costituzione di un sistema difensivo e di un ben articolato "network" spionistico. Nella strategia degli Asburgo, infatti, lo spionaggio rappresenta uno "sguardo confidenziale" sui turco-barbareschi e uno strumento essenziale nell'ambito del conflitto con l'Impero Ottomano.
Dalla galea alla nave di linea. Le trasformazioni della marina veneziana (1572-1699)
Guido Candiani
Libro
editore: Città del silenzio
anno edizione: 2012
pagine: 344
La composizione, l'organizzazione e il funzionamento della marina veneziana nel medioevo e nel Cinquecento sono stati oggetto di numerose ricerche. Altrettanto non possiamo dire del Seicento, periodo assai meno studiato dagli storici, nonostante i due lunghi conflitti di Venezia con l'Impero Ottomano (nei quali i mezzi navali svolsero un ruolo essenziale) e la profonda trasformazione della flotta, che, in un secolo, passò dalla preminenza del remo a quella della vela, dalla galea alla nave di linea. Il libro di Guido Candiani, che inaugura la Biblioteca del Laboratorio di Storia Marittima e Navale (NavLab) dell'Università degli Studi di Genova, è suddiviso in due parti. Nella prima, si ripercorrono gli avvenimenti che interessarono Venezia fra 1572 e 1699. Nella seconda, vengono analizzate le strutture intorno alle quali era articolata la marina veneziana, a partire dalle forze ordinarie e straordinarie della flotta e dalle modalità con cui operavano le leve marittime che la Serenissima aveva imposto ai suoi domini.