Campisano Editore: Storia dell'architettura
Kay Otto Fisker. Architetto danese della monumentalità del quotidiano
Samuel Quagliotto
Libro: Libro in brossura
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2021
pagine: 352
Roma. Frammenti di scena urbana tra XVII e XVIII secolo. Architetture e interpreti
Simona Benedetti, Massimo Zammerini
Libro
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2020
Elogio della cornice. Giorgio Muratore. Un intellettuale dell'architettura italiana
Libro: Libro in brossura
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2018
pagine: 352
Gustavo Giovannoni. L'opera architettonica nella prima metà del Novecento
Simona Benedetti, Roberta Maria Dal Mas, Ilaria Delsere, Fabrizio Di Marco
Libro: Libro in brossura
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2018
pagine: 320
Mascariniana. Studi e ricerche sulla vita e le opere di Ottaviano Mascarino
Libro: Libro in brossura
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2016
pagine: 256
Con più difficoltà. La scala ovale di Ottaviano Mascarino nel palazzo del Quirinale
Leonardo Paris, Maurizio Ricci, Augusto Roca De Amicis
Libro: Libro in brossura
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2016
pagine: 160
Carlo Scarpa in Sicilia, 1952-1978
Matteo Iannello
Libro: Libro in brossura
editore: Campisano Editore
anno edizione: 2018
pagine: 248
«Quando Scarpa arrivava (a Palermo), le volte che si riusciva a farlo arrivare, egli sembrava rapito dalla vivace umanità esistente nella strada e in qualche modo portava anche all'interno del Palazzo (Abatellis) questo brio. Scherzava con gli artigiani, con gli operai, discuteva allegramente, finché si ritirava a lavorare, con una serenità che era il frutto di una maturazione avvenuta lungamente». La testimonianza di Giorgio Vigni rivela, con freschezza, quanto Carlo Scarpa si trovasse a suo agio in Sicilia e come traesse ispirazione da quei luoghi, così diversi dalla natia Venezia, ma altrettanto densi di storia e di bellezza. Oggetto finora di studi episodici, con riguardo soprattutto al museo di Palazzo Abatellis e alla riforma dello “Steri”, il lavoro scarpiano in Sicilia trova qui una ricostruzione accurata e completa, arricchita dall’analisi di un progetto inedito e di altri due pressoché sconosciuti. Scarpa frequenta la Sicilia in due momenti diversi, distanti vent’anni l’uno dall’altro – nel 1952-1956 e nel 1972-1978 – lasciando memoria del proprio passaggio in quattro città, tra le più belle dell’Isola: Messina, Taormina, Palermo e Catania. Un’esperienza talvolta difficile, ma sempre feconda per l’architetto, che può importare temi e modelli dalla Sicilia al Veneto e viceversa, sia in campo museografico, sia in quello architettonico.