Caissa Italia: Aperture
La difesa Russa mossa dopo mossa. Un contrattacco solido e pungente
Cyrus Lakdawala
Libro: Copertina morbida
editore: Caissa Italia
anno edizione: 2018
pagine: 208
Nella difesa Russa, usiamo l'immaginazione non tanto per impadronirci dell'iniziativa quanto per neutralizzare il vantaggio della prima mossa del Bianco e creare un muro difensivo impenetrabile. L'obiettivo non è dare energia alla nostra posizione, quanto piuttosto sopprimere e sgonfiare la vitalità avversaria - e, soprattutto, le sue speranze di incassare il punto intero. L'apertura non si valuta dal livello di brividi che procura, quanto da ciò che ci attendiamo da essa. Attività? Solidità? Potenziale di attacco o contrattacco? Nel caso della Russa, vogliamo soprattutto evitare di perdere: cerchiamo di creare una barriera autosufficiente contro le ambizioni del Bianco, per poi punirlo se esagera. Non lasciatevi ingannare però: la nostra scialba apertura può trasformarsi nel caos più assoluto all'improvviso - e spesso lo fa. Anche se miriamo a una patta tranquilla, l'avventura può essere dietro l'angolo, volenti o nolenti. Lakdawala ci propone un repertorio completo per il Nero, addentrandosi nei segreti degli ordini di mosse, ed esplora le idee posizionali e tattiche per entrambi i colori - senza trascurare le idee di mediogioco e i finali tipici.
La difesa Alekhine mossa dopo mossa. All'attacco con la prima mossa
Cyrus Lakdawala
Libro: Copertina morbida
editore: Caissa Italia
anno edizione: 2015
pagine: 224
Non sono molte le difese in cui il Nero dichiara di voler prendere l'iniziativa già alla prima mossa. Nella difesa Alekhine accade esattamente questo. Lungi dal difendersi, il Nero attacca l'unico pezzo indifeso del Bianco, il pedone e4, apparentemente senza curarsi delle conseguenze. In realtà la sua strategia è ambiziosa: invita i pedoni centrali del Bianco ad avanzare, per poi attaccarli dai lati e demolire il centro avversario sotto i colpi delle spinte di rottura. Il gioco che ne deriva è decisamente vivace e per questo 1...Cf6 tende ad essere apprezzata dai giocatori che amano le linee taglienti e gli squilibri posizionali. Ma ricordate: la difesa Alekhine è, soprattutto, una difesa sana. Essa fu una delle armi predilette di Larsen e Fischer la utilizzò due volte (e con grande successo) nel suo match mondiale del 1972 contro Spasskij. In tempi moderni, è stata adottata da giocatori come Adams, Topalov, Ivanchuk, Morozevich, Short, Kamsky, Mamedjarov, Nakamura e perfino da Magnus Carlsen.In questo libro, Lakdawala ci insegna a giocare con energia contro il centro del Bianco e ad approfittare di ogni passo falso del nostro avversario, colpendo alla prima occasione utile.
L'attacco Trompowsky. Un repertorio aggressivo per il bianco
Richard Pert
Libro: Libro in brossura
editore: Caissa Italia
anno edizione: 2014
pagine: 208
Conoscere la Réti
Neil McDonald
Libro: Copertina morbida
editore: Caissa Italia
anno edizione: 2013
pagine: 136
Nell'apertura che prende il nome dal genio ipermoderno di Richard Réti, il Bianco ritarda la "spinta migliore", attendendo il momento opportuno per giocare d2-d4 (o, perché no, e2-e4). Grazie a questa tattica dilatoria, ad esempio, Réti sconfisse due giganti come José Raul Capablanca e Efim Bogoljubov al fortissimo torneo di New York 1924. Il vantaggio principale nell'adottare il sistema di Réti è quello di ridurre al minimo il potenziale dinamico del Nero, che per larghi tratti della partita è costretto a brancolare nel buio rispetto alle vere intenzioni del suo avversario. Il Bianco infatti manovra con i pezzi e delega all'alfiere campochiaro fianchettato sull'ala di re il compito di controllare il centro; solo quando riterrà che tutto sia in ordine effettuerà la spinta centrale che darà forma definitiva al suo gioco. Nel sistema Réti, dunque, si privilegia la comprensione della posizione alla sequenza di mosse, e la strategia alla tattica. Per questo motivo McDonald si dilunga a spiegare tutti i possibili impianti del Nero e a individuare la giusta reazione del Bianco, anziché obbligare il lettore a difficili esercizi di memoria. Infine, un intero capitolo è dedicato ai casi in cui il Nero tenta di svicolare dalla morsa di Réti e omette a sua volta la spinta in d5. In questo caso l'autore ci fornisce diverse idee su come affrontare i temi "inglesi" che si avranno sulla scacchiera e dare più di un fastidio al nostro avversario.
La partita catalana
Victor Bologan
Libro: Copertina morbida
editore: Caissa Italia
anno edizione: 2013
pagine: 160
La partita catalana, solo qualche anno fa, era appannaggio esclusivo dei più grandi giocatori del mondo, come Viktor Korchnoj e Vladimir Kramnik, che hanno spesso polverizzato i loro avversari con il Bianco. Grazie all'opera di teorici instancabili come Boris Avrukh, che ne ha trattato estesamente in 1.d4 Repertorio avanzato vol. 1, il grande pubblico si è però gradatamente avvicinato alla catalana, che oggi è molto diffusa a ogni livello. Nella partita catalana, il Bianco fianchetta l'alfiere campochiaro, mette subito al sicuro il re e aspetta il Nero al varco. Il gioco può così orientarsi verso tranquille manovre posizionali oppure verso violente schermaglie tattiche, nelle quali il Bianco gioca sempre e comunque per un vantaggio tangibile. Grazie alla sua esperienza diretta ad alto livello, Bologan non si limita a fornire spiegazioni generali (pur presenti in quantità) ma propone varianti concrete e giudizi puntuali che accompagneranno il lettore verso la comprensione della partita Catalana e lo guideranno mossa dopo mossa alla scacchiera. Nella sua ricerca sistematica del vantaggio, il Bianco adotta strategie diverse: sacrifica un pedone per ottenere gioco sull'ala di donna, cerca una struttura pedonale migliore, mira a uno sviluppo più rapido o a guadagnare più spazio. In ogni singolo caso, l'autore presta enorme attenzione all'ordine di mosse e alle risposte più efficaci contro ogni impianto.
L'indiana di Nimzowitsch mossa dopo mossa
John Emms
Libro: Copertina morbida
editore: Caissa Italia
anno edizione: 2012
pagine: 208
Gioca il Gambetto Benko!
Nicolai V. Pedersen
Libro: Copertina morbida
editore: Caissa Italia
anno edizione: 2012
pagine: 168
La francese di spinta
Evgenij Sveshnikov
Libro: Copertina morbida
editore: Caissa Italia
anno edizione: 2012
pagine: 256
1.c4 Repertorio avanzato. Volume 3
Mihail Marin
Libro: Copertina morbida
editore: Caissa Italia
anno edizione: 2012
pagine: 216
1.C4 repertorio avanzato
Mihail Marin
Libro: Copertina morbida
editore: Caissa Italia
anno edizione: 2011
pagine: 344
La linea "Grandmaster Repertoire", portata al successo in lingua inglesedalla casa editrice scozzese Quality Chess, si prefigge un obiettivo ambizioso: quello di presentare un repertorio completo virtualmente inattaccabile dal tempo e di livello sufficiente per un torneo di élite. In altre parole, linee principali e nessuna scorciatoia, ma soprattutto una solidità a prova di super Grande Maestro. Scritti da Grandi Maestri per Grandi Maestri, i repertori avanzati vengono però presentati in maniera tale da essere fruibili anche dal giocatore di livello medio-avanzato, purché dotato di una qualche impostazione di base. In quello che è fin qui il suo lavoro teorico più celebrato, Mihail Marin non si limita a condividere il repertorio basato su 1.c4 e 2.g3 che gli ha consentito di ottenere prestazioni straordinarie alla scacchiera, ma, con il suo tipico stile sapiente e narrativo, si dilunga in spiegazioni illuminanti che non possono non entusiasmare il lettore.
1.C4 repertorio avanzato. Volume 1
Mihail Marin
Libro: Copertina morbida
editore: Caissa Italia
anno edizione: 2011
pagine: 368
La linea "Grandmaster Repertoire", portata al successo in lingua inglesedalla casa editrice scozzese Quality Chess, si prefigge un obiettivo ambizioso: quello di presentare un repertorio completo virtualmente inattaccabile dal tempo e di livello sufficiente per un torneo di élite. In altre parole, linee principali e nessuna scorciatoia, ma soprattutto una solidità a prova di super Grande Maestro. Scritti da Grandi Maestri per Grandi Maestri, i repertori avanzati vengono però presentati in maniera tale da essere fruibili anche dal giocatore di livello medio-avanzato, purché dotato di una qualche impostazione di base. In quello che è fin qui il suo lavoro teorico più celebrato, Mihail Marin non si limita a condividere il repertorio basato su 1.c4 e 2.g3 che gli ha consentito di ottenere prestazioni straordinarie alla scacchiera, ma, con il suo tipico stile sapiente e narrativo, si dilunga in spiegazioni illuminanti che non possono non entusiasmare il lettore.